Attacco ischemico transitorio

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Che cos’è l’attacco ischemico transitorio? Sostanzialmente si caratterizza per una riduzione nell’apporto di sanghe che in condizioni normali dovrebbe arrivare al cervello. Si parla in tal senso di riduzione o interruzione come avvenimento perà che ha un carattere del tutto temporaneo. Per quanto tempo può durare? Generalmente si tratta di una condizione che dura pochi minuti e proprio per questo motivo non produce lesioni che sono di natura permanente. Quando può prodursi una situazione del genere? Generalmente parliamo di una condizione nella quale un’arteria o nelle arterie che sono adibite a irrorare in maniera adeguata la zona cerebrale, si crea un grumo di sangue non di dimensioni importanti ( chiamato coagulo) che ostacola il normale flusso sanguigno. Questo di fatto crea nella zona del cervello una sofferenza (definita anche ischemia) che ha tuttavia una durata molto breve.

Nel caso in cui questa condizione dovesse durare per più di 24 ore, allora in quel caso viene definito ictus. Quali sono i sintomi ai quali può andare incontro un paziente che soffre di una problematica del genere? Vediamo insieme i sintomi:

  • Il paziente potrebbe andare incontro a delle problematiche quando deve parlare;
  • Il paziente potrebbe andare incontro a delle problematiche quando deve capire;
  • Il paziente potrebbe manifestare una debolezza del tutto inaspettata e improvvisa;
  • Il paziente potrebbe avere una paralisi che interessa la zona del viso;
  • Il paziente potrebbe avere una paralisi che interessa la zona degli arti;
  • Il paziente potrebbe avere le vertigini.

Tutta la sintomatologia appena descritta ha in ogni caso un carattere del tutto temporaneo e si tratta a tutti gli effetti di sintomi che sono molto simili a quelli dell’ictus. Proprio per questo motivo questa condizione viene anche identificata con il termine di piccolo ictus.

Parliamo di mini-ictus

Questa condizione viene anche identificata con il termine mini-ictus in virtù del fatto che le cause che lo innescano, sono del tutto simili a quelle che caratterizzano il classico ictus. Infatti in tal senso possiamo identificarlo come un problema momentaneo o del tutto transitorio che interessa la zona del cervello e che di fatto è caratterizzato per da un’irregolarita nel normale flusso sanguigno. Questo di fatto si traduce in una non corretta irrorazione dell’area del cervello.

Per questo motivo possiamo dire che la sofferenza di natura cerebrale che va a prodursi è una condizione del tutto temporanea. Da questo punto di vista potrebbe presentarsi con:

  1. Il paziente potrebbe lamentare delle problematiche che interessano la sua capacità motoria;
  2. Il paziente potrebbe lamentare delle problematiche che interessano la sua capacità linguistica;
  3. Il paziente potrebbe lamentare delle problematiche di natura sensoriale

Un detaglio molto importante da precisare è che tutte queste manifestazioni hanno per fortuna un carattere del tutto transitorio e nel momento in cui il flusso sanguigno che irrora il cervello ripristina la sua naturale funzionalità tendono a risolversi, senza per questo lasciare danni di natura permanente.

Tuttavia è anche importante sottolineare come una condizione del genere, per quanto si collochi in uno stadio del tutto transitorio e temporaneo, non deve essere sottovalutato. Infatti potrebbe anche essere un segnale che anticipa un attacco molto più serio che è l’ictus vero e proprio.

Da questo punto di vista è bene infatti ricordare che su un totale di tre persone che possono avere una condizione del tutto temporanea come questa, almeno una rischia di avere in seguito in ictus.

