Adenoma

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Quando parliamo di adenoma a cosa ci stiamo riferendo? Si tratta di un tumore che ha una natura del tutto benigna, la cui origine è legata a un tessuto che ha delle specifiche proprietà, andiamo a vedere quali:

  • Si tratta di un tessuto che possiede proprietà di natura secretoria.

In tal senso si parla di ghiandole e mucose. Si tratta di una patologia tumorale che ha delle caratteristiche specifiche? La risposta è si, la sua particolarità è quella di assumere l’aspetto in tutto e per tutto di una ghiandola. Da quali tipologie di cellule hanno origine questi tumori? In tal senso è corretto rispondere che potrebbero avere origine da cellule:

  • Potrebbero avere origine da cellule dell’ipofisi;
  • Potrebbero avere origine da cellule della tiroide;
  • Potrebbero avere origine da cellule delle mammelle;
  • Potrebbero avere origine da cellule legate surreni;
  • Potrebbero avere origine da cellule legate alla paratiroide.

Tuttavia questo non esclude che la loro origine possa essere legata a cellule che hanno delle caratteristiche di natura secretoria quali ad esempio quelle del:

  • Si parla della zona della mucosa che riveste la zona dell’esofago;
  • Si parla della zona dello stomaco;
  • Si parla della zona del colon.

Analogamente ad altre patologie di natura tumorale anche questa tende a manifestarsi in seguito alla mutazione riguardante il Dna delle cellule. Ci sono quelli rispetto ad altri maggiormente comuni? La risposta è si, uno dei più comuni è quello legato al colon detto anche polipo intestinale.

Qual è il corretto approccio diagnostico per una patologia benigna del genere? In linea generale ci si basa essenzialmente sulla biopsia. Questa tipologia specifica di esame consente di valutare la neoplasia tumorale e se:

  • La biopsia serve principalmente a stabilire se il tumore ha la caratteristica di essere benigno;
  • La biopsia serve principalmente a stabilire se il tumore ha la caratteristica di essere maligno.

Parliamo di tumore benigno e tumore maligno

Ora facciamo un approfondimento cercando capire meglio quale sia la differenza tra una patologia tumorale benigna e una maligna. Per fare questo per prima cosa partiamo proprio dal termine tumore che a tutti gli effetti indica una patologia che è legata alla presenza di un certo numero di cellule che hanno una struttura anomala perché:

  • Tendono a dividersi in maniera superiore rispetto a cellule normali;
  • Tendono ad accrescere la loro quantità in maniera superiore rispetto a cellule normali.

Quando parliamo di un tumore benigno ci stiamo riferendo a una patologia che come tale ha un livello di crescita basso, non ha un particolare potere infiltrante, allo stesso modo ha un livello bassissimo di percentuale che possa dare origine a metastasi.

Al contrario della patologia tumorale benigna, la patologia tumorale maligna invece ha la caratteristica di avere un livello di crescita elevato, ha la caratteristica di essere infiltrante in maniera considerevole e ha un elevata possibilità di fare origine a metastasi.

Ora facciamo una piccola distinzione partendo dal presupposto che la caratteristica di essere infiltrante riguarda tumori che hanno la capacità di attaccare e magari radicarsi in regioni vicine a dove il tumore stesso ha avuto origine.

Quando invece si parla di metastasi si intende la capacità che ha un tumore di riuscire a diffondersi tramite il sangue e il sistema linfatico.

Gli adenomi essenzialmente indicano dei tumori di natura ghiandolare o possiamo anche definirli come un tumore di una ghiandola.

Parliamo di adenocarcinoma

Volendo parlare della forma maligna di questo tumore specifico è bene utilizzare il termine adenocarcinoma. In tal senso parliamo di una patologia tumorale che rientra a pieno titolo in quelli che traggono la loro origine da una cellula di derivazione epiteliale.

Si tratta di patologie tumorali con un elevato grado di gravità e con una prognosi negativa, per alcune caratteristiche che hanno, vediamo quali sono:

  • Perché hanno un elevato potere infiltrante;
  • Perché hanno la caratteristica di dare origine a metastasi.

