Autosabotaggio emotivo : come lo esercitiamo

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Senza rendercene conto, potremmo arrivare a esercitare su noi stessi dell’autosabotaggio emotivo, tutte quelle volte in cui magari sottovalutiamo dei messaggi legati alle nostre emozioni. Ora la domanda che vi dovete porre è se nella vita di tutti i giorni, in qualche modo sono arrivati a sminuire le vostre emozioni. All’interno delle stesse relazioni familiari, potrebbe capitare che vengano sottovalutate l’emozione che si prova. Tuttavia non si può escludere e magari non si è neanche consapevoli di questo meccanismo che siamo noi stessi a esercitare questa forma di sabotaggio in maniera quotidiana. Ognuno di noi senza neanche saperlo mette in campo delle strategie che agiscono di fatto come veri e propri boicottaggi al livello di benessere emotivo che abbiamo.

Non è semplice acquisire consapevolezza del fatto che magari si è eccessivamente autocritici, si tende ad essere troppo severi con sè stessi, abbiamo la tendenza a svalutarci. La strada maestra è proprio quella che si basa sull’acquisire un livello di consapevolezza maggiore e questo ci darà la possibilità di avere un controllo decisamente migliore sulla qualità della nostra vita.

Dinamiche comportamentali

Se ci pensate per un attimo, le persone sono molto più attente a come le altre persone tendono a comportarsi con noi rispetto a come noi siamo abituati a trattare noi stessi. Perchè si produce una dinamica del genere? La risposta è che non è per nulla semplice fare una riflessione che abbraccia noi stessi e il modo in cui gestiamo le nostre emozioni.

La stessa scienza, pur avendo analizzato molti ambiti nel campo dei comportamenti e della psicologia delle persone, difficilmente si occupa di negazione, alterazione dei propri stati di natura emotiva. Vediamo nel dettaglio quali sono le dinamiche che portano a questa fuga da noi stessi.

Gestione della tristezza

Per esempio se una persona sta attraversano un momento personale delicato, complesso, perchè magari si è interrotta una relazione, starà sicuramente vivendo un momento di tristezza personale piuttosto intenso. Spesso si fugge dalla tristezza, pur raccontando a noi stessi la tristezza non è come una malattia, non abbiamo la capacità di gestirla nel modo migliore.

Proprio da questo punto di vista è bene specificare che una delle modalità in cui tendiamo a sabotarci è proprio negare questa tristezza, cerchiamo magari di sostituirla con altro. Un grande errore, infatti più cerchiamo di allontanarcene, più cerchiamo di evitarla e maggiori sono le probabilità che la sua presenza nella nostra vita diventi invece marcata.

Nostro modo di reagire

Se ci sono più persone che magari stanno vivendo una situazione analoga è molto facile che ognuno reagisca in una modalità del tutto differente. Tuttavia si è magari portati a pensare che noi personalmente siamo quelli che stiamo vivendo le maggiori difficoltà, al punto tale da arrivare a pensare che ci sia qualcosa che non va, visto che un’altra persona ha superato quello stesso evento in maniera più rapida e veloce rispetto a noi.

Tuttavia il fatto che la fase di elaborazione di quello che accade attorno a noi dipende molto dal modo di percepire e di vivere un evento, dobbiamo essere consapevoli che il modo di reagire è del tutto soggettivo, motivo per il quale non bisogna pensare ci sia qualcosa che non funziona in noi da questo punto di vista.

Reprimere invece di esprimere

Nel momento in cui ci relazioniamo con persone diverse da noi, tendiamo a reprimere quello che sentiamo e percepiamo, mettiamo in atto questo meccanismo per evitare di confrontarci, di non deludere le altre persone. Se quello da cui siamo animati è il fatto di voler per forza “andare d’accordo” con tutte le persone con le quali stabiliamo un rapporto, finiremo sicuramente per fare del male a noi stessi.

Non dobbiamo sottovalutare quanto sia importante esprimere quello che sentiamo, per comunicare agli altri quelli che sono i nostri limiti, le emozioni che abbiamo dentro e i disagi che potrebbero crearci dei problemi e infastidirci.

Considerare il proprio livello emotivo come un limite

Non è un evento raro che ci siano persone che tendono a vivere ogni cosa in maniera molto personale, magari con un limite da questo punto di vista. Generalmente il livello di emotività che tendiamo a manifestare è legato al modo in cui le altre persone hanno dato importanza alle nostre emozioni oppure al contrario le hanno svalutate.

Se siamo nati e cresciuti in una famiglia in cui i genitori che avevamo erano freddi da un punto di vista emotivo, questo può farci acquisire una visione del tutto negativa. Infatti è importante sapere che l’avere un elevato livello di emotività non è un fattore che ci deve portare a svalutare le nostre emozioni. Infatti se agiamo in questo modo, tendiamo anche a svalutare noi stessi come persone e esseri umani.

Giudici di noi stessi

Sicuramente uno dei modi in cui riusciamo decisamente a sabotare noi stessi è essere troppo severi, troppo intransigenti con la nostra persona. Pensiamo a tutte quelle volte in cui magari commettiamo un errore e subito invece di avere una certa indulgenza con noi stessi, tendiamo a criticarci. Serve cambiare questa dinamica, infatti è sbagliato mettere il “dito nella piaga” magari dandoci delle definzioni negative. Questa dinamica è decisamente sbagliata ed è importante cercare di cambiarla nel corso del tempo.

Non lamentarsi

Sono dinamiche classiche, pensiamo quando ci viene detto dagli altri, magari riferendosi ad una determinata situazione che le cose potevano anche “andare peggio”, questo porta una persona a pensare che in fondo non ha senso lamentarci. Per questo motivo tendiamo a svalutare le nostre emozioni pensando che le cose sarebbero potute andare anche peggio. In realtà le cose non stanno così, perchè quello che ci ferisce, quello che ci rende più tristi, quello che ci fa arrabbiare non va in alcun modo sottovalutato.

Capacità di gestire ogni evento

Potreste essere quelle persone che hanno una personalità definita forte, nella quale si è convinti di poter gestire ogni tipo di situazione perchè tanto non se ne rimane poi influenzati più di tanto. Potrebbe trattarsi di una forma di autosabotaggio emotivo, infatti quello che stiamo magari realmente facendo non è quello di dare sfogo alla sofferenza che abbiamo dentro. Al contrario tendiamo a chiuderla dentro di noi e prima o poi, volenti o nolenti questa tenderà ad influenzarci.

Diamo quindi importanza a quello che viviamo, alle nostre emozioni perchè questo non eliminerà gli stati d’animo negativi ma ci consentirà di gestire meglio il nostro livello emotivo cercando magari di accettare quello che siamo.

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