Acidosi metabolica respiratoria

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Quando parliamo di acidosi metabolica respiratoria a cosa ci stiamo riferendo? Si tratta essenzialmente di un aumento a livello primitivo della pressione di diossido di carbonio a livello parziale. Parlando del pH possiamo dire che questo parametro in linea generale è quasi del tutto normale oppure potrebbe essere basso. Qual’è la causa specifica che porta una persona a sperimentare una condizione del genere? Vediamolo insieme:

  1. La causa è principalmente legata a una diminuzione di quella che risulta essere la frequenza di respirazione di una persona;
  2. In tal senso si parla anche di volume di respirazione definita anche ipoventilazione.

Per quale motivo si produce una situazione del genere? Nella maggior parte dei casi è legata a problematiche che interessano il sistema nervoso centrale. Parliamo di una forma univoca e standard oppure al contrario parliamo di forme differenti? La risposta corretta è che potremmo avere:

  1. Si parla di una forma definita cronica;
  2. Si parla di una forma definita acuta.

Parlando della forma cronica è bene dire che nella maggior parte dei casi si tratta di una problematica del tutto asintomatica che come tale non crea al paziente alcun tipo di fastidio. Se si tratta invece della forma acuta il paziente potrebbe lamentare:

  1. Il paziente potrebbe lamentare cefalea;
  2. Il paziente potrebbe lamentare confusione;
  3. Il paziente potrebbe lamentare sonnolenza;
  4. Il paziente potrebbe avere tremori;
  5. Il paziente potrebbe avere spasmi;

Parliamo di ipoventilazione

Quando parliamo di ipoventilazione a cosa ci riferiamo? Si tratta essenzialmente di una diminuzione in quella che risulta essere la normale frequenza respiratoria. Quelle che possono essere le cause in tal senso sono:

  1. Problematiche che ostacolano i centri respiratori collegati al sistema nervoso centrale;
  2. Problematiche che possono alternare la normale trasmissione di natura neuromuscolare;
  3. Altre problematiche che possono causare una certa debolezza muscolare;
  4. Potrebbe trattarsi di pneumopatie ostruttive;

Parliamo di sintomi

Per prima cosa è importante sottolineare che i sintomi sono strettamente correlati a quella che risulta essere la velocità e il livello di aumento di diossido di carbonio. Se si tratta di una forma acuta il paziente potrebbe avere:

  1. Il paziente potrebbe avere perdita di memoria;
  2. Il paziente potrebbe avere disturbi che riguardano la sfera del sonno;
  3. Il paziente potrebbe andare incontro a un’eccessiva sonnolenza diurna;
  4. Il paziente potrebbe avere un mutamento nella propria personalità;
  5. Il paziente potrebbe avere problemi legati alla deambulazione;
  6. Il paziente potrebbe andare incontro a tremori;
  7. Il paziente potrebbe avere riflessi osteotendinei che sono attenuati;
  8. Il paziente potrebbe avere degli spasmi a livello mioclonico;
  9. Il paziente potrebbe avere quello che viene chiamato flapping tremor;
  10. Il paziente potrebbe avere papilledema.

Parliamo di flapping tremor

Quando parliamo di questa tipologia di disturbo a cosa ci stiamo riferendo? Si tratta essenzialmente di un disturbo di natura neurologica nel quale il paziente ha dei tremori di natura muscolare che hanno la caratteristica di essere:

  1. Sono bruschi;
  2. Sono brevi.

Perchè accade? In seguito all’interruzione a livello intermittente di quello che viene definito tono muscolare. Questa problematica è segno di:

  1. Problematiche che coinvolgono la funzionalità epatica;
  2. Se si tratta di una forma di cirrosi potrebbe essere una forma spontanea o indotta da un evento emorragico di natura digestiva;
  3. Potrebbe essere indotto da un processo di natura infettivo;
  4. Potrebbe essere indotto dall’assunzione di ansiolitici.

