Vaginosi

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In seguito a disturbi specifici, vi siete accorte di soffrire di vaginosi? Di cosa si tratta e come si può curare? Si tratta di un’infezione trattabile in tempi brevi e con una buona percentuale di risoluzione? Si guarisce da questa infezione? Ci sono degli accorgimenti specifici che la donna che ha avuto, deve poi in futuro applicare per prevenire una possibile recidiva di questa malattia? La diagnosi è complessa o si tratta di un’infezione piuttosto comune che è possibile curare senza troppi problemi?

Se è la prima volta che sentire parlare di questa malattia, magari vi stare preoccupando, pensando chissà quale livello di gravità abbia o come sia complessa da curare. In realtà ci sentiamo di tranquillizarvi dicendovi subito che invece è una malattia piuttosto comune, e per fortuna non è particolarmente complessa da trattare nella sua fase di sviluppo.

Se hai contratto questa malattia, non devi essere particolarmente preoccupata, si tratta di una malattia comune, anzi possiamo dire che si tratta di una delle forme infettive che colpiscono la vagina delle donne, che sono in un’età nel quale il grado di fertilità è ancora elevato.

Cerchiamo ora di capire meglio, come si sviluppa e quali sono le condizioni normali nelle quali l’organo sessuale femminile non presenta queste problematiche. Proprio per questo motivo è importante parlare del Ph acido. La vagina in condizioni normali, senza la presenza di infezioni, ha un Ph acido. A cosa serve un ambiente del genere? Si tratta di una sorta di barriera protettiva nella quale non prosperano batteri che possono diventare pericolosi ed essere nocivi. Si tratta di un giusto equilibrio nel quale la presenza di batteri buoni, aiuta a mantenere gli equilibri presenti, senza rischiare la proliferazione di quelli dannosi.

Alterazione nel Ph della vagina

Tuttavia si può produrre una condizione specifica nella quale il Ph vaginale, assume caratteristiche differenti, in pratica perde una parte del suo grado di acidità. Questo cambiamento, può incidere sui livelli di salute di questo organo molto importante. Quali possono essere le cause che creano questo squilibrio nel Ph acido della vagina? L’alterazione può essere determinata da una serie di fattori che andiamo a vedere nel dettaglio:

  1. La fase del cliclo mestruale, può creare uno squilibrio nel Ph acido
  2. Lo squilibrio si può manifestare nel caso in cui la donna abbia preso degli antibiotici
  3. Curare l’igiene delle parti intime è molto importante, tuttavia deve essere fatto nel modo giusto, con equilibrio. Se la cura della propria igiene intima diventa eccessiva, il rischio è quello di creare uno squilibrio
  4. Se la donna, ha rapporti sessuali non protetti, senza l’utilizzo di nessun contraccettivo, lo sperma potrebbe causare questo squilibrio

La gravidanza può causare questa infezione

La condizione della gravidanza, e tutti gli squilibri ormonali che si generano insieme ai cambiamenti all’interno della parete uterina per consentire poi di accogliere in seguito un bambino, possono stimolare la crescita di batteri nocivi, fino al punto di far sviluppare questa forma di infezione. Se una donna che aspetta un bambino ha anche la vaginosi, è consigliabile che consulti il proprio medico di fiducia. Il motivo è legato al rischio che questa infezione possa far sviluppare nella donna, condizioni patologiche che possono mettere a rischio il parto, nello specifico:

  1. L’infezione può far aumentare i rischi legati a un possibile aborto
  2. Ci sono rischi oggettivi che il bambino possa nascere in maniera prematura

Uno dei sintomi caratteristici di questa infezione, è legato all’odore. Molto penetrante e acuto, piuttosto fastidioso.

Candidosi o infezione della vagina?

Può capitare, pur presentando sintomi e cause tra di loro differenti, che le donne confondano la candidosi con questa infezione della vagina. Tuttavia proprio per questo motivo è bene fare un approfondimento, per cercare di far capire a tutte, quale sia la differenza fondamentale tra queste due forme infettive. Se vogliamo parlare dei punti in comune che hanno, possiamo dire che in entrambi i casi, si possono sviluppare colpendo gli organi genitali femminili. Presentano però, nel loro grado di sviluppo sintomi diversi tra di loro. Se parliamo della candidosi, ci riferiamo a una forma infettiva causata da un fungo.

Si tratta di un organismo che in condizioni normali è inoffensivo e innocuo e non causa alcun tipo di sintomatologia specifica. Questo almeno fino a quando il sistema immunitario della donna è in grado di assolvere alla sua funzione nella maniera più adeguata. Mentre se è debole, magari la donna è sotto trattamento di natura antibiotica, la Candida inizia a espandersi, causando un’infezione che può dare dei dolori specifici nella zona della vagina, dolori.

Mentre la vaginosi ha manifestazioni di natura differente, proprio per questo motivo è necessario fare una visita ginecologica. Il medico in base ad alcune valutazioni, che riguardano l’equilibrio del Ph, l’analisi al microscopio di cellule che hanno magari i batteri, è in grado di formulare la diagnosi corretta, per consentire poi la cura adeguata all’infezione presente.

