Intelligenza artificiale e robot umanoidi

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L’intelligenza artificiale e i robot umanoidi sono un connubio al quale ci dovremo abituare in futuro, al termine del vertice delle Nazioni Unite che si è svolto nella città di Ginevra, dei robot, nello specifico nove, hanno risposto a delle domande poste dai giornalisti. Si parla di robot come tali dotati di intelligenza artificiale.

Approfondiamo il significato di robot umanoide

Quando parliamo di un robot umanoide a cosa ci stiamo riferendo? Si tratta di una macchina a tutti gli effetti che ha sembianze similari all’uomo, in grado di avere un buon livello di interazione con l’ambiente intorno a lui. In alcuni casi, quando ci si riferisce a robot di natura umanoide, viene anche utilizzato il termine androide, questo serve di fatto a indicare un robot di qualsiasi genere che ha delle sembianze tipicamente umane che possiede tuttavia quella che viene definita intelligenza artificiale.

Potremmo citare in tal senso Sophia, uno dei robot di aspetto umanoide più evoluti al mondo, quali sono le sue caratteristiche specifiche? La risposta corretta è che è in grado di imitare quelli che sono i gesti umani, le espressioni e la mimica del volto, riesce a rispondere a domande e riesce ad avere delle conversazioni.

Tuttavia quando parliamo di robot, ci stiamo riferendo ad una casistica nella quale sono compresi anche quelli definiti robot sotware. Si tratta di programmi software piuttosto avanzati che possiamo a pieno titolo farli rientrare nell’ambito dell’intelligenza artificiale. Un esempio in tal senso di robot è quello chiamato giornalista. La sua peculiarità è quella di poter creare dei contenuti automatici, potremmo in tal senso citare Wordsmith, si tratta a tutti gli effetti di una piattaforma di natura digitale legata alla creazione di contenuti in un linguaggio del tutto naturale. Viene utilizzata da qualche anno da Associated Press e Yahoo, con un focus specifico per quello che riguarda notizie nell’ambito finanziario.

Parlando sempre di ambiti specifici come quello giornalistico è bene citare dei software che avvalendosi di un ologramma, sono in grado di assumere delle fattezze di natura fisica. In questo caso stiamo parlando di un giornalista che possiamo definire presentatore che legge notizie e conduce il telegiornale.

Parliamo di principi di Asilomar

Quando parliamo di principi di Asilomar, per prima cosa si riferiamo a una località che si trova in California dove Stephen Hawking, parliamo in tal senso di un astrofisico, Elon Musk, oltre a più di 2300 esperti e ricercatori, hanno analizzato, pensato e promulgato una sorta di cyber manifesto composto essenzialmente da una serie di principi.

Principi

Ora analizziamo nel dettaglio questi  principi, per capire meglio di cosa parlano:

  • Si parte del presupposto che nel corso del tempo, l’intelligenza artificiale ha già dato degli strumenti più che validi che ogni giorno le persone utilizzano. Il fatto che abbia uno sviluppo continuo, apre scenari molto importanti per il futuro medesimo della razza umana.
  1. Per prima cosa se va valutata l’intelligenza artificiale e come orientare la ricerca in questo campo, bisogna per prima cosa ribadire come non dovrà avere un carattere neutrale, ma dovrà essere orientata in maniera benefica;
  2. I finanziamenti nell’ambito della ricerca nel settore dell’intelligenza artificiale è bene siano orientati a fare in maniera tale che se ne possa garantire un utilizzo del tutto benefico;
  3. Un altro problema importante che viene posto è come rendere l’intelligenza artificiale molto solida, al punto tale da evitare o ridurre il più possibile il rischio che sia soggetta ad un malfunzionamento;
  4. Un altro quesito molto importante è quello nel quale si riflette a come far crescere il livello di prosperità evitando che l’uomo venga messo ai margini;
  5. Come aggiornare i sistemi basati sulla legge, al punto tale da creare dei meccanismi che siano il più possibile efficaci, riuscendo ad avere una buona gestione dei rischi?;
  6. L’insieme dei valori ai quali dovrà rispondere l’intelligenza artificiale;
  7. Quale risulti essere il rapporto ottimale tra scienza e politica;
  8. Quale dovrà essere il rapporto che si crea tra ricercatori e sviluppatori? La risposta corretta prevede etica, cooperazione, fiducia;
  9. Un fattore molto importante che non va in alcun modo sottovalutato è il fattore sicurezza, i gruppi di ricerca dovranno avere un atteggiamento collaborativo, per fare in modo tale che si possano cercare delle “scorciatoie” sugli standard relativi alla sicurezza;
  10. I sistemi basati sull’intelligenza artificiale devono essere sicuri e anche protetti;
  11. Se un sistema basato sull’intelligenza artificiale dovesse produrre un danno, dovrà essere possibile capirne il motivo operando nella massima trasparenza possibile;
  12. Il coinvolgimento dell’intelligenza artificiale in un sistema di natura giuridico, dovrà poter essere verificato da un’autorità umana;
  13. Le persone che progettano e costruiscono sistemi evoluti di intelligenza artificiale, devono sempre tenere a mente che il loro agire ha implicazioni di natura morale, sull’utilizzo e sull’eventuale abuso;
  14. Il grado di autonomia dell’intelligenza artificiale dovrà essere in perfetta sintonia con ideali quali la dignità umana, i diritti, la libertà, la diversità di natura culturale;
  15. L’intelligenza artificiale accederà e potrà utilizzare i dati che vengono generati dagli utenti;
  16. L’utilizzo dei dati non deve limitare la libertà delle persone;
  17. La tecnologia dovrà poter essere utilizzata dal maggior numero di utenti;
  18. Se l’intelligenza artificiale dovesse creare prosperità, questa dovrà essere condivisa con tutti gli esseri umani;
  19. All’essere umano spetterà il compito di poter mantenere il controllo sull’intelligenza artificiale;
  20. Sistemi molto evoluti di intelligenza artificiale, dovranno lavorare nell’ottica di migliorare un processo di natura sociale e civile, non sovvertirlo;
  21. Serve ridurre il rischio che ci possa essere una corsa agli armamenti;
  22. Non si può ad oggi sapere quali siano i limiti nello sviluppo dell’intelligenza artificiale;
  23. Questo mutamento, dovrà essere gestito tenendo conto di una pianificazione ottimale utilizzando tutte le risorse che potrebbero risultare da questo punto di vista necessarie;
  24. Eventuali rischi connessi all’intelligenza artificiale, dovranno essere mitigati e valutati in funzione dell’impatto che possono avere a livello potenziale;
  25. Sistemi di intelligenza artificiale pensati e progettati per miglorarsi e potersi replicare, al punto tale da aumentare il loro livello in termini di qualità e di quantità, dovranno essere sottoposti a un severo e rigido controllo;
  26. L’intelligenza artificiale dovrà basarsi su ideali di natura etica, al servizio del beneficio dell’intera umanità.

Considerazioni finali

L’intelligenza artificiale e i robot umanoidi sono un campo molto interessante ed è evidente come siano collegati, tuttavia è molto interessante da questo punto di vista leggere e approfondire sia il regolamento promulgato dall’Unione Europea in tema di etica e Ia, oltre a questi principi condivisi tra tanti ricercatori e personaggi importanti nell’ambito dei possibili impatti dell’Ita nel mondo degli uomini, sia a livello etico, sociale.

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