Abestosi sintomi

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Quali sono i sintomi dell’abestosi? La risposta corretta in tal senso è che tendono a manifestarsi in maniera del tutto graduale, solo nel momento in cui aree molto ampie dei polmoni tendono a diventare cicatriziali. Quali sono le conseguenze relative a questo processo di cicatrizzazione? La risposta giusta è che i polmoni tendono a irrigidirsi, i sintomi più lievi riguardano una forma di dispnea che risulta essere in tal senso piuttosto lieve ( si parla in tal senso di respiro affannoso). Oltre a questa problematica, il paziente tende ad avere una tolleranza che risulta essere ridotta alla capacità di fare sforsi in tal senso. Se parliamo per esempio dei fumatori che possono avere da questo punto di vista una forma di bronchite cronica ( si tratta in sostanza di un processo di natura infiammatoria a carico delle grandi vie aeree), potrebbero anche avere un respiro che diventa da questo punto di vista sibilante oltre ad avere la tosse.

In maniera del tutto graduale è bene dire che la respirazione del paziente tende a diventare maggiormente difficoltosa. In una percentuale pari al quindici per cento dei casi di persone che hanno questa problematica, tendono a manifestarsi una forma di dispnea piuttosto accentuata e un’insufficienza di natura respiratoria.

Il paziente potrebbe soffrire anche di una condizione definita ippocratismo digitale, si tratta di un ingrossamento che interessa le estremità delle dita dei piedi e delle mani, con un processo di alterazione relativo all’angolo che risulta essere presente alla base dell’unghia. Nel caso in cui i polmoni dovessero avere un danno molto marcato, il cuore potrebbe avere da questo punto di vista un sovraccarico, con conseguente insufficienza di natura cardiaca ( la definizione medica di questa problematica è cuore polmonare).

Approfondiamo la problematica

Quando parliamo di abestosi, ci stiamo riferendo a una forma di cicatrizzazione piuttosto diffusa relativa al tessuto polmonare che è causata dal fatto che un soggetto inala polvere di asbesto (amianto). Quando parliamo di asbesti a cosa ci riferiamo? Si tratta di una famiglia di composti naturali che hanno delle proprietà di natura termica. Dove lo possiamo riscontrare? Concentrati in forma bassa, li possiamo trovare nell’aria, nell’acqua, nel terreno. Tuttavia è anche bene dire che questo basso livello esposizione nell’ambiente, non ha in alcun modo un contributo marcato legato alla malattia.

Nel momento in cui un soggetto tende a inalare queste fibre di amianto, potrebbe anche prodursi un ispessimento di foglietti di rivestimento di natura polmonare ( la pleura). Quali potrebbero essere le conseguenze per una persona che inala amianto? Potrebbe anche svilupparsi un carcinoma ai polmoni.

Quali sono le fasce di popolazione che sono soggette in tal senso a un rischio maggiore? La risposta è che per esempio gli operai che si occupano di demolire edifici aventi dei materiali isolanti che contengono a loro volta amianto, hanno un rischio maggiore. Corrono un rischio maggiore persone che hanno un contatto regolare con l’amianto, in tal senso sono esposti a maggiori rischi relativi a patologie di natura polmonare.

Approccio diagnostico

Qual’è il corretto iter diagnostico in tal senso? Generalmente è bene dire che un paziente che soffre di abestosi, tende ad avere una funzionalità di natura polmonare che risulta essere alterata, in tal senso il medico che effettua la visita, potrebbe percepire un dei rumori di natura patologica che corrispondono al nome di sfregamenti.

Se si tratta di persone che hanno una problematica di esposizione all’amianto, il processo diagnostico può essere in alcuni casi formulato con una radiografia toracica o una tomografia computerizzata ( definita anche Tc), con una risoluzione molto elevata della zona toracica. In forma molto rara la procedura diagnostica potrebbe richiedere una biopsia ai polmoni.

Cuore polmonare

Quando parliamo di cuore polmonare a cosa ci stiamo riferendo? Si tratta di un ingrandimento che interessa il ventricolo destro che causa una patologia di natura polmonare che innesca un’ipertensione arteriosa a livello polmonare. Proprio per questa motivazione si arriva ad avere uno scompenso di natura ventricolare destro. Vediamo in tal senso quali sono quelli che vengono definiti referti di natura obiettiva:

  • Si parla in tal senso di edemi di natura periferica;
  • Si parla in tal senso di distensione delle vene del collo;
  • Si parla in tal senso di epatomegalia;

Un fattore molto importante che in tal senso va preso in considerazione è il fatto che i disturbi di natura polmonare, tendono a causare un’ipertensione di natura polmonare, che potrebbe indurre a una casistica come il cuore polmonare con meccanismi differenti, vediamo quali:

  • Potrebbe esserci una vasocostrizione legata ad ipossia;
  • Potrebbe esserci un aumento della pressione di natura alveolare;

Quando parliamo di cuore polmonare, ci stiamo riferendo in tal senso a una forma univoca? In realtà no, potrebbe essere una forma acuta, nella forma cronica generalmente è causato da una broncopneumopatia cronica di natura ostruttiva. In pazienti che hanno una broncopneumopatia di natura cronica ostruttiva, se si dovesse manifestare una riacutizzazione del tutto improvvisa o ci fosse in corso un processo di natura infettiva a livello polmonare, potrebbe esserci un sovraccarico relativo al ventricolo destro.

Sintomi

Nella fase iniziale il cuore polmonare potrebbe essere del tutto asintomatico, nonostante in linea generale i pazienti possano avere sintomi da questo punto di vista molto marcati quali la dispnea, l’astenia da sforzo legati a una pneumopatia di base. Come si effettua la valutazione relativa alla funzionalità del ventricolo destro e di quello sinistro? Si eseguiranno l’ecocardiografia o la scintigrafia miocardica.

L’approccio terapeutico è complesso, in linea generale tende a concentrarsi su quella che risulta essere la causa. Nel caso in cui siano presenti degli edemi di natura periferica, potranno essere utilizzati dei diuretici.

Approcci preventivi nell’abestosi

Quando parliamo di patologie legate all’inalazione da amianto ( asbesto), potrebbero essere in tal senso prevenute facendo in maniera tale che si riducano al minimo le esposizioni alle polveri e alle fibre del metallo sul luogi in cui il paziente lavora. Visto e considerato che le industrie che utilizzano amianto, nel corso del tempo hanno messo in atto dei processi di natura migliorativa relativamente al controllo delle polveri, si può dire che oggi un numero minore di persone tende a sviluppare l’abestosi. Le vaccinazioni di natura antipneumococcica antinfluenzale, sono caldamente consigliate per soggetti che hanno avuto dei contatti con l’amianto.

Approcci terapeutici

La maggioranza dei trattamenti legata a sintomi dell’abestosi, tende a ridurre la sintomatologia. Da questo punto di vista è bene dire che l’ossigenoterapia tende a ridurre il respiro se risulta essere affannoso. I farmaci e eventuali altre misure, tra queste per esempio ridurre l’assunzione di sale e ridurre il peso corporeo se dovesse rendersi necessario, potrebbero alleviare l’insufficienza di natura cardiaca.

La riabilitazione di natura polmonare, potrebbe dare un valido supporto ai sintomi dei pazienti e potrebbe aiutare a migliorare la qualità della vita.

Tumore ai polmoni