Aritmia maligna

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L’aritmia maligna è una condizione patologica che riguarda il muscolo cardiaco. Si tratta di una problematica di gravità elevata, se un soggetto dovesse avere una condizione del genere, dovrà essere trattata in maniera tempestiva altrimenti c’è un rischio molto alto che il paziente possa arrivare al decesso. Per comprendere meglio di cosa stiamo parlando, per prima cosa è importante fare un approfondimento sulla funzione del cuore.

Il muscolo cardiaco è un organo che svolge una funzione specifica; quella di consentire al sangue di scorrere in maniera regolare nei vari segmenti dell’organismo di una persona. In questo modo è garantito un livello di ossigeno corretto per gli organi che fanno parte del corpo di una persona e anche per i tessuti. Tuttavia perchè il cuore possa assolvere in maniera adeguata a questa funzione, è molto importante che il modo in cui si contrae non sia il frutto di una casualità ma rappresenti una condizione con un determinato livello di organizzazione ed efficacia.

Se parliamo di una persona in buone condizioni di salute, il modo in cui il cuore si contrae crea un ritmo che ha un certo livello di regolarità che viene anche definito sinusale. Per parlare di un battito cardiaco sano, efficace e regolare, quale dev’essere la frequenza del battito? Le pulsazioni al minuti che una persona ha, devono attestarsi su un valore compreso tra i 60 battiti e i 100 battiti al minuto. In questo modo il sangue che viene pompato sarà in grado di irrorare in maniera adeguata tutto l’organismo del paziente.

Se il battito del paziente non è invece compreso in questa metrica e si rivela essere irregolare o con un livello di alterazione, si può parlare di una condizione che viene definita aritmia. Quante aritmie abbiamo e quante ne conosciamo? Vediamole insieme:

  • Il paziente potrebbe soffrire di un’aritmia chiamata tachicardia
  • Il paziente potrebbe soffrire di un’aritmia bradicardia
  • Il paziente potrebbe soffrire di una forma di fibrillazione atriale

Bisogna premettere che queste condizioni possono essere curate con terapie di natura farmacologica. Se si tratta di castistiche con un elevato livello di gravità e complessità, la persona rischia di avere un arresto cardiaco o un’aritmia molto seria. Qesto tipo di patologia da cosa può essere innescata? Potrebbe essere la conseguenza di una problematica di malformazione a livello cardiaco che si presenta nel soggetto in maniera del tutto improvvisa.

Parliamo di aritmie di vario genere

Quando utilizziamo il termine aritmie, a tutti gli effetti ci stiamo riferendo a casistiche molto diverse tra di loro. Se si parla di forme come la fibrillazione atriale, si può intervenire curandola con due metodogie differenti quali:

  1. Il soggetto potrebbe essere curato tramite un approccio di natura farmacologica
  2. Il soggetto potrebbe essere curato attraverso la conversione elettrica

Se si tratta invece di una forma maligna, si potrà intervenire tramite:

  • Il soggetto potrebbe essere trattato tramite la defibrillazione
  • Al soggetto verrà praticato il massaggio cardiaco

Quando parliamo di fibrillazione ci stiamo riferendo a una manifestazione standard e univoca oppure al contrario ne esistono di differenti tipologie? La risposta corretta è che potremmo averne due forme specifiche quali:

  • Si parla di fibrillazione ventricolare quando l’artmia di natura cardiaca coinvolge i ventricoli. In questo caso le contrazioni che interessano la zona dei ventricoli sono del tutto irregolari e non consentono al sangue di scorrere in quantità adeguata e regolare, creando un deficit in termini di quantità e di irrorazione che danneggia gli organi e i tessuti.
  • Si parla invece di tachicardia ventricolare quando c’è un aumento nella frequenza cardiaca legata ai ventricoli. Potrebbe manifestarsi in due differenti tipologie:
  1. Potrebbe essere una forma che si manifesta con presenza di polso nella zona della carodite
  2. Potrebbe essere una forma che si manifesta senza la presenza di polso nella zona della carotide

Chiaramente in base alle casistiche l’approccio che si dovrà utilizzare cambierà decisamente. Queste due condizioni rappresentano anche due stati differenti del paziente. Se si tratta della forma con polso, il soggetto potrebbe essere cosciente, se si tratta della forma senza polso il paziente è in stato di incoscienza.

Parliamo di cause

Quali possono essere la cause che innescano in un soggetto una problematica del genere? Vediamole insieme:

  • Potrebbero essere collegate a condizioni come ad esempio l’infarto del miocardio
  • Potrebbero essere collegate a malattie di natura congenita
  • Potrebbero essere collegate a una patologia chiamata sindrome di Brugada
  • Potrebbero essere collegate a traumi di natura toracica
  • Potrebbero essere collegate a una folgorazione
  • Potrebbero essere collegate a un consumo di farmaci in quantità eccessive come gli antidepressivi

Si tratta di una forma che non dà nel paziente alcun tipo di preavviso. Si manifesta in maniera del tutto improvvisa e il soggetto potrebbe cadere in stato di incoscienza. Ci sono dei sintomi che si possono ricollegare all’evento? Si, andiamo a vedere quali:

  1. Il soggetto potrebbe avere il cardiopalmo
  2. Il soggetto potrebbe manifestare una problematica legata a dolore nella zona del torace
  3. Il soggetto potrebbe percepire un senso di mancanza di aria
  4. Il soggetto potrebbe andare incontro a vertigini

Processo diagnostico

Trattandosi di una malattia con un decorso piuttosto serio, il soggetto che ne dovesse soffrire rischia la propria vita. Da questo punto di vista non è quindi possibile procedere con degli approfondimenti di natura diagnostica che siano in grado di far capire il motivo della patologia quando si presenta nel soggetto. Per questo motivo di dovrà procedere tramite defibrillatore.

La priorità è quella di riportare il ritmo cardiaco a una condizione regolare. Solo nel momento in cui il paziente è stato stabilizzato allora si potrà procedere a fare degli approfondimenti quali:

  1. Il paziente potrebbe essere sottoposto a un elettrocardiogramma
  2. Il paziente potrebbe essere sottoposto a un’ecocardiografia
  3. Il paziente potrebbe essere sottoposto a esami del sangue volti a stabilire quale sia il livello di:
  • Si valuterà un parametro come quello degli enzimi cardiaci
  • Si valuterà un parametro come quello degli elettroliti

Approcci terapeutici

Quali sono i corretti approcci di natura terapeutica che si possono mettere in campo? Serve intervenire con un defibrillatore che sarà in grado di riportare il ritmo cardiaco a livelli soddisfacenti. In questo modo si eviteranno danni a organi in generale e all’area del cervello. In tal senso è possibile utilizzare varie tipologie di defibrillatori tra cui:

  • Quelli automatici che sono in grado di rilevare in maniera autonoma un’aritmia maligna e capire se il paziente necessita di defibrillazione
  • Quello manuale necessita della diagnosi da parte di un medico
  • Quelli semi-automatici possono effettuare la diagnosi o necessitare di un medico che la effettui se vengono utilizzati in maniera manuale

Se la problematica è collegata a una malformazione, si potrà intervenire con l’innesto di un defibrillatore cardiaco in grado di rilevare questa patologia e dare una scarica per riportare il ritmo del muscolo cardiaco in condizioni ottimali.

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Alessandro Baldini
Web content writer senior, specializzato nella redazione di contenuti nel settore medico, laureato in filosofia a Bologna, corso di specializzazione conseguito allo Ial Web di Udine nel content management, corso conseguito al Cfa di Milano nel 2020, sul web marketing.