Parliamo di cause

Quali sono le cause che possono innescare una condizione del genere? In linea generale, possiamo in tal senso identificare due cause specifiche, vediamo quali sono:

  • Potrebbe trattarsi di un coagulo che interessa una singola arteria deputata al portare sangue nella zona del cervello;
  • Potrebbe trattarsi di un coagulo la cui origine è in una zona diversa, potrebbe ad esempio formarsi nel muscolo cardiaco. Tramite il flusso sanguigno potrebbe poi arrivare fino al cervello;
  • Tuttavia il fatto che il cervello non riceva una quantità di ossigeno e nutrimento adeguata, potrebbe anche essere la conseguenza di un riduzione della capacità dei vasi sanguigni determinata da grassi che che si fissano sulle pareti delle arterie. Ci sono altre variabili che possono essere collegate a questa condizione transitoria? Si, vediamo quali sono:
  1. Un fattore che va considerato in una problematica del genere è la presenza di ipertensione arteriosa;
  2. Un altro fattore che va considerato in una problematica del genere è la presenza di una patologia come il diabete;
  3. Un altro fattore che va considerato in una problematica del genere è la presenza di un colesterolo elevato ( definito anche ipercolesterolemia);
  4. Non va sottovalutata una condizione come quella del fumo;
  5. Un’altra variabile da tenere in considerazione è quella di utilizzare quantità elevate di alcool;
  6. Un altro fattore che potrebbe in tal senso influenzare questa problematica è legata all’utilizzo da parte delle donne della pillola anticoncezionale.

Parliamo di ipertensione

L’ipertensione di natura arteriosa è una problematica nella quale la pressione presente nelle arterie è piuttosto alta. Quante persone possono essere soggette a una problematica del genere? Si parla in termini percentuali di circa un trenta per cento di quelli che sono gli individui adulti. Potrebbe colpire e interessare entrambi i sessi anche se nel caso delle donne risulta essere una condizione maggiormente diffusa dopo il periodo della menopausa.

Possiamo parlare di una patologia? In realtà no, si tratta invece di una condizione che in quanto tale potrebbe decisamente incrementare il rischio che si possano manifestare delle problematiche di natura cardiovascolare. In tal senso il paziente potrebbe avere:

  • Tra le problematiche cardiovascolari alle quali potrebbe andare incontro il paziente, potremmo avere l’angina pectoris;
  • Tra le problematiche cardiovascolari alle quali potrebbe andare incontro il paziente, potremmo avere l’infarto del miocardio;
  • Tra le problematiche cardiovascolari alle quali potrebbe andare incontro il paziente, potremmo avere l’ictus.

Quali sintomi lamenta il paziente che soffre di una condizione del genere? Vediamoli insieme:

  1. Il paziente potrebbe lamentare un mal di testa che si produce nelle prime ore della mattinata;
  2. Il paziente potrebbe avere stordimento;
  3. Il paziente potrebbe avere le vertigini;
  4. Il paziente potrebbe lamentare un ronzio percepito nella zona delle orecchie;
  5. Il paziente potrebbe avere delle problematiche legate alla vista;
  6. Il paziente potrebbe avere perdite di sangue dalla zona del naso.

La diagnosi viene effettuata rilevando più volte la pressione sanguigna per determinare il valore massimo e il valore minimo. L’approccio di natura terapeutica prevede che sia somministro al paziente dei farmaci, tuttavia questo non potrà non essere accompagnato da un mutamento nello stile di vita del paziente stesso. Si partirà quindi dall’alimentazione che dovrà essere un regime alimentare basato su un livello di potassio molto basso. Il paziente dovrà svolgere attività fisica e cercare di tenere monitorato il proprio peso corporeo.

Sintomatologia dell’attacco ischemico transitorio

Parlando invece di sintomi che caratterizzano un attacco ischemico quando è passeggero abbiamo:

  1. Problematiche del linguaggio quando il soggetto deve parlare (afasia);
  2. Paralisi che potrebbe interessare una parte del corpo;
  3. Il paziente potrebbe lamentare una diminuita sensibilità;
  4. Il paziente potrebbe avere delle problematiche legate alla vista;
  5. Il paziente potrebbe avee delle problematiche in fase di movimento.

Infarto coronarie