Fascicolazione muscolare sintomi

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Quali sono i sintomi della fascicolazione muscolare? Essenzialmente si tratta di contratture che riguardano i muscoli del tutto inconsapevoli e possono ripetersi per più volte nel corso del tempo. Cosa percepisce il paziente? Avverte un tremore lieve, che può presentarsi in varie zone del corpo ed è un movimento del tutto involontario, si tratta di una contrattura che il soggetto non può controllare in alcun modo. Allo stesso modo non è un movimento involontario che il soggetto è in grado di fermare. Tuttavia dall’esterno si tratta di una contrazione del tutto visibile. Quali sono le fasce muscolari che potrebbero esserne coinvolte? In linea generale potrebbe manifestarsi in qualsiasi tipologia di distretto muscolare e in maniera particolare:

  • Potrebbe riguardare gli arti;
  • Potrebbe riguardare la zona della palpebra;
  • Potrebbe interessare la muscolatura del viso.

Quanto potrebbe durare un disturbo del genere? La risposta corretta è che si tratta di un disturbo che potrebbe durare alcuni secondi o alcuni minuti, e potrebbe ricomparire nel corso della stessa giornata in più occasioni. Generalmente si tratta di sintomi che in quanto tali tendono a comparire del tutto isolati. Se dovessero riguardare magari una problematica più seria, di natura patologica, potrebbero essere presenti in concomitanza con altri sintomi quali:

  • Si parla di parestesie;
  • Si parla di crampi;
  • Si parla di intorpidimento degli arti;
  • Si parla di una sensazione di rigidità;
  • Si parla di difficoltà di natura motoria.

 Parliamo di cause

Quali sono le cause che possono portare ad avere queste contratture muscolari del tutto involontarie? Per prima cosa è bene dire che si tratta di contrazioni anomale di fibre muscolari. Quali possono essere i fattori che determinato queste contrazioni? La risposta corretta è che sono vari, tra i più frequenti possiamo sicuramente annoverare squilibri di natura elettrolitica. Potrebbero anche essere collegati a patologie importanti, tuttavia è bene precisare che nella maggior parte dei casi si tratta di casistiche del tutto benigne e in tal senso non si renderà necessario dover portare avanti un approfondimento di natura clinica.

Parlando di fattori che possono innescare queste problematiche a cosa ci stiamo riferendo? Vediamoli insieme:

  • Un fattore che può innescare una problematica del genere è lo stress a livello psicofisico;
  • Un fattore che può innescare una problematica del genere è una situazione, un accadimento con una marcata componente ansiogena;
  • Un altro fattore che può innescare una problematica del genere è la fatica di natura muscolare.

Non si può escludere a priori che quando si parla di fascicolazioni un fattore scatenante non possa essere un effetto collaterale ad uno specifico farmaco o magari l’aver sospeso in maniera improvvisa un farmaco. Potrebbe anche essere legato all’assunzione in quantità eccessive di sostanze di natura eccitante.

Se si deve parlare di fascicolazioni che sono del tutto occasionali e soprattutto possono manifestarsi in distretti del corpo molto diversi tra di loro, si parlerà di una sindrome che risulta essere del tutto benigna.

Ci potrebbero essere altri casi, in tal senso è bene specificare che sono rari nei quali il problema delle fascicolazioni potrebbero essere il sintomo di una denervazione di natura muscolare. Quando si può produrre una casistica del genere? Si verifica in tutti quei casi in cui ci sono delle patologie è presente una lesione nervosa periferica. In questi casi accade che le fibre muscolari si possono contrarsi in maniera del tutto spontanea, in modo anomalo e involontario.

Se quello che avverte il paziente è una sintomatologia che la caratteristica di essere del tutto occasionale e presente in varie zone del corpo, ci troviamo nella maggior parte delle volte di fronte a una situazione che possiamo considerare del tutto benigna.

Approccio diagnostico

Qual’è il corretto iter diagnostico al quale ci si dovrà sottoporre per verificare il problema specifico? Per effettuare una diagnosi che sia in tal senso corretta, nella quale si potrà escludere che questa problematica possa essere un sintomo che nasconde magari patologie con un livello elevato di complessità, lo specialistà utilizzerà due approcci in tal senso, vediamo quali sono:

  • Per prima cosa verrà fatto un esame obiettivo;
  • Un secondo approccio che verrà utilizzato dallo specialista è la raccolta anamnestica.

Una volta effettuate queste valutazioni, il medico deciderà se si dovranno effettuare ulteriori accertamenti, come:

  • Esami del sangue;
  • La tac;
  • La risonanza magnetica.

In maniera particolare verrà fatta un’attenta valutazione che riguarderà la possibilità di sottoporre il paziente a un esame come l’elettromiografia, un esame che può fornire delle indicazioni riguardanti il livello di integrità dei nervi definiti periferici e dei muscoli.

Approcci curativi

Come si procederà quindi a curare il paziente? Per prima cosa è bene dire che quando il paziente si reca in un ambulatorio nella maggior parte delle volte ha soltanto la necessità di essere rassicurato sul fatto che la problematica presentata, abbia nella realtà un decorso del tutto benigno.

Se si tratta di fascicolazioni che potrebbero invece essere legate a patologie più complesse, si renderà necessario in tal senso arrivare ad una diagnosi che sia il più accurata e precisa possibile. In tal senso sarà fondamentale capire quale sia la causa e intervenire con un trattamento che sia il più mirato possibile.

Ad oggi la medicina moderna non ha ancora trovato farmaci mirati e specifici che siano adatti a ridurre il fastidio di questo sintomo, tuttavia se abbiamo a che fare con un paziente che soffre di fascicolazioni in forma benigna, sarà importante adottare alcuni accorgimenti tra questi abbiamo:

  • Per prima cosa verificare quali siano i livelli di stress del paziente;
  • Un altro fattore molto importante in tal senso è avere un ritmo che riguardi la fase di sonno e di veglia che sia il più possibile regolare;
  • Effettuare un controllo e dove sia possibile apportare delle correzioni a valori come il magnesio e il potassio presenti nel sangue;
  • Cercare di ridurre il più possibile il consumo di caffeina;
  • Cercare di ridurre in linea generale il consumo di tutte le sostante che abbiano su un paziente un effetto di natura eccitante.

 Ansia

Queste problematiche potrebbero essere collegate all’ansia che in condizioni normali è un’emozione che fa in maniera tale che l’organismo si attivi quando una determinata situazione viene percepita pericolosa da un punto di vista soggettivo. Se si tratta invece di una forma di ansia definita patologica, il soggetto potrebbe avere di sintomi di natura fisica quali:

  • Potrebbe avvertire un senso di tremore;
  • Potrebbe avvertire un senso di tensione;
  • Potrebbe avere palpitazione;
  • Potrebbe avere un aumento nella frequenza cardiaca;
  • Potrebbe avere vertigini;
  • Potrebbe avere la nausea;
  • Potrebbe percepire dei formicolii nella zona della bocca.

L’ansia potrebbe essere una delle cause collegate ai sintomi della fascicolazione muscolare. Nel caso di ansia patologia gli interventi previsti sono:

  • La psicoterapia;
  • Un approccio farmacologico tramite la somministrazione di benzodiazepine.

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Alessandro Baldini
Web content writer senior, specializzato nella redazione di contenuti nel settore medico, laureato in filosofia a Bologna, corso di specializzazione conseguito allo Ial Web di Udine nel content management, corso conseguito al Cfa di Milano nel 2020, sul web marketing.