Linfonodi ascellari

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Linfonodi ascellari utilizzando questo termine dobbiamo necessariamente riferici al sistema linfatico. Qual’è la sua funzione? Si tratta a tutti gli effetti di un sistema di drenaggio che è in grado di portare i fluidi dalla zona dei tessuti che sono localizzati in aree periferiche del corpo alla zona dell’apparato cardiocircolatorio. Si tratta di una parte importante del sistema immunitario? Si perchè consente di attivare un processo di filtraggio del sangue. Oltre a questa funzione si occupa dell’attivazione dei linfociti e dei macrofagi che difendono il sistema immunitario stesso dall’azione dannosa di agenti patogeni o di natura tumorale. Quali sono le componenti essenziali presenti all’interno del sistema linfatico?

In linea generale il sistema linfatico è costituito da:

  • Una sorta di fluido costituito a sua volta da globuli bianchi e cellule di natura immunitaria, si chiama linfa
  • Un elemento molto importante sono i vasi linfatici che consentono il drenaggio linfatico
  • Un altro elemento molto importante del quale è bene tenere conto sono i linfonodi. Si tratta a tutti gli effetti di punti di stazionamento dove la linfa viene sottoposta a un filtro

Linfonodi presenti nelle ascelle

Se dobbiamo parlare di questo meccanismo specifico di drenaggio che viene messo in atto è importante dire che le ascelle rappresentano uno dei punti essenziali di questa struttura di drenaggio. Nella zona delle ascelle sono presenti una quantità di linfonodi pari a venti. Il loro compito è il filtraggio e la raccolta della linfa proveniente dalla zona delle mammelle.

Cosa accade se il soggetto dovesse avere una patologia tumorale ? In questo caso è bene ricordare che le cellule tumorali presenti possono utilizzare la linfa. In tal modo saranno in grado di arrivare ad altre zone dell’organismo e ad altri organi. Questo causerà la comparsa di metastasi e renderà le condizioni del paziente più gravi.

Quanto è utile fare una sorta di screening dei linfonodi che sono presenti nella zona delle ascelle? Si tratta di una procedura che ha un elevato grado di importanza per capire se delle cellule tumorali sono transitate in questa specifica sede. Quindi analizzare i linfonodi presenti nella zona ascellare è un procedimento molto importante da portare avanti.

Questa procedura consente di reperire informazioni che riguardano quando e come si sta diffondendo la neoplasia di natura tumorale. Tuttavia per poter mettere in atto una procedura efficace è molto importante per prima cosa fare un’analisi approfondita di quello che viene definito linfonodo sentinella.

Linfonodo sentinella

Si tratta a tutti gli effetti del primo punto presente nel sistema linfatico dove viene effettuato il drenaggio. Qual’è l’utilità di fare un esame di natura istologica al linfonodo sentinella? Si tratta di una procedura essenziale che consente al medico di valutare con attenzione quale sia il livello di infiltrazione dell’ipotetica patologia tumorale che interessa il soggetto.

Tramite questo esame è possibile stabilire con certezza se il tumore ha un livello di diffusione che interessa solo la zona del seno oppure in alternativa si sono produtte metastasi già diffuse in altre aree dell’organismo e interessano altri organi corporei rispetto al tumore primario.

Qualora l’esame del linfonodo sentinella desse un esito positivo potrebbe rendersi necessaria l’attuazione di una procedura nella quale si eradicano dall’ascella i linfonodi presenti. In questo modo si cercerà di fare in maniera tale che il tumore non si diffonda in altre zone del corpo.

Da questo punto di vista è bene dire che se nella zona del linfonodo sentinella sono presenti delle cellule di natura tumorale è probabile che sia in atto una diffusione di cellule neoplastiche all’interno dell’organismo. Se dovesse essersi prodotta una situazione del genere si renderà necessario magari valutare un approccio terapeutico più aggressivo.

Biopsia sul linfonodo sentinella

Questo tipo di esame risulta essere utile e generalmente si tratta di una metodologia di indagine che possiamo considerare a tutti gli effetti di routine nel diagnosticare un tumore al seno e nel trattarlo.

