Basilioma

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Oggi parliamo di una patologia tumorale che si chiama basilioma. Si tratta di un neoplasia che colpisce quelle zone del corpo che hanno un grado di maggiore esposizione all’azione del sole. Si parla quindi di zone come il viso, le orecchie, la zona del collo, la zona dove sono presenti i capelli ( il cuoio capelluto), la zona delle spalle. Quali sono le prassi di natura preventiva che si possono mettere in atto con successo, che possono aiutare un soggetto a ridurre quelli che sono i rischi di sviluppare una forma tumorale del genere? Gli approcci terapeutici che si possono mettere in atto, favoriscono il processo di guarigione del paziente? Oppure si tratta di metodologie che sono in grado di allievare quelli che sono i sintomi della malattia

Prima di parlare di questa forma tumorale specifica, è bene fare un piccolo approfondimento su quella zona del corpo dove si può sviluppare e ha origine un tumore del genere: la pelle. Per prima cosa se si parla di pelle, è bene dire che tra tutti gli organi di cui è composto il corpo umano, questo è quello in assoluto che ha il maggior grado di estensione. 

La pelle è formata da tra zone specifiche che andiamo subito a vedere:

  1. Quando parliamo di pelle dobbiamo per prima cosa parlare dell’epidermide che è lo strato maggiormente superficiale
  2. Esiste poi un secondo strato che viene definito derma
  3. Esiste un terzo strato che è quello più in profondità e viene chiamato tessuto sottocutaneo

Tuttavia la pelle, oltre ad avere vari strati, è a sua volta formata da un insieme di cellule differenti tra di loro, per struttura e specifiche funzioni che hanno. Vediamo le cellule che formano l’epidermide:

  1. Ci sono cellule adibile alla produzione di melanina chiamati melanociti
  2. Ci sono poi delle cellule chiamate cheranociti

 Queste ultime cellule che abbiamo citato se mutano la loro struttura e diventano cellule di natura tumorale, danno origine ad uno specifico tumore chiamato anche: carcinoma spinocellulare

Questo per quanto riguarda i cheranociti presenti in una zona maggiormente superficiale, quelli invece presenti in uno strato più profondo, possono dare origine ai carcinomi basocellulari.

Livelli di diffusione

Molti sono portati a pensare che i tumori della pelle più diffusi coincidano con i melanomi. In realtà le cose stanno in maniera differente. A livello numerico, otto patologie tumorali su 10 che coinvolgono la zona della pelle sono i carcinomi basocellulari (basilioma) e i carcinomi spinocellulari.

Rischi oggettivi

Quali sono i rischi oggettivi che comportano lo sviluppo di queste specifiche patologie tumorali? Per prima cosa è bene dire che il loro sviluppo è legato a precise zone del corpo che abbiamo in precedenza citato ma che riportiamo nuovamente per completezza d’informazione:

 

  1. Le zone specifiche in cui si possono sviluppare questi tumori sono quelle del viso
  2. Un’altra zona delicata e a rischio è quella delle orecchie
  3. Si può sviluppare nella zona del collo
  4. Può fare la sua comparsa nella zona delle spalle

Se invece dobbiamo mettere in evidenza quelli che sono i fattori di rischio più importanti del quali bisogna tenere conto per cercare di ridurre i rischi di sviluppare questa patologia tumorale abbiamo:

  1. Un’esposizione prolungata e senza protezione ai raggi ultravioletti del sole
  2. Soggetti che hanno delle anomalie di tipo genetico
  3. Soggetti che hanno un sistema immunitario compromesso e debole
  4. Soggetti che fumano
  5. Soggetti che in precedenza hanno effettuato delle cure specifiche per la psoriasi
  6. Soggetti che hanno una pelle chiara
  7. Sono più esposti da questo punto di vista gli uomini

 Sintomatologia

Si tratta di forme tumorali che danno sintomi precisi e specifici in base ai quali è possibile effettuare una diagnosi tempestiva? No, almeno per quanto concerne lo stadio iniziale della forma tumorale, i sintomi sono quasi del tutto assenti. Solo in una fase successiva di sviluppo, quando il loro grado di espansione è maggiore e sono diventati più grandi, possono dare origine a una sintomatologia specifica.