Infezione batterica piuttosto comune

L’infezione di cui stiamo parlando, è in assoluto una delle più diffuse e riguarda tutta la fascia di donne che hanno la caratteristica di essere nel periodo fertile. L’infezione è causata da un’alternazione nel Ph vaginale. Qual’è la condizone normale del Ph della vagina? In condizioni normali, la percentuale di lattobacilli si attesta intorno al 40 per cento. Cosa sono i lattobacilli? Potremmo definirli come dei batteri molto utili, infatti la loro funzione principale consiste nella produzione di una quantità di acido lattico, sufficiente a impedire l’attacco di altri batteri che possono causare danni nella zona vaginale. Se è presente l’infezione, la carica acida è sicuramente minore. Esistono cause specifiche che innescano questo meccanismo?

A oggi, non si conosce in maniera precisa quali siano la cause che innescano questo squilibro che è alla base della proliferazione di questa infezione vaginale. Si ipotizza invece che ci siano degli elementi specifici che possono contribuire alla propagazione dell’infezione e sono nello specifico:

  1. Curare l’igiene intima in maniera eccessiva, con l’utilizzo improprio di lavande
  2. L’assunzione di antibiotici che possono indebolire l’ambiente acido della vagina
  3. L’utilizzo di saponi con una carica aggressiva eccessiva per le zone intime
  4. L’avere rapporti sessuali non protetti, con lo sperma che entra direttamente nella zona della vagina, può essere un motivo di mutamento nell’equilibrio del Ph acido.

La malattia infettiva si presenta sempre con sintomi specifici oppure può anche essere latente? Non è detto che ci sia una sintomatologia evidente.

Le cure per questa infezione

Vi diciamo subito che non vi dovete in alcun modo preccupare. Per fortuna l’infezione si cura in tempi relativamente brevi, tuttavia è bene adottare un atteggiamento prudente e attento, cercando di non sottovalutarla. Infatti se l’infezione non viene curata in tempi ragionevoli, può avere degli sviluppi più seri, causando conseguenze come nel caso di donne in attesa di un bambino, un parto prematuro o un aborto.

Soprattutto nel caso di donne in stato interessante, l’evoluzione della malattia infettiva e la sua cura, devono essere monitorate con molta attenzione, per non causare conseguenze più serie come ad esempio il rischio di un parto prematuro. Se ci si dovesse trovare nella condizione di avere delle sintomatologie sospette, la donna deve avere grande attenzione, e deve subito contattare il proprio ginecologo di fiducia per attivare tutti gli approfondimenti del caso.

Se il ginecologo con una diagnosi accurata, riesce a individuare in maniera corretta l’infezione, quali cure prescrive? Tendenzialmente, un gel vaginale che cerchi di ripristinare l’equilibrio compromesso della flora batterica.

Curare l’alimentazione serve?

Lo avrete sentito dire con una certa frequenza, la cura del nostro regime alimentare è un fattore molto importante. La qualità del cibo che assumiamo non è un fattore secondario nell’accrescere la flora batterica che serve a mantenere certi equilibri. Tuttavia se dovessimo sviluppare questa malattia infettiva, quali alimenti dovremmo consumare? Quali quelli consigliabili?

Trattandosi di lactobacilli, è bene inserire nella propria dieta alimenti che al suo interno contengono una buona dose di probiotici quali:

 

  1. Inserire nella vostra dieta il consumo di yogurt
  2. E’ molto importante anche consumare latte
  3. Tra gli alimenti consigliati, potete inserire le olive

Per quanto invece concerne gli alimenti o le bevande che è bene eliminare dalla propria dieta, abbiamo:

  1. Cercare di ridurre il più possibile il consumo di zuccheri
  2. Evitate di bere bevande con tassi alcolici elevati
  3. Cercate di ridurre il più possibile il consumo di formaggi
  4. Gli alimenti grassi e fritti vanno evitati

Chiaramente l’alimentazione e la cura attenta degli alimenti che quotidianamente mangiate, è un fattore molto importante. Tuttavia è un accorgimento che da solo non basta a eliminare l’infezione. Serve quindi una cura adeguata unita a un regime alimentare attento.

Accorgimenti aggiuntivi

Spesso, il combattere in maniera efficace l’insorgenza di patologie di natura infettiva, passa anche attraverso il buon senso delle persone, magari adottando dei piccoli accorgimenti quali l’utilizzo di detergenti intimi non aggressivi, prendere l’abitudine se non lo fate già, di un cambio piuttosto frequente degli assorbenti, sia essi ad uso interno o esterno. 

Se dopo esservi rivolte al vostro ginecoloco per dei disturbi specifici, il medico è riuscito a effettuare la diagnosi corretta, si potrà trattare questa forma infettiva, con un opportuno gel vaginale ad utilizzo interno che mira a ripristinare la corretta flora batterica nella zona della vagina.

Consigli per una corretta prevenzione

Quali sono le attenzioni che una donna può adottare per evitare di sviluppare la vaginosi?  Vediamoli nel dettaglio:

  1. Utilizzare detergenti intimi delicati e non aggressivi
  2. Curare la propria igiene intima è importante ma non va fatto in maniera eccessiva
  3. Una buona norma è quella di cambare spesso gli assorbenti
  4. La vagina va asciugata correttamente sia dopo essersi lavate, sia dopo aver praticato uno sport qualsiasi

 

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Alessandro Baldini
Web content writer senior, specializzato nella redazione di contenuti nel settore medico, laureato in filosofia a Bologna, corso di specializzazione conseguito allo Ial Web di Udine nel content management, corso conseguito al Cfa di Milano nel 2020, sul web marketing.