Distonia sintomi

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Quali sono i sintomi della distonia? Andiamo a vederli insieme:

  • Si tratta di una problematica che può interessare una parte del corpo
  • Avviene una contrazione non naturale della muscolatura presente in quella zona del corpo
  • La contrattura a livello muscolare si protrae per un periodo variabile, che può essere di qualche minuto, fino ad arrivare a qualche ora

Si tratta di una problematica che può interessare una parte specifica del corpo oppure più zone del corpo di una persona? La risposta corretta è che potrebbe interessare varie zone del corpo, vediamo nel dettaglio il tutto:

  1. Potrebbe trattarsi di una problematica che interessa una parte specifica del corpo di una persona ( viene anche definita distonia focale)
  2. Potrebbe trattarsi di una problematica che interessa più parti del corpo, in questo caso viene definita segmentale. In tal senso ci si riferisce a zone del corpo che sono vicine tra di loro
  3. Potrebbe trattarsi di una problematica che interessa sempre più parti del corpo che in questo caso sono lontane tra di loro. In questo caso vengono defnite multifocali
  4. Potrebbe trattarsi di una problematica che riguarda una zona del corpo chiamata tronco e due parti del corpo tra di loro differenti. In questo caso viene definita generalizzata

  Parliamo della focale

Si tratta di una problema che tende a manifestarsi ad un’età specifica? Si, in genere si tratta di problematiche che in quanto tali tendono a comparire in un soggetto tra i 20 anni e i 30 anni di età. C’è un decorso specifico a una problematica del genere? La risposta corretta è che le contratture di natura muscolare possono avere un periodo di manifestazione che va a periodi e possono essere collegate allo svolgimento di un compito specifico che interessa il soggetto. In tal senso è bene dire che si tratta di movimenti specifici che in quanto tali possono innescare la problematica degli spasmi. Tuttavia se un soggetto si mette in una condizione di riposo, allo stesso modo come sono comparsi, possono scomparire.

Tuttavia il fatto che queste contratture, questi spasmi si manifestino in fase iniziale in alcuni momenti, non esclude che in seguito possano aumentare la loro frequenza. Si tratta di una condizione che in quanto tale può peggiorare, a livello di tempistiche possiamo parlare di:

  • La frequenza con la quale gli spasmi si presentano potrebbe aumentare nel giro di poche settimane
  • La frequenza con la quale gli spasmi si presentano potrebbe aumentare nel giro di pochi mesi
  • La frequenza con la quale gli spasmi si presentano potrebbe aumentare nel giro di qualche anno

Purtroppo questa problematica arriva fino alle estreme conseguenze, nel senso che la zona interessata dal problema può assumere una forma non corretta ( una sorta di stortura permanente), in tal senso il soggetto che soffre di una problematica del genere, può andare incontro a una condizione di natura invalidante.

Parliamo di blefarospasmo

Volendo ora scendere nel dettaglio delle varie tipologie di spasmi ai quali il soggetto potrebbe andare incontro è bene parlare di una forma specifica chiamata blefarospasmo. A cosa ci stiamo riferendo esattamente? Si tratta di una contrattura-spasmo che interessa la zona delle palpebre. Cosa accade esattamente al soggetto? In maniera del tutto involontaria capita che si chiudano in maniera ripetitiva.

In una fase iniziale questa forma tende a colpire un occhio solo, in seguito invece tende a manifestarsi in entrambi. Quali sono le strategie che mette in atto il soggetto per cercare di ridurre l’entità di questa problematica? Vediamole insieme:

  1. Per cercare di avere gli occhi aperti e ridurre questo spasmo, il soggetto potrebbe aiutarsi con lo sbadiglio
  2. Per cercare di avere gli occhi aperti e ridurre questo spasmo, il soggetto potrebbe aiutarsi con il cantare
  3. Per cercare di avere gli occhi aperti e ridurre questo spasmo, il soggetto potrebbe aiutarsi con il movimento della bocca (aprire la bocca)

Bisogna anche sottolineare come questi approcci con il tempo tendano a perdere la loro efficacia, soprattutto con l’aggravarsi della problematica. Per questo motivo nel corso del tempo la capacità visiva del soggetto ne può risultare fortemente compromessa, al punto tale da creare gravi danni alla capacità di vedere.