Quando viene fatto? In linea generale possiamo dire che non esiste in tal senso un regola precisa o un tempo preciso. Da questo punto di vista potrebbe essere fatto prima di procedere a effettuare un intervento chirurgico su un paziente e anche durante lo stesso intervento. Come si esegue questa procedura? Per poterla mettere in atto sarà necessario tenere conto di una serie di step molto importanti vediamo quali:

  • Per prima cosa si renderà necessario individuare con precisione quello che viene definito linfonodo sentinella. Per fare questo si eseguirà un esame specifico chiamato lintoscintigrafia. A cosa serve questo esame specifico? Aiuta ad analizzare quale sia il percorso della linfa all’interno dei vasi linfatici e consente di individuare quelle che vengono definite le stazioni in sono presenti i linfonodi. In cosa consiste questo esame? In pratica si procederà ad iniettare del liquido contenente una minima quantità di radiazioni direttamente nel tumore. Il liquido verrà filtrato e drenato dai vari linfonodi consentendo in tal modo di riuscire a capire quale sia il primo.
  • Successivamente all’individuazione del linfonodo definito sentinella si procederà tramite un intervento chirurgico all’asportazione dello stesso. Una volta rimosso si procederà ad eseguire su di esso un esame istologico in modo da poter determinare in maniera sicura se all’interno di questo linfonodo siano presenti eventuali cellule neoplastiche.

Cellule tumorali presenti o assenti

L’esame istologico potrebbe quindi riportare un quadro diagnostico basato su due scenari differenti che richiederanno approcci specifici quali:

  • L’esame istologico non rivela la presenza di cellule neoplastiche. Questo vuol dire che la patologia tumorale non si è infiltrata in altri distretti corporei ma è a tutti gli effetti circoscritta alla zona del seno. Si tratta di una notizia positiva per il paziente e indica un quadro nel quale non sono presenti metastasi.
  • Se l’esame istologico dovesse invece rivelare la presenza di cellule neoplastiche nel linfonodo sentinella si parla di uno scenario che di fatto è completamente differente. In questo secondo scenario ci troviamo in una situazione in cui le cellule tumorali potrebbero essersi infiltrate in altri distretti corporei dando origine in tal senso a mestastasi differenti dal tumore primario.

Linfonodi nelle ascelle e loro analisi

Qual’è l’utilità specifica di analizzare i linfonodi presenti nella zona delle ascelle? Possiamo dire che questa procedura è parte integrante di un processo che consente di valutare a quale stadio di sviluppo sia arrivata la patologia tumorale. Capire a quale stadio di diffusione sia la patologia tumorale è molto importante per capire se:

  • Si tratta di un tumore che è confinato e circoscritto all’organo da cui ha avuto origine ( si parla in tal senso di tumore primario)
  • Se si è arrivati a uno stadio del tumore nel quale ha raggiunto il sistema linfatico
  • Se si è arrivati a uno stadio del tumore nel quale sono presenti metastasi

Nella maggior parte dei tumori e tra questi anche il tumore al seno si utilizza un metro di valutazione internazionale che consente di stabilire:

  • Quali siano le dimensioni effettive del tumore primario
  • Se esiste un coinvolgimento della zona dei linfonodi
  • Se sono presenti metastasi

Asportazione dei linfonodi

La procedura di svuotamento è di fatto una procedura che mira alla rimozione di tutti i linfonodi ascellari. Questa procedura si esegue in presenza di un linfonodo sentinella positivo all’esame istologico. Qual’è il fine di questa procedura? Quella di impedire che il tumore possa estendersi ad altri organi differenti rispetto a quello in cui ha sede il tumore primario. Ci sono dei possibili effetti colleterali nell’eseguire questa procedura? Si vediamo quali sono:

  • Il paziente potrebbe avere un gonfiore che interessa il braccio o la mano
  • Il paziente potrebbe avere una sindrome dolorosa
  • Il paziente potrebbe avere una scarsa sensibilità relativa all’arto
  • Da un punto di vista estetico potrebbe rimanere una cicatrice visibile