Mesotelioma

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Se non avete mai sentito parlare del mesotelioma sappiate che si tratta di una patologia di natura tumorale che colpisce la zona del mesotelio. Quando parliamo di mesotelio a cosa ci stiamo riferendo? Si tratta di un tessuto che ricopre la zona interna del torace, della zona addominale e la zona del cuore. Quali sono le sintomatologie specifiche che si possono associare a una forma tumorale del genere? Ci sono degli approcci preventivi che si possono mettere in campo e che consentono a un soggetto di ridurre i rischi potenziali che si possa sviluppare una patologia tumorale del genere? Colpisce con maggiore frequenza la popolazione maschile o quella femminile? C’è un’età specifica nella quale si può manifestare o colpisce in maniera indistinta a ogni età?

Per prima cosa è bene fare un piccolo approfondimento sulla zona del mesotelio, dicendo subito che non è solo un tessuto presente nella zona toracica e addominale, si tratta di una sorta di “rivestimento” che tutela anche gli organi interni presenti nel nostro corpo. Tra le altre cose la parola mesotelio può cambiare significato a seconda della zona in cui lo troviamo e può diventare:

  1. Se prendiamo come riferimento la zona toracica viene anche chiamato pleura
  2. Considerano la zona addominale viene chiamato peritoneo
  3. Se prendiamo come punto di riferimento la zona attorno al muscolo cardiaco viene chiamato pericardio

In quali zone specifiche del corpo può svilupparsi una patologia tumorale del genere? In linea generale le aree corporee coinvolte in questa specifica patologia tumorale sono quattro, andiamole a vedere insieme:

  1. Si tratta di una neoplasia tumorale che si può sviluppare nella zona toracica
  2. Si tratta di una neoplasia che può fare la sua comparsa nella zona addominale
  3. Può svilupparsi ma in forma più rara nella zona del muscolo cardiaco
  4. Può anche svilupparsi nella zona dove sono presenti i testicoli dell’uomo

In ogni caso la zona del mesotelio non dà origine necessariamente a tumori di natura maligna, può anche fare sviluppare tumori di natura benigna che possono essere eradicati tramite intervento chirurgico.

Percentuali di diffusione

Quanto è diffusa questa patologia tumorale? In realtà si tratta di una forma piuttosto rara, maggiormente diffuso nella popolazione maschile rispetto a quella femminile. Volendo fornire delle numeriche relative al grado di diffusione di questo tumore, possiamo dire che negli uomini ogni anno vengono riscontrati circa 2000 casi relativi a questo tumore. Nelle donne invece la numerica è molto più bassa e si attesta intorno ai 400 casi annui.

Volendo identificare invece una causa specifica responsabile dello sviluppo di questa neoplasia molto rara, possiamo dire che tutti quei lavoratori siano essi uomini o donne impegnati a lavorare in settori dove c’è un’esposizione piuttosto prolungata e costante all’amianto, possono sviluppare questa forma tumorale.

Se invece dobbiamo mettere in evidenza il momento specifico nel quale si può sviluppare questo tumore, possiamo dire che è raro che di manifesti sotto i 50 anni di età, mentre invece è più diffuso in soggetti che sono vicini alla settantina.

Fattore di rischio

Se dobbiamo identificare il rischio più importante nello sviluppo della patologia tumorale, possiamo senza ombra di dubbio dire che è l’amianto. Si parla quindi di soggetti uomini o donne che nel corso della loro vita lavorativa, costretti dal tipo di mansione che svolgevano o che continuano a svolgere, sono entrati a diretto contatto con un materiale come l’amianto.

Si tratta di una sostanza composta da fibre molto sottili, al punto tale che la prolungata esposizione, fa sì che il soggetto inali queste sostanze pericolose. Quindi da questo punto di vista è bene dire che non è pericoloso se parliamo di singole fibre di questa sostanza, la sua tossicità è invece legata a una prolungata esposizione con determinati dosaggi.

Quindi possiamo parlare di un rischio molto elevato per tutti quei soggetti che nel corso della loro lunga vita lavorativa, si sono trovati costretti a lavorare in contesti specifici. Fabbriche nelle quali si lavorava venendo a stretto contatto in maniera quotidiana con elevati dosaggi di amianto. Ricordiamo poi a tutti che non esiste una soglia al di sotto della quale si può dire che non ci sono rischi.

Forme tumorali che si possono sviluppare

Quando parliamo del mesotelioma, si riferiamo a una patologia tumorale che può avere una diffusione in varie aree del corpo umano, a seconda di dove si manifesta ha un nome differente, vediamo quale:

  1. Se si sviluppa nella zona toracica, viene definito pleurico
  2. Se si sviluppa nella zona addominale, viene definito peritoneale
  3. Se si sviluppa nella zona attorno al muscolo cardiaco viene definito pericardico
  4. Se si sviluppa nella zona dei testicoli viene definito della tunica vaginale

Un altro fattore molto importante riguarda le cellule maligne correlate a questo tumore. Se si prende come riferimento la cellula, possiamo parlare di tre forme distinte di neoplasia così chiamate:

  1. Si potremmo trovare di fronte a una forma epitelioide
  2. Potrebbe essere una forma definita sarcomatoide
  3. Potremmo trovarci in presenza di un tumore misto, tra il sarcomatoide e l’epitelioide

Sintomatologia

La sintomatologia di questa specifica forma tumorale può avere un decorso non chiaro, con sintomi talmente vaghi e generici che possono essere facilmente scambati con altre possibili patologie. Se invece la patologia tumorale ha un decorso più chiaro, allora si parla di sintomi maggiormente specifici quali:

 

 

