Crampi addominali cause

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Quali sono le cause che producono crampi addominali? Si tratta di un sintomo piuttosto comune e legato a varie patologie, vediamo quali sono:

  • Potrebbero essere legati a allergie di natura alimentare;
  • Potrebbero essere legati a una patologia chiamata amebiasi;
  • Potrebbero essere legati a una forma di appendicite;
  • Potrebbero essere legati a una neoplasia tumorale al colon;
  • Potrebbero essere legati a una forma di celiachia;
  • Potrebbero essere collegati a una colite ischemica;
  • Potrebbero essere collegati a una colite spastica;
  • Potrebbero essere collegati a una patologia chiamata diarrea del viaggiatore;
  • Potrebbero essere collegati a una patologia chiamata diverticolo di Meckel;
  • Potrebbero essere collegati a una enterite;
  • Potrebbero essere collegati a una patologia definita febbre di Lassa;
  • Potrebbero essere collegati a una forma di gastroenterite;
  • Potrebbero essere collegati a una patologia chiamata Giardiasi;
  • Potrebbero essere collegati a una malattia chiamata morbo di Crohn;
  • Potrebbero essere collegati a un’occlusione di natura intestinale;
  • Potrebbero essere collegati a una peritonite;
  • Potrebbero essere collegati alla salmonella;
  • Potrebbero essere collegati a una patologia definita salpingite;
  • Potrebbero essere collegati a una patologia chiamata Shigellosi;
  • Potrebbero essere collegati alla sindrome premestruale;
  • Potrebbero essere collegati a una patologia definita Trichinosi;

Quelle elencate, sono alcune delle cause più probabili, non è detto in tal senso che non possa manifestarsi questa problematica per cause più rare, tra queste abbiamo:

  • Potrebbero essere collegati a una patologia definita angina addominale;
  • Potrebbero essere collegati a una forma di ansia;
  • Potrebbero essere collegati a una patologia tumorale dell’endometrio;
  • Potrebbero essere collegati a una colite;
  • Potrebbero essere collegati a una congestione di natura digestiva;
  • Potrebbero essere collegati a una diverticolite;
  • Potrebbero essere collegati a un’endometriosi;
  • Potrebbero essere collegati a un’ernia di natura inguinale;
  • Potrebbero essere collegati a una forma di febbre emorragica definita di Marburg;
  • Potrebbero essere collegati a una fibrosi cistica;
  • Potrebbero essere collegati a una gravidanza ectopica;
  • Potrebbero essere collegati a una forma di intolleranza al lattosio;
  • Potrebbero essere collegati a intolleranze alimentari in generale;
  • Potrebbero essere collegati a polipi di natura intestinale.

Definiamo meglio i crampi all’addome

Quando parliamo di crampi che interessano l’addome ci stiamo riferendo a spasmi che causano nel soggetto una sindrome dolorosa che si manifestano tra la zona inguinale e la zona del torace. Non si tratta di un sintomo necessariamente isolato ma potrebbe fare la sua comparsa in presenza di altri sintomi quali:

  1. Potrebbero essere collegati a una forma di diarrea;
  2. Potrebbero essere collegati a rumori gastrici che sono percepiti dall’esterno;
  3. Potrebbero essere collegati a una percezione di pienezza;
  4. Potrebbero essere collegati a stipsi;
  5. Potrebbero essere collegati a una forma di meteorismo.

Parliamo di crampi univoci o potrebbero avere una manifestazione differente? La risposta corretta è che a seconda di quella che risulta essere la causa potremmo avere:

  • I crampi potrebbero avere una manifestazione del tutto passeggera;
  • I crampi potrebbero avere una manifestazione con carattere persistente;
  • I crampi potrebbero avere una modalità di manifestazione ricorrente.

Questa sindrome dolorosa che interessa la zona addominale potrebbe essere collegata a differenti problematiche di natura patologica che interessano in tal senso il tratto gastrointestinale. Se dovessero fare la loro comparsa nel tratto centrale dell’addome, questi potrebbero essere causati da una contrazione del tutto improvvisa della muscolatura che interessa la zona dello stomaco e dell’intestino tenue. Questo sintomo potrebbe anche essere legato a delle intolleranze di natura alimentare. Non si può escludere tuttavia che tra le cause che possiamo annoverare ci possa essere lo stress, la tensione di natura nervosa e anche delle gastroenteriti.

