Escara rimedi

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Quali sono i rimedi per l’escara? Per prima cosa è importante sottolineare come nella maggior parte dei casi si tratta di una problematica che ha una risoluzione del tutto autonoma, tende a risolversi da sola, l’unico trascico che lascia è quello di una cicatrice. Nei casi in cui invece la problematica tenda in tal senso ad avvolgere completamente l’arto e quelli in cui il processo di guarigione tenda a ritardare, potrebbe rendersi necessario un intervento di natura chirurgica.

Approfondiamo la problematica

Quando parliamo di escara esattamente a cosa ci stiamo riferendo? Si tratta di una lesione che interessa la pelle e tende a formarsi a causa della morte delle cellule in seguito a necrosi. Qual’è il suo aspetto? Tende a manifestarsi con una crosta di consistenza dura, a sua volta formata da:

  • Composta da siero;
  • Composta da sangue;
  • Composta da pus che si è essiccato.

Parliamo di cause

Quali sono le cause che possono produrre nell’organismo di una persona una problematica del genere? Vediamole insieme:

  • Generalmente è collegata a ustioni;
  • Generalmente è collegata a congelamenti;
  • Potrebbe essere collegata a specifici farmaci assunti dal paziente;
  • Potrebbe essere legata a processi di natura infettiva;
  • In alcuni casi è legata a morsi di specifici serpenti.

Potrebbe essere collegata a delle patologie? La risposta corretta è si, potrebbe essere collegata a una serie di patologie, vediamo nel dettaglio quali:

  • Potrebbe essere legata al fuoco di Sant’Antonio;
  • Potrebbe essere legata a una patologia chiamata impetigine;
  • Potrebbe essere collegata a una forma di intossicazione da antrace.

 Parliamo di impetigine

Quando parliamo di impetigine a cosa ci stiamo riferendo? Si tratta di un processo di natura infettiva che colpisce la pelle ed è maggiormente presente nei bambini. Si tratta di una problematica contagiosa? La risposta è si, può avere un livello di contagiosità molto elevato. Come si manifesta? Vediamolo insieme:

  • Tende a manifestarsi con bolle di colore rosso;
  • Si tratta di bolle pruriginose;
  • Quali sono le zone in cui tendono a manifestarsi? Per prima cosa il viso;
  • Possono manifestarsi nella zona delle mani;
  • Possono manifestarsi nella zona degli arti;
  • Possono manifestarsi nella zona dei genitali.

Cosa succede se il bambino tende a grattarsi? Nel momento in cui dovesse grattarsi queste bolle che sono di fatto ripiene di siero tendono a scoppiare, al loro posto si vedranno croste di una colorazione gialla e marrone. Trattantosi di un processo infettivo dai livelli di contagiosità piuttosto elevati, si renderà necessario un trattamento che sia il più tempestivo possibile. Il bambino dovrà essere tenuto a casa per evitare possa infettare altri bambini. Per quanto tempo dura un livello di contagiosità così elevato? Generalmente si parla di 48 ore dal momento in cui si inizia con la terapia.

Questo processo infettivo è una forma rara o comune? La risposta corretta è che si tratta della forma più comune nei bambini che sono in età scolastica. Le bolle di colore rosso che sono ripiene di siero, tendono a manifestarsi con maggiore frequenza nella zona della bocca e nella zona del naso.

In quale periodo dell’anno si manifesta? Solitamente durante la stagione estiva, questo a causa del clima umido che stimola il proliferare dei batteri.

Quali sono le cause

Quali sono nello specifico le cause che sono legate a una malattia del genere? Si parla di batteri, vediamo quali sono:

  • Per primo lo Staphylococcusaureus;
  • Un altro batterio che va segnalato è lo Streptococcuspyogenes.

La loro trasmissione in ambienti di vita comuni è piuttosto facile, proprio per questo motivo i bambini che frequentano scuola e asilo, a causa delle superfici sporche e collegato al contatto delle mani con ad esempio il pavimento, tendono a toccarsi tra di loro e in questo modo trasferiscono i batteri sulla pelle, causando di fatto il processo infettivo.

Sintomatologia

Qual’è la sintomatologia che manifesta un bambino se sviluppa questa malattia? Vediamo i sintomi nel dettaglio:

  • Per prima cosa bolle rosse e piene di pus;
  • Il bambino percepisce prurito;
  • Un processo infiammatorio che coinvolge la pelle nella zona del naso, della bocca e dell’ombelico;
  • A causa del prurito e del continuo grattarsi, le bolle tendono a scoppiare. Questo di fatto rende la pelle esposta a ulteriori processi infettivi di natura batterica che possono avere un livello di pericolosità maggiore dell’impetigine stessa.
  • Quali potrebbero essere le conseguenze di un’impetigine che non viene curata a dovere? Potrebbe evolvere in un processo infettivo da Streptococco Beta con una sintomatologia che tende ad aggravarsi. In tal senso il bambino potrebbe andare incontro a complicazioni che riguardano la zona dei reni. Parliamo comunque di una casistica rara caratterizzata dal bambino che ha una scarsa minzione, lamenta mal di testa, oltre ad avere un accumulo di liquidi che interessa zona come le gambe e il viso che presentano la caratteristica di gonfiarsi.

Approcci preventivi

Quali sono gli approcci preventivi efficaci che si possono mettere in campo? Per prima cosa si dovranno controllare le lesioni che ha il bambino, un altro fattore molto importante è l’isolamento del bambino. Motivo per cui durante la fase del contagio il bambino dovrà rimanere a casa per il periodo necessario che ha stabilito il medico.

Un altro fattore molto importante è quello di mantenere il più possibile pulite le zone che sono state colpite, dovranno essere coperte evitando in tal senso graffi e evitando che il bambino tenda a grattarsi continuamente. Questo ridurrà decisamente il rischio che possano magari aprirsi favorendo in tal senso processi infettivi.

Da un punto di vista igienico è bene che lavare in maniera frequente le mani, quindi quelle del bambino e le proprie. Un’altra precauzione in tal senso è quella di tagliare le unghie, in questo modo si potranno decisamente ridurre i rischi si possano produrre abrasioni.

Approccio diagnostico

Qual’è il corretto iter diagnostico? Da questo punto di vista è bene dire che basta semplicemente una visita dermatologica che consente al medico di vedere le lesioni legate alla malattia nelle zone del viso del bambino e in zone differenti del corpo. In casi rari si procede in tal senso a esami del sangue, utili nel caso in cui dovesse esserci la presenza di un processo infettivo aggiuntivo.

Terapia

Molto dipende da quanto si è tempestivi in termini di diagnosi, se risulta essere fatta nei tempi giusti, si potrà applicare un gel a base di cloruro d’alluminio in tutte le zone colpite. Se il livello di diffusione dovesse essere elevato si ricorrerà all’utilizzo di un antibiotico.

Ulteriori approfondimenti

Oltre ai rimedi per l’escara quando è importante rivolgersi al proprio medico? Se dovesse essere particolarmente marcata, diffusa, con il rischio oggettivo di causare un’ischemia all’arto.

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