  1. Il soggetto può avvertire una sindrome dolorosa che interessa una parte del torace
  2. Il soggetto può avvertire difficoltà di natura respiratoria
  3. Potrebbe avere una tosse fastidiosa
  4. Potrebbe avere alcune linee di febbre
  5. Potrebbe avvertire un senso di stanchezza diffuso
  6. Potrebbe avere una riduzione del proprio peso corporeo

Approcci preventivi

Ad oggi, per le attuali conoscenze su questa patologia tumorale, l’approccio migliore che una persona possa adottare è quello di limitare al massimo il contatto con sostanze tossiche come l’amianto. In questo senso la legislazione italiana è intervenuta in alcuni casi con leggi ad hoc. Citiamo quella del 1992 che costringe a una verifica della presenza dell’amianto in edifici pubblici. Nel 2011 la legge ha fatto sì che i lavoratori venuti a contatto con sostanze pericolose come l’amianto, potessero ottenere un risarcimento economico.

Processo diagnostico

Trattandosi di una forma tumorale rara, ad oggi non ci sono prassi e linee guida che si possano applicare su soggetti sani che vogliano ridurre il rischio di contrarre questa patologia. Nei soggetti che si trovano esposti a queste sostanze a causa di una determinata mansione professionale, sarebbe bene o almeno questa è la posizione che hanno alcuni medici, che si sottoponessero a controlli costanti per monitorare lo stato di polmoni.

Per quanto invece concerne quelle persone nelle presentano sintomatologie specifiche che abbiamo visto in precedenza, è bene si sottopongano a una visita medica da uno specialista che deciderà se fare ulteriori approfondimenti sullo stato del paziente con una serie di esami specifici, vediamo quali:

 

  1. Se la zona interessata dalla sintomatologia è quella toracica, si procederà con una radiografia del torace
  2. In alcuni casi il medico specialista potrebbe prescrivere una tomografia della zona toracica. Questa servirà a stabilire con esattezza l’eventuale presenza del tumore, dove si trova, se si è espanso al punto tale da coinvolgere altri organi. In questo modo il chirurgo che dovrà operare il paziente avrà un quadro più chiaro della patologia tumorale
  3. La tac consente al medico di avere una panoramica delle cellule tumorali. Consente anche di vedere se il tumore si è espanso al punto tale da interessare la zona dei linfonodi 
  4. Può anche essere prescritta una risonanza magnetica che consente al medico di verificare quale sia lo stato del diaframma
  5. Tuttavia l’esame più indicato per verificare la presenza o meno del tumore è la biopsia. Si può eseguire in varie modalità, dal prelievo di liquidi nella zona addominale, nella zona del torace, nella zona intorno al cuore e poi si esamina al microsopio. Nel secondo caso di utilizza una procedura maggiormente invasiva che prevede l’inserimento di un ago e una sonda dotata di videocamera. In questo secondo caso sarà più facile prelevare una quantità maggiore di tessuto per arrivare poi a una diagnosi più sicura.  
  6. Si può anche prescrivere al paziente degli esami del sangue, che consentono di verificare come procede la diffusione della patologia prima dell’intervento e successivamente a questo

Ulteriori approfondimenti

Nell’analisi della patologia tumorale è molto importante riuscire a capire a quale stadio di sviluppo si trova il mesotelioma. In questo modo sarà più semplice capice come intervenire e quale terapia e approccio utilizzare. Resta implicito ma questo vale in generale per tutte le patologie tumorali che in uno stadio iniziale, le cure avranno maggiori chance di essere efficaci e eridicare dal paziente la patologia.

Approcci curativi

Per riuscire a determinare quale sia l’approccio terapeutico migliore, ci sono una serie di variabili delle quali il medico dovrà tenere conto, quali ed esempio il grado di evoluzione del tumore, lo stato di salute del paziente. Trattandosi di un tumore raro, per un medico diventa ancora più complesso capire quale sia il trattamento migliore, per questo motivo è importante rivolgersi a strutture altamente specializzate nella cura di questo tumore.

In ogni caso, nella cura di un tumore come il mesotelioma si può intervenire in maniera chirurgica. Chiaramente le probabilità di successo dipendono dal grado di sviluppo stesso del tumore. Se in fase iniziale sarà magari possibile asportarlo del tutto, aumentando le probabilità di guarigione del paziente. 

L’approccio chirurgico è un’opzione valida anche nel caso di tumori in fase più estesa, in questo caso si punterà a ridurre i sintomi. In alternativa all’intervento chirurgico, quando il tumore è esteso si potrà procedere a prelevare il liquido presente nella cavità toracica, addominale o nella zona del cuore e aiutare il paziente. Questa procedura si utilizza avvalendosi di un ago molto sottile.

Si può utilizzare la radioterapia in combinazione con l’intervento chirugico per ridurre i rischi che siano presenti cellule tumorali. La chemioterapia basata su un singolo farmaco o su un mix di farmaci, può aiutare a rallentare il grado di espansione della patologia ma non a curarla in maniera definitiva.

Il farmaco può essere introdotto all’interno del paziente in maniera diffusa o localizzata su specifiche zone del tumore. La chemioterapia è una procedura che può essere utilizzata sia prima dell’intervento che in una fase successiva.

La ricerca scientifica evolve, sia in termini di conoscenza del tumore, sia per quanto riguarda nuovi possibili strade di natura terapeutica. Un esempio sono i farmaci biologici, una sperimentazione che e una metodologia nuova che si sta utilizzando da alcuni anni.

 

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Alessandro Baldini
Web content writer senior, specializzato nella redazione di contenuti nel settore medico, laureato in filosofia a Bologna, corso di specializzazione conseguito allo Ial Web di Udine nel content management, corso conseguito al Cfa di Milano nel 2020, sul web marketing.