Neuropatia pudendo

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Quando parliamo di neuropatia al pudendo a cosa ci stiamo riferendo? Si tratta essenzialmente di una sofferenza che interessa le fibre nervose della zona del pudendo. Si tratta ovviamente di una sofferenza che interessa fasce muscolari e non le visceri e la zona interessata è prevalentemente quella della pelvi. Stiamo parlando quindi di tutte le fasce muscolari che interessano sia la zona esterna che la zona interna dell’osso della zona che viene definita cingolo pelvico.

Quali sono le conseguenze per la persona che soffre di questa problematica? Si tratta di una sindrome che è prevalentemente legata a un processo di natura dolorosa che interessa la zona pelvica. Quanto può essere intenso il dolore? La risposta corretta è dipende, in alcuni casi potrebbe trattarsi di un dolore molto intenso e acuto.

Quando si può manifestare un dolore del genere? In linea generale questi dolori sono associati a una postura specifica che il soggetto assume ed è quella di stare seduto. Ci sono dei modi in base ai quali il paziente può avere dei benfici nel percepire questo dolore? Si se cambia posizione e sta in piedi, il dolore tenderà a diminuire. Allo stesso modo se di mette a camminare potrebbe avere dei benefici con la sindrome dolorosa che tende a diminuire di intensità.

Ci sono particolari posizioni che consentono al soggetto di avere un beneficio tale da non percepire più dolore? Si, se il soggetto si siede sulla tavoletta del water annulla quasi del tutto questa sindrome dolorosa.

Parliamo di possibili cause

Quali possono essere le possibili cause, i meccanismi specifici che portano un soggetto a percepire una sofferenza che interesserà la zona di questo nervo? In realtà è corretto parlare di tanti fattori che concorrono a creare le condizioni per percepire un dolore del genere. Tuttavia se dovessimo stilare una casistica specifica di queli sono quelli maggiormente impattanti, dovremmo sicuramente parlare di:

  • Sicuramente traumi;
  • I traumi potrebbero avere una struttura di tipo penetrante;
  • I traumi potrebbero avere una struttura di tipo contusivo;
  • Qual’è la zona specifica interessata da un trauma del genere? Si parla in realtà di più zone, andiamo a vedere quali sono:
  1. La prima zona che potrebbe essere interessata è l’area sacro-coccigea;
  2. Un’altra area interessata è quella perineale;
  3. Un’altra area che potrebbe essere interessata è quella legata alla zona dei genitali esterni;

Parliamo di cadute

Quali possono essere in tal senso le situazioni in cui si può produrre una problematica del genere? Vediamole insieme:

  • Potrebbe trattarsi di cadute che impattano la zona del coccige come ad esempio cadute sulle scale;
  • Potrebbe trattarsi di una caduta che avviene su un terreno che risulta essere molto scivoloso;
  • Potrebbe trattarsi di una conseguenza nella pratica di un’attività sportiva;
  • Potrebbe trattarsi della perdita di equilibrio utilizzando per esempio la bicicletta;
  • Potrebbe trattarsi di una caduta che si è prodotta e ha coinvolto il perineo. Per esempio su bordo di una vasca da bagno;
  • Potrebbe trattarsi di una caduta che si è prodotta magari stando sulla canna della bicicletta.

Ci sono quindi una serie di pratiche fisiche che possono incidere in maniera significativa su questa tipologia specifica di dolore. Per esempio il praticare in maniera molto intensa uno sport che si basi sull’utilizzare con una certa frequenza la bicicletta. Potrebbe anche essere la conseguenza di una disciplina sportiva come quella del motocross. Potrebbe prodursi in seguito a un’attività molto intensa a livello ginnico. Si parla in tal senso di un periodo specifico che è quello adolescenziale, durante il quale un giovane ragazzo pratichi un’attività sportiva che preveda:

  • Sollevare pesi;
  • Esercizi come lo squatting;
  • Il fare flessioni.