Diarrea del viaggiatore

Quando parliamo di diarrea del viaggiatore a cosa ci stiamo riferendo? Si tratta di una sindrome che come tale è caratterizzata da una diarrea che ha intensità del tutto variabile. Quali persone colpisce? Tutte quelle che viaggiano attraverso paesi nei quali ci sono delle condizioni di natura sanitaria precarie. Motivo per cui il soggetto potrebbe ingerire dell’acqua contaminata o degli alimenti contaminati. Si tratta di una sindrome che potremmo definire comune oppure rara? La risposta corretta è che in realtà si tratta di un evento in tal senso comune che in termini percentuali può riguardare una percentuale di persone che si attesta tra il venti per cento e il cinquanta per cento dei viaggiatori che si recano in tal senso verso paesi tropicali.

Come si manifesta

Come si manifesta questa problematica? Il soggetto avrà delle scariche di diarrea che potrebbero manifestarsi contestualmente al vomito. In tal senso il soggetto potrebbe avere crampi nella zona addominale e potrebbe diventare piretico. In linea generale si parla di sintomi che tendono ad avere una fase regressiva che si manifesta nell’arco di due o tre giorni.

Il processo di guarigione può avvenire in circa cinque giorni. Questo non esclude del tutto che il disturbo potrebbe protrarsi per almeno sette-dieci giorni.

Parliamo di cause

Quali potrebbero essere le cause che innescano questa problematica? La risposta corretta è che le cause potranno essere differenti, tra queste quella principale è il contatto con:

  • Si tratta di batteri;
  • Si tratta di virus;
  • Si tratta di parassiti.

Questi vengono ingeriti attraverso il consumo di acqua che risulta essere contaminata e cibi magari con un livello di cottura non adeguato. Quali sono i microrganismi che possono provocare nel soggetto una tipologia di diarrea del genere? Vediamoli insieme:

  1. Potrebbero essere batteri quali l’Escherichia coli, la Shigella, la Salmonella, l’Aeromonas, la Plesiomonas.
  2. Potrebbero essere protozoi quali la Giardia lamblia, la Entamoeba histolytica;
  3. Potrebbero essere virus quali il Rotavirus, il Calicivirus, l’Enterovirus.

 Parliamo di sintomi

Quando tendono a manifestarsi i sintomi? Generalmente si manifestano nei primi giorni relativi al soggiorno che il soggetto fa in un paese straniero. Cosa accade quando si manifestano dei sintomi del genere? Questa tipologia specifica di diarrea prevede che possano esserci almeno tre o quattro espulsioni di materiale fecale nell’arco delle 24 ore.

Approcci preventivi

Quali possono essere in tal senso gli approcci di natura preventiva che si possono mettere in atto? Ad oggi la medicina moderna non è ancora riuscita a ideare un vaccino che consenta di prevenire questa problematica. In tal senso si possono ridurre i rischi di entrare in contatto con microrganismi che causano questa diarrea adottando una serie di precauzioni quali:

  • Cercare di mangiare cibi che abbiano un buon livello di cottura;
  • Cercare di bere dell’acqua o delle bibite che siano servite in bottiglie confezionate;
  • Per lavarsi i denti utilizzare possibilmente dell’acqua in bottiglia.

Considerazioni finali

Quando si parla di una problematica come i crampi addominali, è bene tenere in massima considerazione il fatto che si dovrà per prima cosa identificare la causa responsabile di questo sintomo. In tal senso se il problema dovesse perdurare nel corso del tempo, sarà utile rivolgersi al proprio medico di fiducia.

Dolore alla parte alta dell’addome

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Alessandro Baldini
Web content writer senior, specializzato nella redazione di contenuti nel settore medico, laureato in filosofia a Bologna, corso di specializzazione conseguito allo Ial Web di Udine nel content management, corso conseguito al Cfa di Milano nel 2020, sul web marketing.