In tal senso sarebbe molto importante riuscire a diagnosticarli in tempi brevi, infatti la diagnosi tardiva eleva le probabilità che la prognosi sia del tutto negativa.

In alcuni casi questi tumori possono avere la loro derivazione da un adenoma, in tal senso un tipo di patologia inizialmente benigna come quella del colon, potrebbe evolvere nel corso del tempo in una neoplasia tumorale maligna che si chiama adenocarcinoma del colon-retto.

Parliamo di cause

Quali sono in tal senso la cause che possono portare una persona a sviluppare una patologia tumorale del genere? Per rispondere a questa domanda per prima cosa è bene dire che il corpo umano al suo interno contiene una quantità molto elevata di cellule, si parla in tal senso di trilioni.

Le cellule poi hanno un ciclo che corrisponde alla loro crescita, alla loro capacità di dividersi e alla loro morte. Il ciclo vitale di una cellula è legato in tutto e per tutto al Dna. In linea di principio e in condizioni del tutto normali, il Dna ha la capacità di controllare in maniera adeguata l’intero ciclo di vita di una cellula.

Quando nel corpo di una persona si forma un tumore del genere,  vuol dire che il Dna di quel paziente non funziona come dovrebbe, ha subito un danno, una mutazione a causa della quale non è più in grado di controllare e regolare il ciclo vitale della cellula.

Cosa accade quindi? Succede che la divisione delle cellule e la loro divisione avviene in maniera del tutto incontrollata.

Parliamo di mutazioni

Quando parliamo di mutazioni del Dna non ci stiamo riferendo a una singola mutazione ma ad un gruppo di mutazioni In linea generale quando parliamo di mutazioni che possono innescare questa patologia tumorale si parla di dell’interno ciclo di vita del paziente. Infatti le mutazioni non avvengono in tempi rapidi ma richiedono un certo lasso di tempo. Motivo per il quale si tratta di patologie tumorali che in quanto tali hanno uno sviluppo e un decorso che tende maggiormente a colpire persone di una certa età. Questo non vuol dire che purtroppo non possano presentarsi in soggetti più giovani

Gradi di displasia

Quando parliamo di questo tumore ci riferiamo essenzialmente a una forma benigna che come struttura può avere:

  • Una displasia che come tale ha un grado minimo;
  • Una displasia che come tale ha un grado che definiamo moderato;
  • Una displasia che come tale ha un grado che definiamo elevato.

Quando utilizziamo il termine displasia ci stiamo riferendo al grado di anomalia che esprimono le cellule rispetto al loro sviluppo normale relativamente a:

  • Potrebbe trattarsi di un tessuto;
  • Potrebbe trattarsi di un organo.

Epitelio e tumori

Da questo punto di vista è bene ricordare che l’epitelio ha determinate caratteristiche, in base a queste possiamo avere:

  • Si parla forme solidi quelli che interessano fegato e surreni;
  • Si parla di forme tubulari;
  • Si parla di forme alveolari ( quelli che interessano organi come l’intestino, l’utero, le mammelle, il rene e la zona delle ovaie);
  • Si può parlare di forme definiti follicolari che interessano zone come la tiroide e la zona delle ovaie.

Tipologie di tumori

Da questo punto di vista possiamo avere a che fare con differenti adenomi, vediamo insieme quali:

  • Potrebbe trattarsi di forme che interessano il colon;
  • Potrebbe trattarsi di forme definiti ipofisari;
  • Potrebbe trattarsi di forme che interessano la tiroide;
  • Potrebbe trattarsi di forme che interessano la zona del seno;
  • Potrebbe trattarsi di forme definiti paratiroidei;
  • Potrebbe trattarsi di forme a livello epatico;
  • Potrebbe trattarsi di forme che riguardano la zona dei bronchi;
  • Potrebbe trattarsi di forme definiti in tal senso sebacei;
  • Potrebbe trattarsi di fome definiti delle ghiandole salivari.

