Aumento della dopamina

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Un aumento della dopamina cosa produce? Portiamo in tal senso un esempio concreto, immaginate per un attimo di essere in macchina, magari state raggiungendo il vostro partner, percepite dentro di voi uno stato di euforia, questa sensazione è di fatto legata al fatto che il vostro cervello, in quel preciso momento è pieno di un neurotrasmettitore che nella vita di tutti i giorni, ci stimola per cercare dei dolci, ci spinge e cercare la nicotina, in alcuni casi la cocaina, questo neurotrasmettitore corrisponde al nome di dopamina.

Parliamo a tutti gli effetti di una sostanza che come tale, tende ad essere prodotta in grande quantità in alcuni momenti, si tratta di una sostanza che come tale tende a irrorare quelli che sono i centri legati alla ricompensa nella zona del cervello, oltre a stimolare il piacere di condividere il nostro tempo con il partner.

Alcuni degli effetti appena citati, erano in realtà conosciuti da tempo, tuttavia la ricerca di un gruppo di scienziati si è focalizzata sulla dinamiche legate all’innamoramento di un partner, oltre a seguire in seguito gli effetti che si sono prodotti nel momento in cui invece, la relazione tra i due coniugi si è di fatto interrotta.

Dov’è stato pubblicato il recente studio? La risposta corretta è sulla rivista Current Biology, tuttavia non si è focalizzato sulle dinamiche di innamoramento di due persone, al contrario sono stati utilizzati dei piccoli roditori specifici, perché tendono a formare dei legami di coppia dividendo non solo la cura dei cuccioli che hanno ma anche la relativa tana. In tal senso i neuroscienziati si sono avvalsi di minuscoli sensori monitorando in tal senso ogni minuto, ogni piccolo accadimento.

Parliamo di Nucleus Accumbens

Ci stiamo riferendo ad una regione cerebrale che come tale ha la capacità di motivare le persone, nella ricerca di ricompense, per esempio il cibo nel momento in cui si percepisce lo stimolo della fame, oppure si attivano ad esempio nel momento in cui teniamo la mano del partner amato.

I sensori erano in grado di illuminarsi nel momento in cui si produceva un rilascio di dopamina. Nel momento in cui questi roditori sono riusciti a raggiungere il proprio partner, dopo aver superato una prova che era stata creata ad hoc per loro, il sensore si è illuminato, la medesima cosa si è prodotta nel momento in cui i due partner si ritrovavano e si coccolavano.

Rilascio di dopamina

Il fatto che ci fosse una buona quantità di questo neurotrasmettitore, il fatto che questa venisse rilasciata nel momento in cui c’è l’incontro con il partner è stata una parte dello studio. Tuttavia questa ricerca è andata ancora più a fondo, cercando di mettere in evidenza come muta l’attività chimica tende a mutare nel momento in cui questo legame di coppia magari si interrompe e finisce.

Nella seconda fase di questo esperimento, gli scienziati appositamente hanno allontanato le coppie di roditori innamorati per un periodo di tempo pari a circa quattro settimane. Nel momento in cui sono stati riuniti, le coppie ricordavano il partner, tuttavia l’attività chimica dei cervelli in termini di rilascio di dopamina non era più presente.

Da questo esperimento, ricerca condotta cos’hanno potuto estrapolare gli scienziati? Secondo un’ipotesi formulata si potrebbe essere innescato una sorta di meccanismo protettivo legato al cervello che di fatto inibisce il rischio che si possa perdere la propria vita per un sentimento che non viene ricambiato.

Questa dinamica consentirebbe di fare una sorta di reset per consentire di prepararsi ad un legame del tutto nuovo.

Effetti benefici del rilascio di questo neurotrasmettitore

Cerchiamo ora di approfondire maggiormente quali possono essere gli effetti benefici legati alla dopamina. Per prima cosa ha la capacità di controllare il movimento, nel momento in cui la dopamina presente dovesse risultare minore del previsto, il soggetto potrebbe avere dei movimenti che hanno la caratteristica di avere un livello di scoordinamento maggiore e risultano essere maggiormente lenti. In questo caso potremmo trovarci in presenza di persone che potrebbero avere i sintomi della malattia di Parkinson. La dopamina tra gli altri effetti che presenta, sicuramente ha quello legato al fatto di inibire la produzione di un ormone chiamato prolattina. Se si dovesse presentare una riduzione nei livelli di dopamina prodotti è molto probabile aumenti la produzione di prolattina.

Un’altra funzione molto importante che ha la prolattina è quella legata al controllo del ciclo del sonno, infatti tende e regolare il ritmo definito circadiano dell’organismo, consentendo che ci sia una corretta alternanza della fase legata alla sonno e quella legata alla veglia.

La dopamina ha una funzione regolativa in alcuni aspetti legati al comportamento quali ad esempio la capacità legata alla memoria, la soglia di attenzione espressa, il livello di apprendimento. Questo neurotrasmettitore è direttamente legato ai meccanismi che tendono a regolare il piacere e le ricompense. La dopamina tende ad avere degli effetti che interessano la pressione e la frequenza cardiaca.

La dopamina tende ad avere un influsso legato all’insulina, facciamo l’esempio di una persona che ha consumato un pasto ricco da questo punto di vista di carboidrati, l’insulina a sua volta tende a stimolare la secrezione di dopamina, questo stimola e amplifica la sensazione di piacere che si può provare e di appagamento.

Farmaci che aumentano il livello questo neurotrasmettitore

Quali sono invece i farmaci che possono aumentare i livelli di dopamina? La risposta corretta è la levodopa e la cardidopa. Tuttavia questi farmaci possono avere degli effetti indesiderati, vediamo quali sono:

  1. Uno degli effetti indesiderati ai quali si potrebbe andare incontro è la sonnolenza.
  2. Il soggetto potrebbe avvertire un senso di stanchezza.
  3. Tuttavia potrebbero esserci delle problematiche legate all’assunzione di alimenti quali la nausea, il vomito, l’anoressia.
  4. Il soggetto potrebbe avere delle problematiche di natura nervosa quali l’agitazione, le allucinazioni, l’insonnia.

Se i livelli di dopamina presenti fossero troppo alti, nell’organismo del paziente potrebbero innescarsi sindromi definite psicotiche quali la mania, delle allucinazioni, dei deliri.

 Considerazioni finali

Il fatto di aver condotto uno studio legato ai roditori dove in base all’aumento della dopamina si è riusciti a comprendere alcune dinamiche, non toglie il fatto che servirà del tempo per indagare questi eventuali effetti sul cervello dell’uomo. Tuttavia è una ricerca interessante che consente di studiare le dinamiche neurochimiche nei legami affettivi tra le persone.

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