Sintomi miastenia gravis

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Quali sono i sintomi della miastenia gravis? La sintomatologia che maggiormente si manifesta comprende:

  1. Il paziente potrebbe avere delle palpebre che sono deboli o cadenti;
  2. Il paziente potrebbe avere una muscolatura legata ai movimenti oculari indebolita, questo potrebbe causare nel paziente il problema di avere la visione che risulta doppia;
  3. Il paziente potrebbe soffrire di un problema come la debolezza della parte muscolare che ha utilizzato.

Cosa accade esattamente a una persona che soffre di una problematica del genere? Se un paziente che soffre di questa patologia tende a utilizzare un muscolo specifico con movimenti che risultano essere caratterizzati da un certo livello di ripetitività, la muscolatura tende a diventare debole. Volendo fare un esempio immaginiamo per un attimo una persona che abitualmente utilizza il martello. La muscolatura messa in movimento per effettuare questa operazione tenderebbe a soffrire di debolezza dopo alcuni minuti che il soggetto tende a eseguire questa azione specifica.

La condizione di debolezza risulta essere uno stato permanente oppure al contrario transitorio? In realtà la risposta corretta è che quando la muscolatura sollecitata si trova in uno stato di riposo assoluto, questo stato di debolezza scompare del tutto. Tuttavia è anche importante dire che questa problematica tende a riprensentarsi nel momento stesso in cui la muscolatura viene nuovamente sollecitata eseguendo il movimento.

Come si sviluppa questa malattia? Volendo in tal senso fornire delle statistiche è importante dire che si tratta di problematica che nel quaranta per cento dei casi coinvolge in primis la muscolatura oculare. Nel quindici per cento dei casi la muscolatura colpita risulta essere solo quella oculare. Tuttavia la malattia nella maggioranza dei casi tende a colpire tutto il corpo.

Parliamo di problematiche comuni

Volendo invece parlare di problematiche comuni che interessano tutte le persone che presentano questa malattia potremmo parlare di:

  • Il soggetto potrebbe avere difficoltà legate alla parola;
  • Il soggetto potrebbe avere delle difficoltà in fase di deglutizione;
  • Il soggetto potrebbe soffrire di debolezza che interessa la zona delle braccia;
  • Il soggetto potrebbe soffrire di debolezza che interessa la zona delle gambe.

Parliamo della patologia

Quando parliamo di questa patologia ci stiamo essenzialmente riferendo a una malattia di natura autoimmune nella quale avviene una compromissione nel processo di comunicazione che avviene tra la zona dei nervi e la zona dei muscoli. Questo come conseguenza porta il soggetto ad avere una certa debolezza di natura muscolare.

La causa principale di questa malattia è principalmente legata a una problematica che non consente un funzionamento normale di quella che risulta essere il sistema immunitario. Per questo motivo le persone possono avere:

  • Il primo problema al quale le persone andranno incontro è il problema di avere le palpebre cadenti;
  • Un altro problema che caratterizzerà le persone che hanno questa malattia è il fatto di avere una visione doppia.

Quali sono gli esami o i test che consentono di poter diagnosticare questa malattia? Vediamoli insieme:

  1. Al paziente potrà essere fatto un test che utilizza in tal senso ghiaccio e riposo;
  2. Al paziente potrebbe essere fatto un esame come l’elettromiografia;
  3. Tramite esami del sangue.

C’è un periodo specifico nella vita delle persone nel quale la malattia può insorgere? Si, parlando di persone di sesso femminile tende a manifestarsi in un arco temporale tra i 20 anni e i 40 anni. Se invece parliamo di quando si manifesta negli uomini, l’arco temporale interessato è in un periodo di tempo compreso tra i 50 anni e gli 80 anni.

Nonostante questo periodo specifico che abbiamo citato, questo non esclude che la malattia possa manifestarsi anche in persone a qualsiasi età mentre è molto rara tra i bambini.

Come avviene il processo di comunicazione tra i nervi e i muscoli? Tramite un neurotrasmettitore. Nel caso in cui il soggetto soffra di questa malattia, accade che il sistema immunitario tenda a produrre degli anticorpi che attaccano il recettore che risponde al neurotrasmettitore chiamato acetilcolina.