Se il paziente tiene le braccia in avanti con le mani distese e le dita che sono divaricate, si possono notare a intervalli regolari momenti nei quali le dita si allontanano e si avvicinano. Come si interviene in una forma del genere? Il trattamento e la relativa prognosi di fatto sono strettamente collegati alla malattia responsabile del tutto.

Diagnosi acidosi metabolica respiratoria

Qual’è il corretto iter diagnostico per arrivare a comprendere se si tratta di questa specifica problematica? In tal senso si dovrà sottoporre il paziente a:

  1. Un esame chiamato emogasanalisi e relativo dosaggio degli elettroliti sierici;
  2. Una diagnosi di natura clinica.

Per riuscire con certezza a stabilire se si tratta di questa forma di acidosi, è necessario determinare quale sia l’emogasanalisi e la relativa misurazione degli elettroliti sierici.

Approcci terapeutici

Quali sono in tal senso invece gli approcci di natura terapeutica che sono necessari a curare questa problematica? La cosa più importante alla quale il paziente dovrà essere sottoposto è un’adeguata ventilazione. Questo trattamento consisterà essenzialmente nel dare al paziente una ventilazione più che adeguata e questo verrà fatto tramite:

  1. Un approccio corretto per fornire una ventilazione adeguata consiste nell’intubazione endotracheale.

Parliamo di perdita di memoria

Quando si parla di perdita della memoria ci si riferisce sostanzialmente a una problematica che può avere un carattere del tutto transitorio o può essere una forma cronica. Cosa accade esattamente? Quello che si produce è una sostanziale incapacità di ricordare nuovi accadimenti o quelli più vecchi che sono avvenuti nel passato.

Potrebbe essere una problematica legata al naturale processo di invecchiamento al quale viene sottoposto un paziente o in alternativa potrebbe essere collegato a una problematica ben più seria che riguarda:

  1. Potrebbe essere collegato a una malattia;
  2. Potrebbe essere collegato a un trauma cranico;
  3. Potrebbe essere collegato a un ictus;
  4. Potrebbe essere collegato a un intervento chirurgico al cervello;
  5. Potrebbe essere collegato a un trattamento antitumorale;
  6. Potrebbe essere collegato a uno stress molto marcato;
  7. Potrebbe essere collegato a carenze di natura vitaminica;
  8. Potrebbe essere collegato all’assunzione di sostanze alcoliche;

Patologie collegate

Per quanto riguarda le patologie collegate a un’eventuale perdita di memoria potremmo avere:

  1. Potrebbe essere collegata a una malattia come l’Aids;
  2. Potrebbe essere collegata a una malattia come la demenza;
  3. Potrebbe essere collegata a una malattia come la depressione;
  4. Potrebbe essere collegato a un disturbo definito bipolare;
  5. Potrebbe essere collegato a un’emicrania;
  6. Potrebbe essere collegato a epilessia;
  7. Potrebbe essere collegato a un ictus;
  8. Potrebbe essere collegato a un processo di natura infettiva a livello cerebrale;
  9. Potrebbe essere collegato alla malattia di Lyme;
  10. Potrebbe essere collegato a una forma di sclerosi multipla;
  11. Potrebbe essere collegato a un tumore al cervello.

Approcci terapeutici

Quali sono in tal senso gli approcci di natura terapeutica che si possono mettere in campo? Indubbiamente per combattere una problematica come la perdita della memoria si deve prima stabilire con certezza quale sia la causa. In ogni caso se una persona soffre di una problematica del genere sarà importante anche supportarlo in ogni maniera. In tal senso potrebbe essere utile in un’agenda annotare i farmaci che il paziente deve assumere.

Potrebbe essere di aiuto anche cercare di mantenere viva la memoria facendo vedere al paziente in maniera frequente oggetti familiari.

Tremori essenziali

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Alessandro Baldini
Web content writer senior, specializzato nella redazione di contenuti nel settore medico, laureato in filosofia a Bologna, corso di specializzazione conseguito allo Ial Web di Udine nel content management, corso conseguito al Cfa di Milano nel 2020, sul web marketing.