Parasonnie

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Se non avete mai sentito parlare di parasonnie sappiate che si tratta di un gruppo piuttosto nutrito e ampio di problematiche che investono la sfera del sonno di un soggetto. Per meglio dire si tratta di una serie di eventi di natura emotiva per esempio paura, psicologica che il soggetto esprime mentre dorme, che accompagnano le varie fasi del sonno. Ovviamente stiamo parlando di eventi non voluti, indesiderati, frutto di reazioni che si manifestano durante la fase del sonno stesso. Proprio per questo motivo vengono identificate in varie fasi che andiamo a vedere insieme. Potremmo trovarci in presenza di disturbi che investono la fase di sonno chiamata Nrem. Potrebbe trattarsi di problematiche che investono la fase del sonno chiamata Rem, potrebbe trattarsi di altre tipologie di manifestazioni.

Fase nrem

Si tratta di una fase nella quale il soggetto può avere delle manifestazioni specifiche che investono la sua capacità motoria. Avvengono durante la fase di sonno che si sviluppa nelle prime ore. Proprio per questa ragione tendono a svilupparsi in un arco temporale che è riferito alle prime 2 o 3 ore di sonno.

Da un punto di vista temporale, l’episodio quanto può durare? Possiamo parlare di una durata variabile che va da quale minuto e può anche arrivare fino a trenta minuti. La fase in cui si sviluppano è quella dell’infanzia e poi tendono a ridursi nel corso del tempo fino a cessare completamente quando di arriva nell’età adulta.

Ci sono delle variabili che vanno tenute in considerazione in base alle quali si possono manifestare questi episodi? Si, vediamole insieme:

  • Potrebbe essere correlato a un fattore come la mancanza di sonno
  • Potrebbe essere correlato a un fattore come un ciclo di sonno irregolare caratterizzato da risvegli e fasi di sonno alterne
  • Potrebbe essere correlato a un episodio di natura febbrile
  • Potrebbe essere correlato a un consumo di sostante alcoliche

Memoria dell’episodio

Le persohe che soffrono di questi disturbi legati a questa prima fase del sonno, ricordano quanto è accaduto? No, in molti casi non ricordano assolutamente l’episodio. Tuttavia è bene anche dire che le manifestazioni specifiche che riguardano questa prima fase possono essere di tre tipoligie differenti:

  • Ci possono essere situazioni nelle quali il bambino ha una sorta di risveglio parziale nel quale non è completamente presente. Può manifestare degli atteggiamenti aggressivi
  • Ci possono essere delle manifestazioni nelle quali il bambino ha episodi ad esempio di sonnambulismo
  • Si possono verificare episodi nei quali il bambino si risveglia in maniera non del tutto consapevole con un’agitazione diffusa, respiro affannoso, suda, ha un colorito pallido

Ad oggi la scienza non ha ancora formulato una teoria univoca su questi episodi. Si pensa essenzialmente si tratti di attivazione di determinate aree del cervello adibite al movimento mentre altre che influiscono sulla memoria e sulla coscienza rimarrebbero in stato latente.

Processo diagnostico

Come avviene la diagnosi? Avviene sempre attraverso un racconto dettagliato del sintomi e degli episodi. Solo dietro valutazione dello specialista, se si tratta di caso particolare potrà decidere di far fare al paziente degli esami di approfondimento come la video-polisonnografia.

In linea generale è importante rassicurare il paziente e i familiari che vivono con lui del carattere di queste manifestazioni che restano comunque di natura benigna. Raramente il medico valuterà la somministrazione di farmaci al paziente. Questa scelta sarà limitata a quei casi in cui gli episodi si manifestano con una tale intensità da rischiare anche un danno per il paziente.

Disturbo in sonno rem

Se invece si tratta di un disturbo che riguarda la seconda fase del sonno che solitamente è caratterizzata da un’attività motoria piuttosto ridotta, gli episodi sono proprio caratterizzati da movimenti di natura motoria piuttosto accentuati in alcuni casi bruschi. Si parla di urla che il soggetto può emettere, può dare calci. L’intensità di questi episodi può essere tale da causare anche dei problemi al partner che dorme vicino al soggetto che li presenta. Infatti potrebbe avere degli atteggimenti aggressivi nei suoi riguardi.

Quanto durano questi episodi? In linea generale si parla di manifestazioni che possono avere una durata compresa tra i 3 e i 10 minuti. Colpisce una fascia di popolazione specifica? Si parla in prevalenza di persone di sesso maschile con un’età compresa tra i 60 anni e i 70 anni.

Come si effettua la diagnosi di questo disturbo? Ci si basa essenzialmente sul racconto dettagliato fornito dal paziente e può essere coadiuvata da un esame che è la video-polisonnografia.

Il soggetto potrebbe avere anche un episodio chiamato paralisi del sonno, nel quale durante la fase nella quale si addormenta o dopo un risveglio, potrebbe percepire l’impossibilità a muovere il proprio corpo e i propri muscoli. Chiaramente si tratta di episodi che in quanto tali, causano un livello elevato di ansia nel soggetto che li sperimenta.

Ci potremmo trovare di fronte e episodi di nei quali il soggetto sogna e ha degli incubi. La vividezza dell’incubo è tale che il paziente potrebbe risvegliarsi mantenendo un ricordo piuttosto dettagliato dell’incubo che ha fatto.

Potremmo trovarci di fronte ad episodi nei quali il soggetto non ha un controllo sul proprio sfintere e mentre dorme ha delle perdite urinarie. Si tratta comunque di episodi che accompagnano lo sviluppo di bambini che hanno raggiunto un’età compresa tra i cinque e i sei anni.

Generalmente si tratta di una condizione transitoria che tende a risolversi durante il processo di crescita del bambino. Ci possono anche essere casi in cui si manifestano questi episodi anche quando il bambino ha acquisito un buon controllo della propria funzionalità della zona dello sfintere. In questo caso si tratta di problematiche che sono causate da tensioni nell’ambito familiare, problematiche come una nuova scuola, problemi familiari.

Gli episodi legati alle parasonnie possono anche essere di natura differente. Il soggetto può emettere un suono mentre dorme, un vocalizzo ripetitivo. Si tratta di un disturbo che si verifica con maggiore frequenza in soggetti che hanno un’età compresa tra i 20 e i 30 anni.

Si tratta di episodi correlati a una fase del sonno rem, quindi nella seconda parte del sonno di un soggetto.

Il soggetto può anche avere una manifestazione nella quale avverte un suono piuttosto pronunciato molto simile ad un’esplosione che si verifica mentre il soggetto sta per addormentarsi. Questo in maniera frequente causa un risveglio brusco. Si tratta di una problematica che in linea generale tende a colpire soggetti di sesso femminile che hanno un’età compresa tra i 45 e i 50 anni.

Il soggetto nella fase di addormentamento o dopo essersi svegliato, potrebbe aver vissuto esperienze molto realistiche legate ad accadimenti originali o inquietanti. Le sensazioni provate potrebbero essere talmente intense da essere percepite dal soggetto come reali.

Ci potremmo trovare in presenza di un soggetto che mentre dorme, si alimenta in maniera compulsiva con cibi o bevande non sempre commestibili. Si tratta di episodi durante i quali non si ha percezione di quello che sta accadendo o quando il soggetto si risveglia non conserva alcun tipo di ricordo.

Colpisce in maniera prevalente donne che hanno un’età compresa tra i 20 e i 30 anni.