Malattie autoimmuni

Quali possono essere le malattie di origine autoimmune collegata a questa? In tal senso si parla di soggetti che soffrono di:

  1. Potrebbe trattarsi di soggetti che soffrono di artrite reumatoide;
  2. Potrebbe trattarsi di soggetti che soffrono di lupus eritematoso sistemico;
  3. Potrebbe trattarsi di un disturbo che tende a rendere iperattiva la tiroide ( viene anche definito ipertiroidismo autoimmune).

Fattori scatenanti

Quali potrebbero essere i fattori scatenanti? Potrebbe essere il risultato di:

  1. Processi di natura infettiva;
  2. Potrebbe essere la conseguenza di interventi chirurgici;
  3. Potrebbe essere collegata all’utilizzo di alcuni farmaci tra questi abbiamo:
  • Si parla di farmaci come la nifepidina che viene utilizzato per persone che soffrono di ipertensione arteriosa;
  • Si parla di farmaci come il chinino che viene utilizzato per persone che hanno la malaria;

Nel caso in cui questa malattia colpisce i bambini, può essere la conseguenza di un processo di trasmissione che avviene tra madre e figlio nel caso in cui sia presente la patologia.

Processo diagnostico

Quali sono gli step relativi al processo diagnostico? Per prima cosa il medico valuta con attenzione se la debolezza muscolare lamentata dal paziente riguarda la muscolatura oculare o quella facciale. Cosa farà in tal senso il paziente? Dovrà utilizzare la muscolatura fino a quando non percepisce stanchezza. Successivamente verranno applicati degli impacchi di ghiaccio nella zona degli occhi o chiederà al paziente di sdraiarsi in una stanza buia e con gli occhi chiusi. Questo verrà fatto fare per alcuni minuti. Tuttavia la conferma della diagnosi in tal senso avverrà solo tramite:

  1. Elettromiografia;
  2. Esami specifici del sangue per cercare gli anticorpi specifici legati ai recettori dell’acetilcolina.

Una volta effettuata con sicurezza la diagnosi, per escludere la presenza di una patologia tumorale che coinvolge il timo verranno fatti esami quali:

  1. Tomografia computerizzata;
  2. Risonanza magnetica per immagini.

Approcci terapeutici

Quali sono invece gli approcci di natura terapeutica? In tal senso al paziente potrebbero essere prescritti:

  1. La piridostigmina;
  2. Un corticosteroide per ridurre l’azione del sistema immunitario;
  3. Se necessario si interverrà con l’eradicazione in maniera chirurgica del timo.

Farmaci e forza muscolare

Per quanto riguarda i farmaci che potranno essere utilizzati per aiutare il paziente ad aumentare la forma muscolare, potrebbe essere dato un farmaco chiamato piridostigmina. Tuttavia occorre essere attenti ai dosaggi che se troppo elevati potrebbero causare la medesima problematica di debolezza muscolare. Inoltre nel corso del tempo il farmaco potrebbe decisamente avere una diminuzione in termini di efficacia.

Quali farmaci invece utilizzare per evitare che il sistema immunitario si attivi? Al paziente potrebbe essere prescritto un corticosteroide chiamato prednisone. In tal senso altri farmaci che potrebbero essere dati al paziente, finalizzati a inibire la risposta immunitaria sono:

  1. La ciclosporina;
  2. L’azatioprina.

Quello che andrà definito con attenzione nel corso del tempo è il dosaggio di questi farmaci. Nel caso in cui il paziente dovesse avere una crisi di natura miastenica sarà utile ricorrere all’immunoglobulina. Se il paziente dovesse avere un timoma, si procederà a rimuoverlo in maniera chirurgica.

In alcuni casi, i sintomi della miastenia gravis porteranno in ogni caso il medico ad asportare il tumo anche se non sono presenti patologie di natura tumorale. Infatti questa procedura sembra avere l’effetto di ridurre la sintomatologia nel lungo periodo.

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Alessandro Baldini
Web content writer senior, specializzato nella redazione di contenuti nel settore medico, laureato in filosofia a Bologna, corso di specializzazione conseguito allo Ial Web di Udine nel content management, corso conseguito al Cfa di Milano nel 2020, sul web marketing.