Miomectomia

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Miomectomia ovvero una procedura di natura chirurgica che viene eseguita su pazienti donne che hanno fibromi nella zona dell’utero. Si utilizza sempre questa procedura? In realtà no, l’intervento chirurgico viene eseguito se i fibromi hanno delle caratteristiche specifiche che andiamo a vedere:

  1. Si tratta di masse che scatenano nella paziente una sintomatologia associata
  2. Si tratta di masse che vengono essenzialmente rimosse quando causano fastidi

L’intervento se eseguito in maniera scrupolosa da personale adeguato ha delle buone probabilità di successo. Tuttavia questo non esclude a priori che i fibromi possano nuovamente ripresentarsi.

Cos’è un fibroma

Quando parliamo di fibromi nella zona dell’utero a cosa ci stiamo riferendo? Si tratta essenzialmente di una patologia tumorale con struttura benigna che si manifesta nella zona dell’utero. Dove si forma generalmente? In realtà potrebbe presentarsi sia sulla regione esterna dell’utero piuttosto che sulla regione interna.

Per quanto riguarda la definizione di benigno, stiamo parlando di una neoplasia tumorale che ha una struttura circoscritta. Da questo punto di vista non si è ancora diffuso in altre zone dell’organismo e non ha intaccato altri organi. Non sono presenti in un tumore del genere processi di metastatizzazione.

Quanto sono diffusi i fibromi nella zona dell’utero? Tendenzialemente possiamo dire che si tratta di una delle patologie tumorali più comune che possano interessare questo organo. Qual’è la loro struttura? Potremmo definirli come dei noduli costituiti da una minima parte di cellule di natura muscolare e una parte invece piuttosto consistente di un tessuto di natura connettiva piuttosto ricco di fibre. Quali sono le dimensioni effettive dei fibromi? In termini di dimensioni possiamo dire che ci troviamo in presenza di masse che possono essere variabili.

Quindi si potrebbero diagnosticare fibromi molto piccoli e al contrario invece fibromi di dimensioni ragguardevoli che possono arrivare a una grandezza di venti centimetri. Quali sono le conseguenze sull’utero di una donna? In presenza di più fibromi uterini, la struttura di questo organo può modificarsi.

L’utero in condizioni normali tende a contrarsi, la presenza di questi fibromi potrebbe incidere negativamente su questa caratteristica specifica diminunendo questa naturale capacità. Si tratta di noduli che producono sul corpo della donna sintomi specifici o possono essere del tutto asintomatici?

In linea generale possiamo dire che:

  • I fibromi potrebbero essere presenti e essere del tutto asintomatici
  • I fibromi potrebbero essere presenti e innescare invece dei sintomi

Sintomatologia dei fibromi

Nel caso di fibromi che producono nell’organismo di una donna sintomi potremmo trovarci in presenza di:

  1. Potrebbero incidere sulle mestruazioni causando un ciclo che tende ad allungarsi
  2. Potrebbero produrre una condizione anemica nella donna, diretta conseguenza di un livello di emoglobina non adeguato
  3. La donna potrebbe avere una sindrome dolorosa localizzata nella regione pelvica
  4. La donna potrebbe soffrire di un senso di gonfiore localizzato nella zona dell’addome
  5. La donna potrebbe soffrire di stipsi
  6. La donna potrebbe soffrire di una sindrome dolorosa durante l’espulsione dell’urina
  7. La donna potrebbe percepire dolore durante i rapporti sessuali

Intervento chirurgico

Quando si esegue la procedura chirurgica? In linea generale l’intervento è il risultato di fibromi che causano alla donna una sintomatologia fastidiosa. Questo chiaramente non aiuta la paziente a condurre una vita serena. Ci sono condizioni specifiche in base alle quali questo intervento viene consigliato?

Si vediamo quali:

  • Qualora la paziente dovesse avere uno stato anemico che perdura nel tempo
  • La percezione di una sindrome dolorosa che investe la zona del ventre nella parte bassa
  • Problemi che riguardano la capacità effettiva della donna di poter avere un figlio

Ci sono rischi nel sottoporre la donna a un intervento chirurgico del genere? In linea generale possiamo parlare di un intervento con un certo grado di sicurezza, tuttavia questo non esclude che si possano produrre condizioni in fase post operatoria quali:

  1. L’intervento chirurgico potrebbe causare perdite emorragiche di sangue in funzione della struttura uterina. Infatti si parla di un organo che presenta molti vasi sanguigni. Per ridurre le perdite di sangue potrebbero essere iniettati farmaci anticoagulanti in grado di rendere più lento il flusso sanguigno
  2. Le perdite emorragiche potrebbero acuire lo stato anemico del soggetto
  3. In fase di gravidanza l’utero potrebbe presentare una struttura più debole e soggetto a possibili rotture.
  4. In caso di perdita emorragica eccessiva, il chirurgo dovrà rimuovere l’intero utero