Vediamo quali sono i segnali che devono spingere una persona a effettuare una visita dermatologica:

 

  1. Il soggetto può avere può avere una specifica lesione sulla pelle che muta il proprio aspetto
  2. Nel caso dei tumori spinocellulari, si può parlare di noduli 
  3. Nel caso dei carcinomi basocellulari, ci troviamo in presenza di noduli di color rosa

Approccio preventivo

L’aspetto legato alla prevenzione è molto importante, per questo motivo la prima cosa che una persona deve fare, è dare alla propria pelle una protezione adeguata dai raggi ultravioletti. Sarà quindi consigliabile utilizzare creme protettive con un elevato fattore di protezione, evitare di esporre il proprio corpo al sole in orari centrali in cui la temperatura è molto alta e l’intensità dei raggi solari dannosa.

Questi accorgimenti sono ancora più importanti se si parla di bambini che hanno una pelle ancora più delicata. 

Un’abitudine essenziale che deve diventare parte integrante del processo di prevenzione che mettiamo in atto, è quello di controllare in maniera frequente la pelle, cercando di capire se sono intervenuti dei cambiamenti sulla pelle o su nevi che abbiamo. 

Come si effettua la diagnosi

La cosa migliore è fare visite periodiche dal dermatologo che effettuerà una visita approfondita sul paziente, avvalendosi anche di una tecnica chiamata epiluminescenza. Si tratta di illuminare la pelle e riuscire a ingrandirla per cogliere meglio i dettagli e le possibili modificazioni. Tuttavia come per molte altre patologie tumorarli, la diagnosi certa avviene solo tramite il prelievo di una porzione di pelle da esaminare al microscopio.

Definire lo stadio del tumore

Chiaramente la diagnosi è importante, tuttavia è bene anche analizzare il tumore per definire a quale stadio si trova. Questo è essenziale per decidere il tipo di approccio che si utilizzerà per curarlo. In linea generale i tumori di questo genere, vengono classificati in base a quattro stadi principali che riguardano una serie di parametri che vengono presi in considerazione, vediamo quali:

 

  1. Serve prendere in considerazione la grandezza del tumore
  2. Serve determinare dove si trova
  3. Serve capire se è localizzato o se è arrivato ai linfonodi
  4. Serve capire se sono presenti metastasi

Approcci terapeutici

Quali sono gli approcci di natura terapeutica che vengono utilizzati per curare il basilioma? Molto dipende dalla fase specifica del tumore. Se si tratta di una neoplasia in forma iniziale, si può utilizzare un approccio chirurgico. In molti casi si può operare il tumore ricorrendo ad un intervento che viene eseguito praticando al paziente un’anestesia locale. 

In questo caso si procederà all’asportazione completa del tumore. Una tecnica alternativa chiamata anche elettroessicazione consiste nel eradicare il tumore con uno strumento apposito e poi tramite ago elettrico, eliminare le cellule tumorali.

Se il tumore non è in una zona profonda dell’epidermide ma è superficiale, si può utilizzare la chirurgia che si avvale del laser per distruggere le cellule tumorali.

Altre terapie che si possono utilizzare sono la crioterapia che consiste nell’eliminate le cellule tumorali avvalendosi del freddo e dell’azoto liquido. Si può anche utilizzare una terapia definita fotodinamica. In pratica si inietterà nel tumore un farmaco in forma liquida che andrà a riempire le cellule tumorali. Divenute sensibili alla luce, si utilizzerà questo fascio per distruggerle in seguito.

Si possono utilizzare anche la radioterapia e la chemioterapia. La chemioterapia è un approccio molto utile per tumori più estesi, che non sono più circoscritti ad un’area specifica della pelle ma sono arrivati alla zona dei linfonodi.

 

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Alessandro Baldini
Web content writer senior, specializzato nella redazione di contenuti nel settore medico, laureato in filosofia a Bologna, corso di specializzazione conseguito allo Ial Web di Udine nel content management, corso conseguito al Cfa di Milano nel 2020, sul web marketing.