Tuttavia queste appena individuate, non sono le uniche cause che potrebbero portare un soggetto a percepire un dolore così intenso e fastitioso, infatti potrebbe anche essere legato a interventi di natura chirurgiva svolti su:

  • Interventi chirurgici per emorroidi;
  • Interventi chirurgici per prolassi;
  • Interventi chirurgici per ragadi anali.

Un’altra causa che potrebbe provocare una sindrome dolorosa del genere è legata alla presenza di stitichezza, con conseguente sforzo prolungato per espellere il materiale fecale con gli addominali. Potrebbe anche essere collegato a parti avvenuti tramite la vagina.

Tuttavia questa problematica potrebbe anche essere collegata all’utilizzo di antibiotici per un periodo di tempo molto prolungato. Tra gli effetti collaterali di questi farmaci potrebbero appunto esserci le neuropatie. Gli eventi traumatici responsabili dell’insorgenza di queste problematiche, possono anche essere avvenuti a distanza di alcuni mesi prima o di anni, rispetto all’insorgenza dell’evento stesso.

Parliamo di sintomi

Quali sono i sintomi specifici che il soggetto lamenta in presenza di queste problematiche? Essenzialmente si parla di un dolore piuttosto pronunciato che potrebbe essere caratterizzato da:

  • Il paziente potrebbe avvertire un bruciore piuttosto intenso nella zona interessata;
  • Il paziente potrebbe avvertire un prurito piuttosto marcato nella zona interessata;
  • Il paziente potrebbe avvertire una sensazione simile a quella che possono dare delle ipotetiche “punture di spillo”;
  • Il paziente potrebbe avvertire come delle scariche di natura elettrica.

Quali sono invece le sedi specifiche dove questo tipo di dolore si potrebbe manifestare? Vediamole insieme:

  • Una delle sedi è quella del retto;
  • Un’altra sede è quella anale;
  • Un’altra sede potrebbe essere quella del perineo;
  • Un’altra sede potrebbe essere quella dei genitali nella zona esterna;
  • Potrebbe manifestarsi nella zona inguinale;
  • Potrebbe manifestarsi nella zona del coccige.

Il dolore nella donna

Questa specifica sindrome dolorosa nella donna potrebbe manifestarsi quando nella paziente sia anche presente una sorta di sindrome da eccitazione sessuale che è di natura costante. Si tratta di sensazioni che possono manifestarsi in momenti che non sono in alcun modo appropriati, sono in realtà estremamente fastidiosi e tendono a non avere una fase remissiva neanche in seguito a un orgasmo.

Le zone nelle donne dove si possono concentrare queste sensazioni fastidiose riguardano:

  • La zona della vulva (vulvodinia);
  • La zona del clitoride ( clitorideodinia);
  • La zona anale (anodinia).

Parliamo di diagnosi

Qual’è il corretto iter diagnostico al quale dovrà essere sottoposto il soggetto? In realtà per questa sindrome è bene dire che si si baserà essenzialmente su due criteri specifici, vediamo quali sono:

  • Il primo è legato all’anamnesi;
  • Il secondo è legato a un esame obiettivo che verrà effettuato sul paziente.

Possono essere utili eventuali esami di approfondimento? La risposta corretta è si ma in parte, infatti si tratta di esami che consentiranno di esclurere la presenza di eventuali masse o fratture che innescano la neuropatia del pudendo.

Approcci terapeutici

Gli approcci di natura terapeutica si baseranno essenzialmente sull’utilizzo di farmaci antieuropatici. Se invece siamo in presenza di una contrattura che interessa i muscoli della zona pelvica, si dovrà intervenire con apposite terapie quali:

  • Utilizzo di farmaci miorilassanti;
  • Terapia riabilitativa manuale.

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Alessandro Baldini
Web content writer senior, specializzato nella redazione di contenuti nel settore medico, laureato in filosofia a Bologna, corso di specializzazione conseguito allo Ial Web di Udine nel content management, corso conseguito al Cfa di Milano nel 2020, sul web marketing.