Forma legata al colon

Uno degli organi che ha il maggior rischio di sviluppare questo tumore è un organo come il colon. Generalmente per poterlo diagnosticare e identificare il paziente dovrà essere sottoposto a una colonscopia. Ovviamente la presenza di polipi nella zona intestinale, richiede che questi vengano eradicati (rimossi). La loro rimozione avviene perché c’è il rischio oggettivo che possano diventare patologie tumorali con struttura maligna. In base a recenti indagini di natura statistica e volendo in tal senso esprimerle in termini percentuali è bene dire che pazienti che hanno un’età superiore ai 60 anni nel quaranta per cento dei casi possono presentare questo tipo di tumore presente nella zona del colon in forma singola o con più tumori.

Forma definita ipofisaria

Si parla in tal senso di una forma che si origina dalle cellule presenti nella zona dell’ipofisi. Dove si trova? Si trova nella zona del cranio più precisamente alla base di questo. Qual è la sua funzione?  Si occupa di produrre ormoni che sono molto importanti in termini regolativi per varie funzioni legate all’organismo. Se ci dovesse essere la presenza di questo tumore le problematiche che si potrebbero presentare sono:

  • Potrebbe aumentare il processo di secrezione degli ormoni;
  • Potrebbe esserci un blocco nel rilascio degli ormoni.

Eventuali sintomi sono strettamente collegati alle dimensioni effettive di questi tumori. Infatti se sono di grandi dimensioni il paziente potrebbe avere sintomi marcati, se invece si tratta di forme di piccole dimensioni allora potrebbero essere del tutto asintomatici.

In tal senso potrebbero venire scoperti in maniera del tutto casuale, magari in occasione di controlli di natura differente. Quali sono gli approcci terapeutici per una forma del genere? Vediamolo insieme:

  • Il paziente potrebbe essere sottoposto a una terapia di natura farmacologica;
  • Il paziente potrebbe venire sottoposto a radioterapia;
  • Il paziente potrebbe venire sottoposto a un intervento chirurgico finalizzato alla rimozione del tumore.

Parliamo della forma tiroidea

Quando parliamo della forma tiroidea ci stiamo riferendo a una forma che si sviluppa e trae origine dalla ghiandola tiroidea. Si trova nella zona della gola e ha una funzione regolativa di processi quali:

  • Regola il metabolismo del corpo;
  • Regola il livello di sviluppo del cervello e dello scheletro;
  • Regola la sintesi delle proteine;
  • Regola lo sviluppo della pelle, dei genitali e dei peli;
  • Regola il battito cardiaco;
  • Regola la temperatura del corpo di una persona;

Si parla di una forma che potrebbe avere uno sviluppo del tutto asintomatico oppure al contrario potrebbero innescare nel paziente una forma di ipertiroidismo. Se si tratta di una forma asintomatica i medici generalmente consigliano l’intervento chirurgico definito di tiroidectomia, in pratica viene rimossa una porzione di tiroide.

Parliamo di forma al seno

Potrebbe trattarsi di una forma tumorale che interessa la zona del seno ed è generalmente legato a donne che si trovano in una fascia d’età compresa tra i 15 anni e i 30 anni. Si tratta di un nodulo che quando viene palpato potrebbe avere una consistenza gommosa oppure una consistenza maggiormente rigida.

Se si tratta di una forma semplice non parliamo di una forma in alcun modo pericolosa per la salute della paziente visto che solitamente tende a essere stabile per tutta la vita del paziente. Se invece parliamo della forma complessa potrebbe nel corso del tempo diventare un tumore maligno. Motivo per cui da un punto di vista medico viene consigliato un monitoraggio costante e a periodi.

Approccio diagnostico

Per la diagnosi è necessario sottoporre il paziente a una biopsia. In questo modo si potrà stabilire se si tratta di un tumore che ha una struttura maligna o una struttura benigna. Uno dei fattori che vanno tenuti in considerazione nel momento in cui si effettua la biopsia è il livello di displasia presente.

Parliamo di prognosi

Parlare di prognosi per un adenoma, vuol dire a tutti gli effetti dover tenere conto di una serie di parametri importanti, vediamo quali:

  • Dove si trova il tumore benigno;
  • Qual è il suo grado;

Se c’è il rischio che possa diventare un tumore maligno.

Tiroidectomia