Sintomi del lupus

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Quali sono i sintomi del lupus? Il paziente potrebbe avere:

  • Il paziente potrebbe diventare piretico;
  • Il paziente potrebbe soffrire di una forma di stanchezza;
  • Il paziente potrebbe avere sintomi che coinvolgono i reni quali la sindrome nefritica o la sindrome nefrosica;
  • Il paziente potrebbe avere delle problematiche che coinvolgono la zona delle articolazioni quali l’artrite e le artralgie;
  • Il paziente potrebbe avere delle problematiche che coinvolgono gli organi che sono preposti alla produzione degli elementi dei quali è composto il sangue;
  • Il paziente potrebbe avere dei problemi che coinvolgono l’area del sistema nervoso centrale. In tal senso potrebbero manifestarsi:
  1. Deficit riguardanti la capacità di concentrazione;
  2. Il paziente potrebbe soffrire di epilessia;
  3. Il paziente potrebbe manifestare dei problemi che riguardano la sfera psichica come la psicosi.

Ulteriori problematiche potrebbero essere collegate a quelle che vengono definite cavità sierose. In tal senso il paziente potrebbe avere:

  • Il paziente potrebbe andare incontro a malattie quali la pericardite;
  • Il paziente potrebbe andare incontro a malattie quali la pleurite.

Parliamo di lupus eritematoso sistemico

Quando parliamo di lupus eritematoso sistemico, ci riferiamo a una patologia che in quanto tale riguarda il tessuto connettivo che si manifesta causando nel soggetto eritemi a livello cutaneo, alla zona delle mucose. Il paziente diventa anche molto sensibile alla luce del sole e può esserci un coinvolgimento di vari organi come ad esempio il rene. Potrebbe in tal senso coinvolgere anche le:

  • Il paziente potrebbe avere problematiche che coinvolgono la articolazioni;
  • Il paziente potrebbe avere problemi al sistema nervoso centrale;

Si tratta di una problematica che tende a colpire maggiormente persone di una certa età? Colpisce con maggior frequenza persone di sesso maschile o persone di sesso femminile? In prevalenza tende a colpire con maggiore frequenza persone di sesso femminile, con un’età compresa tra i 15 anni e i 40 anni.

Quando parliamo di lupus ci stiamo riferendo ad una forma univoca e standard oppure al contrario si riferiamo a varie forme di questa malattia? In realtà per essere precisi, potremmo trovarci di fronte a tre forme differenti di questa malattia, vediamo quali sono:

  • Potrebbe trattarsi di una forma di lupus che è stata prodotta dall’utilizzo di farmaci;
  • Potrebbe trattarsi di una forma di lupus definita neonatale nella quale si è prodotto un trasferimento di anticorpi chiamati anti-Ssa;
  • Potrebbe trattarsi di una forma di lupus che viene definito cutaneo.

Si tratta di una patologia che ha una certa familiarità oppure si tratta di una forma sporadica? Sono corrette entrambe la affermazione, potrebbe quindi manifestarsi a seguito di una familiarità o come forma del tutto sporadica. 

 Parliamo di cause

Quali sono le cause che hanno innescato un processo del genere? Ad oggi la medicina moderna non è ancora riuscita a stabilire una causa specifica. Si ipotizza che alla base di questa malattia possa esserci una reazione al sistema immunitario del paziente di quelle che vengono definite cellule apoptotiche.

Le persone che soffrono di questa malattia, devono stare molto attente a esporsi al sole, infatti i raggi solari sono in grado di innescare nel soggetto reazioni di natura cutanea. 

Processo diagnostico

Qual’ è il corretto iter diagnostico al quale si deve sottoporre il paziente? Per prima cosa per poter stabilire una diagnosi in tal senso dovremo ritrovare la presenza di:

  1. Si parla di anticorpi definiti anti nucleo;
  2. Si parla poi degli anti-Dna;
  3. Si parla anche degli anti-Sm/Rnp.

Un’altra informazione interessante in tal senso è il fatto che una percentuale elevata di pazienti che hanno il Lupus, ha una positività nei riguardi di specifici anticorpi in grado di produrre trombosi e di portare una donna all’aborto.

Quali sono gli esami che consentono di determinare la malattia? Vediamoli insieme:

  1. In tal senso il paziente verrà sottoposto a esami che rilevino il dosaggio dell’emocromo e della creatinina;
  2. In tal senso il paziente potrebbe essere sottoposto a esami riguardanti i sedimenti delle urine e della proteinuria nell’arco delle 24 ore;
  3. In tal senso il paziente potrebbe venire sottoposto a una biopsia renale;
  4. In tal senso il paziente potrebbe essere sottoposto a una risonanza magnetica dell’encefalo utilizzando un mezzo di contrasto;
  5. In tal senso il paziente potrebbe venire sottoposto a un elettroencefalogramma;
  6. In tal senso il paziente potrebbe venire sottoposto a un ecocardiogramma;
  7. In tal senso il paziente potrebbe venire sottoposto a una rx torace;
  8. In tal senso il paziente potrebbe venire sottoposto a un’ecografia alle articolazioni.

Approcci terapeutici

Quali possono essere in tal senso gli approcci di natura terapeutica che si possono mettere in campo? La risposta corretta è che molto dipende a che stadio si trova la malattia. Se il paziente presenta un lupus in stadio acuto, colpendo anche in tal senso gli organi, questo renderà necessario la somministrazione di corticosteroidi per via endovenosa o per via orale.

Se siamo in una fase acuta, la somministrazione dei farmaci dovrà essere fatta utilizzando dei dosaggi più elevati. Successivamente, in fase di remissione della malattia si potranno utilizzare dei dosaggi più bassi in funzione del livello della patologia. Al paziente potrebbero essere prescritti e somministrati anche degli anti-malarici, parliamo in tal senso di una sostanza come l’idrossiclorochina. Si tratta generalmente di una classe di farmaci che sono ben accetti dall’organismo del paziente e sono essenzialmente la terapia per sintomi quali le manifestazioni di natura cutanea e quelle di natura articolare.

Si tratta di farmaci compatibili con la gravidanza? Si per fortuna sono molto ben tollerate. Quali altre cure si possono utilizzare? Unitamente ai farmaci antimalarici si potranno associare farmaci gli immunosoppressori quali ad esempio la ciclofosfamide. Ci sono invece farmaci che possono essere utilizzati come terapia di mantenimento? Si, quando la malattia è in una fase di stabilità, allora si potranno utilizzare farmaci l’azatioprina che viene solitamente prescritta al paziente quando la patologia è in fase di remissione si può puntare su una terapia di puro mantenimento.

Se invece la malattia dovesse essere agli esordi, allora si potranno utilizzare dei farmaci quali il micofenolato mofetile. Ci sono altri farmaci utilizzabili da questo punto di vista? Si, attualmente sono in fase di studio farmaci definiti biologici con i quali si possono trattare i sintomi del lupus.

Parliamo in tal senso di un anticorpo definito monoclonale chiamato Belimumab che si è dimostrato molto efficace nella cura del lupus quando questo è in una fase molto attiva al di là di quelle che sono le terapie standard. In alcune casistiche, potrebbe anche essere utilizzato un farmaco chiamato rituximab, si tratta di un farmaco di natura biologica che tende ad agire sui linfociti B.

Epilessia