Oftalmoplegia internucleare

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Quando parliamo di Oftalmoplegia internucleare ci stiamo riferendo a una compromissione che interessa i nervi collocati orizzontalmente degli occhi. Da cosa è causata questa problematica? Si tratta di un danno che si produce ad alcune connessioni inerenti ai centri nervosi presenti nel tronco cerebrale. Quando parliamo di tronco cerebrale a cosa ci stiamo riferendo? La risposta corretta è che si tratta della parte bassa dell’encefalo.

Quali sono i movimenti oculari che risultano compromessi a livello oculare? La risposta giusta è che si parla dei movimento orizzontali che hanno un livello di compromissione, volendo fare un esempio possiamo citare un occhio nel quale risulta esserci un lato danneggiato, in tal senso il movimento oculare si può produrre verso l’esterno e non magari verso l’interno.

Se parliamo invece di movimenti che sono verso l’alto e verso il basso, questi non hanno in tal senso alcun livello di compromissione. Potrebbe esserci anche una visione che diventa doppia? Si, se il paziente guarda in determinate direzioni, potrebbe in tal senso prodursi anche una visione che risulta essere doppia.

Nella versione definita internucleare di questa problematica, le fibre nervose che sono danneggiate sono quelle sono abidite al coordinamento di entrambi gli occhi a livello di movimenti orizzontali ( guardare da un lato all’altro). Parlando di queste fibre nervose è importante dire che tendono a connettere raccolte di cellule nervose del:

  • Si parla del terzo nervo cranico;
  • Si parla del quarto nervo cranico;
  • Si parla del sesto nervo cranico.

Parliamo di cause

Quali sono le cause specifiche che possono produrre una condizione del genere? Vediamole insieme:

  • Se si parla di persone anziane potrebbe essere collegato a un Ictus da questo punto di vista è bene specificare che potrebbe essere interessato un solo occhio;
  • Se si tratta di persone giovani potrebbe essere legato alla sclerosi multipla ( in tal senso è bene dire che potrebbero essere colpiti entrambi gli occhi);

Ci sono in tal senso cause che potremmo identificare come meno comuni? La risposta è si tra queste abbiamo:

  • Si parla di malattia di Lyme;
  • Si parla di neurosifilite;
  • Si parla di tumori;
  • Si parla di lesioni alla testa;
  • Si parla di deficit di natura nutrizionale come l’encefalopatia di Wernicke;
  • Potrebbe essere legato all’utilizzo di alcuni farmaci come ad esempio le fenodiazine ( definiti anche farmaci antipsicotici), si parla di oppioidi, si parla di antidepressivi triciclici.

Compromissione dei movimenti

Quali sono i movimenti che risultano essere compromessi da questo punto di vista? Quelli oculari orizzontali, al contrario quelli verticali non hanno alcun livello di compromissione ( si parla in tal senso di quelli verso l’alto e quelli verso il basso). Nel riferirci all’occhio colpito è bene dire che questo non può in tal senso ruotare verso l’interno, può tuttavia ruotare verso l’estero. Nel momento in cui viene colpito un solo occhio e la persona dovesse guardare nella direzione opposta all’occhio colpito accade quanto segue:

  • L’occhio che risulta essere colpito da questa problematica tende a ruotare verso l’interno ma non riesce a superare la linea centrale, di conseguenza guarda fisso davanti a sè;
  • La rotazione verso la parte esterna dell’occhio che non è stato colpito da questa problematica, si produce in maniera frequente con movimenti che risultano essere del tutto involontari e anche ripetitivi, questa condizione prende il nome di nistagmo. Cosa accade esattamente? In pratica l’occhio tende a spostarsi in maniera rapida verso una direzione specifica, per tornare poi in maniera lenta nell’altra direzione;

Quando parliamo di pazienti che hanno questa problematica, potrebbero avere la vista sdoppiata quando tendono a guardare in maniera laterale, mentre invece non hanno questa problematica quando guardano davanti a loro.

Parliamo di sindrome dell’uno e mezzo

Ora parliamo di sindrome dell’uno e mezzo che risulta essere presente nel momento in cui la problematica che causa oftalmoplegia a livello internucleare tende a danneggiare anche il centro che coordina in tal senso i movimenti orizzontali degli occhi. Se una persona tende a guardare nella direzione opposta, l’occhio che risulta essere stato colpito lateralmente, risulta essere fermo nella zona centrale senza ci siano in tal senso dei movimenti.

L’occhio quindi da questo punto di vista potrebbe tranquillamente ruotare verso la zona esterna ma non all’interno. In queste due forme, in maniera del tutto simile, l’occhio ha la possibilità di ruotare verso l’esterno ma non può ruotare verso la zona interna. Quali possono essere le cause come tali legate alla sindrome definita dell’uno e mezzo? Vediamole insieme:

  • Potrebbe essere collegata alla sclerosi multipla;
  • Potrebbe essere collegata a un ictus;
  • Potrebbe essere collegata a una forma tumorale.

Ictus

Parlando di ictus cerebrale, ci stiamo riferendo a una forma nella quale la problematica si produce in seguito a una chiusura o ad una rottura di un vaso cerebrale con il conseguente danno alle cellule cerebrali. Parlando di cause specifiche in tal senso possiamo parlare di mancanza di ossigeno e dei vari nutrienti portati dal sangue ( viene definita in tal senso ischemia), si parla di compressione causata dal sangue fuoriuscito dal vaso ( in tal senso si parla di emorragia cerebrale).

Parliamo di sintomi

Quali sono i sintomi dell’Ictus? Si parla di una forma che fa la sua comparsa in maniera del tutto improvvisa senza sia presente solitamente una sindrome dolorosa. Parlando invece di emorragia cerebrale è importante invece dire che tra i sintomi che il paziente potrebbe lamentare spesso c’è il mal di testa. Parlando invece di sintomi che possiamo definire tipici, potremmo avere:

  • Il paziente potrebbe lamentare un’improvvisa mancanza di forza;
  • Potrebbe percepire un formicolio;
  • Potrebbe percepire una mancanza di sensibilità che interessa un braccio o una gamba;
  • Potrebbero esserci in tal senso anche delle difficoltà che interessano la capacità legata al parlare o difficoltà nel guardare da un lato.

Quando c’è la chiusura di un’arteria a livello cerebrale che in tal senso tende a impedire ci sia un corretto passaggio di sangue, si parla in questo caso di un’ischemia cerebrale. Per quale motivo potrebbe chiudersi un’arteria? In seguito a un coagulo definito anche come trombo o in altri casi per un’irregolarità sulla parete stessa dell’arteria definita in tal senso ( placca ateromasica). Invece quando si parla di emorragia cerebrale si intende la rottura di un’arteria cerebrale che di solito presenta elevati livelli di pressione arteriosa.

Considerazioni finali

Quando si parla di oftalmoplegia internucleare o sindrome dell’uno e mezzo, in termini di trattamento e prognosi è bene sapere che tutto dipende dal disturbo specifico che le ha causate.

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Alessandro Baldini
Web content writer senior, specializzato nella redazione di contenuti nel settore medico, laureato in filosofia a Bologna, corso di specializzazione conseguito allo Ial Web di Udine nel content management, corso conseguito al Cfa di Milano nel 2020, sul web marketing.