Ridurre le perdite emorragiche

Come si deve intervenire per ridurre il rischio che durante un intervento chirurgico del genere non si producano perdite emorragiche così abbondanti? Ci sono una serie di interventi che un medico può fare tra questi abbiamo:

  • Potrebbe essere prescritta alla paziente una pillola anticoncezionale. In molte donne tende a regolarizzare il flusso mestruale riducendo le perdite di sangue
  • Il medico potrebbe prescrivere alla paziente farmaci specifici in grado di incidere sul volume dei fibromi e dell’utero rendendoli più piccoli. In questo modo l’intervento chirurgico richiederà un’incisione più contenuta sull’organo. Tuttavia è anche bene dire che questa terapia farmacologica non è priva di effetti collaterali quali:
  1. La donna potrebbe soffrire di ondate di calore
  2. La donna potrebbe avere un’abbondante sudorazione durante le ore notturne

Inoltre la terapia con questi farmaci non ha uno standard univoco per tutte le donne. In tal senso potrebbe non avere gli effetti desiderati su determinate pazienti.

Fase di preparazione

Prima di eseguire un intervento del genere il paziente deve essere sottoposto a dei controlli? Si perchè in ogni caso di tratta di un intervento che viene eseguito in anestesia generale. Quindi prima di procedere si renderà necessario seguire una procedura specifica che prevede:

  • La paziente verrà sottoposta a una visita medica accurata
  • Si valuterà se in termini clinici ci possano essere nella sua storia passata problemi di allergie legate ai farmaci che verranno somministrati come anestetici
  • La paziente verrà sottoposta a un elettrocardiogramma

Comportamenti del paziente

Quali sono i corretti comportamenti che dovrà invece assumere la paziente prima di essere operata? Vediamoli insieme:

  • Prima dell’intervento si deve interrompere qualsiasi terapia a base farmacologica
  • Il giorno dell’intervento si dovrà essere a digiuno meglio se già dalla serata precedente

 Intervento chirurgico

L’intervento chirurgico che viene eseguito è una procedura standard? In realtà la risposta corretta è che la valutazione del chirurgo della quale dovrà tenere conto si baserà su alcuni elementi da tenere in considerazione tra i quali:

  1. Dove si trova il fibroma o dove si trovano se sono più di uno
  2. Quali sono le caratteristiche specifiche del fibroma

 Caratteristiche dell’intervento

L’intervento potrebbe quindi prevedere una modalità di approccio chiamata anche laparotomia. In questo senso si parla di un approccio chirurgico tradizionale che prevede un’incisione di addominale. Si tratta di un intervento chirurgico che presenta un livello di invasività maggiore e un decorso post operatorio più lungo.

Il chirurgo potrebbe invece ricorrere a una tecnica chiamata laparoscopia. In questo approccio vengono eseguite incisioni più piccole nelle quale verrà inserito il laparoscopio e gli strumenti chirurgici. L’intervento potrebbe essere fatto ricorrendo a un robot con delle braccia che operano al posto del chirurgo monitorate e gestite da lui.

L’intervento di miomectomia potrebbe essere fatto in modalità isteroscopica. Grantisce un livello di invasività minimo e prevede l’utilizzo di vagina e cervice uterina per inserire un apposito strumento chiamato resettoscopio. Questo strumento emette scariche elettriche che consentono al chirurgo di rimuovere il tessuto di cui sono costituiti i fibromi.

Tempi di recupero

Quali sono i tempi di recupero ai quali va incontro il paziente dopo essere stato operato? Dipende ovviamente dal tipo di intervento al quale è stato sottoposto. Se si tratta dell’intervento classico dovrà rimanere in ospedale per almeno una settimana. Mentre il recupero si allunga a quattro settimane.

Se si tratta dell’intervento eseguito in modalità laparoscopica il paziente rimarrà una notte in ospedale mentre il recupero post intervento è di circa 2 settimane.

Se l’intervento eseguito sulla paziente prevede la modalità isteroscopica con un’anestesia che è stata praticata nella zona interessata che elimina sensibilità al dolore, al tatto, al movimento e al calore definita spinale. In tal senso le dimissioni potrebbero avvenire dopo alcune ore e i tempi di recupero successivi all’intervento sono all’incirca di una settimana. Tuttavia è bene dire che i differenti approcci chirurgici sono strettamente collegati alla quantità di fibromi presenti e alle loro dimensioni.