Parliamo di torcicollo spasmodico

In questa forma lo spasmo tende a colpire la zona dei muscoli collocati sul collo, viene detto spasmodico ed è una forma molto comune.

Parliamo di disfonia spasmodica

In questa forma il problema colpisce la muscolatura legata alle corde vocali. Avviene uno spasmo, una contrazione in forma del tutto involontaria, al punto tale che il soggetto inizia ad avere delle difficoltà in fase di comunicazione. Potrebbe andare incontro a sintomi quali:

  • Un senso di affaticamento
  • Potrebbe avere una voce tremante
  • Potrebbe avere una voce rauca
  • Potrebbe avere un tono di voce simile a un sussurro

Parliamo di distonie occupazionali

Ora dobbiamo parlare di quelle che vengono definite distonie occupazionali. In questo caso di parla di spasmi e contratture che sono la diretta conseguenza dello svolgere delle attività di natura specifica. In tal senso potrebbero colpire una zona specifica del corpo. Possiamo in tal senso fare l’esempio dei giocatori di golf che in seguito al tipo di sport che fanno con una grande frequenza, possono avere degli spasmi di natura involontaria che riguardano zone della:

  • Gli spasmi potrebbero riguardare zone relative alla mano
  • Gli spasmi potrebbero riguardare zone relative ai polsi

Volendo portare un altro esempio utile in tal seno, possiamo un attimo parlare dei pianisti che potrebbero avere degli spasmi involontari che riguardano zone come:

  1. Potrebbero avere spasmi che riguardano le dita
  2. Potrebbero avere spasmi che riguardano le braccia

Parliamo della malattia di Meige

In questa particolare forma di distonia oltre agli spasmi si accompagnano sintomi quali:

  • Il soggetto potrebbe avere un digrignamento che interessa la zona della mascella
  • Il soggeto potrebbe fare delle smorfie

Parliamo delle forme generalizzate

Si parla di forme generalizzate quando le zone interessate sono quelle del tronco e di due zone del corpo differenti. Non si tratta di forme univoche ma potremmo avere:

  1. Potrebbe trattarsi di una forma primaria generalizzata, in questo caso nel soggetto si produce una situazione nella quale gli spasmi che innescano delle posture non regolari. Si tratta di sintomi che si manifestano in un periodo particolare della vita di una persona? Si, si tratta di problematiche che potrebbero presentarsi durante il periodo dell’infanzia.
  2. Potrebbe trattarsi di una forma legata a una particolare sensibilità a un elemento come la dopamina. Si tratta di una forma di natura ereditaria. Nella fase iniziale la problematica colpisce una gamba, successivamente interessa entrambe le gambe, al punto tale che per un bambino diventa molto complesso camminare

Parliamo di diagnosi

Qual’è il corretto iter diagnostico in base al quale si procede a fare una valutazione in tal senso? Vediamolo insieme:

  • Per prima cosa il paziente dovrà essere sottoposto a una visita medica
  • Il paziente potrebbe essere sottoposto a una serie di esami che aiuteranno a identificare quale sia la causa
  • Il paziente potrebbe essere sottoposto a una tomografia computerizzata
  • Il paziente potrebbe essere sottoposto a una risonanza magnetica per immagini

Approcci terapeutici

Qual’è il corretto iter a livello terapeutico? Per prima cosa di dovrà comprendere quale sia la causa effettiva. Poi si potrebbe utilizzare un approccio di natura farmacologica basato su anticolinergici che possono nel corso del tempo ridurre quelli che sono gli spasmi presenti a livello muscolare.

Tuttavia si tratta di farmaci che possono avere effetti collaterali quali:

  • Il paziente potrebbe avere uno stato di confusione
  • Il paziente potrebbe lamentare un senso di sonnolenza
  • Il paziente potrebbe avere problemi di vertigini
  • Il paziente potrebbe avere problemi di minzione

Un’alternativa a una cura farmacologica che non funziona potrebbe basarsi sulla stimolazione celebrale fatta in maniera profonda. Consiste nell’inserire elettrodi nei gangli basali che daranno piccole scosse elettriche e ridurranno i sintomi presenti. Un’alternativa potrebbe essere rappresentata dall’iniezione di una tossina botulinica che aiuta a ridurre gli spasmi muscolari. I sintomi della distonia sono legati alle cause, andrà quindi determinata prima la causa specifica per poi poter intervenire.

Atrofia muscolare progressiva