Anemia megaloblastica sintomi

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Quali sono i sintomi dell’anemia megaloblastica? Vediamoli insieme:

  1. Il paziente potrebbe avere un pallore che interessa la cute soprattutto nella zona del viso;
  2. Il paziente potrebbe percepire un senso di affaticamento;
  3. Il paziente potrebbe percepire un senso di debolezza;
  4. Il paziente potrebbe soffrire di inappetenza;
  5. Il paziente potrebbe avere mal di testa;
  6. Il paziente potrebbe avere il fiato corto;
  7. Il paziente potrebbe avere le vertigini;
  8. Il paziente potrebbe avere le palpitazioni.

 Parliamo della patologia

Si tratta a tutti gli effetti di una patologia di natura ematologica nella quale c’è presenza di megaloblasti nel:

  1. Si possono trovare nel midollo osseo;
  2. Si possono trovare nel sangue periferico.

Se aumentano in maniera notevole, vuol dire che siamo in presenza di problemi legati alla sintesi del Dna, nello specifico c’è una carenza in termini di vitamina b12 e acido folico. Entrambe queste sostanze servono per produzione dei globuli rossi. Qual’è il corretto processo di diagnosi di questa malattia? Viene diagnosticata attraverso un esame del sangue che analizza quale sia il volume crepuscolare medio dei globuli rossi.

Parlare di questa patologia vuol dire in realtà riferisi a un gruppo piuttosto eterogeneo di malattie che sono tali per la presenza di:

  1. Megaloblasti;
  2. Macrociti.

 Parliamo di possibili rischi

In una malattia del genere c’è una carenza o un utilizzo errato della vitamina b12. Oltre alla condizione appena indicata c’è un ritardo nella sintesi del Dna. Cosa accade esattamente? Le cellule definite eritroidi che vengono prodotte nella zona del midollo osseo vengono distrutte senza poter avere raggiunto quello che viene definito torrente circolatorio.

Parliamo di possibili cause

Generalmente quando si tratta di queste problematiche possiamo identificare due grandi gruppi definiti cause ai quali dobbiamo fare riferimento, vediamo quali sono:

  1. Il primo gruppo viene definito di anemie da carenza di quelli che vengono definiti folati;
  2. Il secondo gruppo viene definito di anemia da carenza di vitamina b12.

Queste carenze da cosa sono causate? Sicuramente quando il paziente si alimenta con cibi poco equilibrati, e poco bilanciati. In ogni caso tra le cause identificabili abbiamo:

  1. Abuso di alcolici;
  2. Una nutrizione non corretta;
  3. Una dieta vegetariana.

Potrebbe esserci un problema di mancato assorbimento per problematiche di natura gastrica e intestinale quali:

  1. Problematiche come le gastroenteriti;
  2. Una problematica definita Spure tropicale;
  3. Una problematica in seguito a un intervento di gastrectomia;
  4. Una problematica di ipotiroidismo;
  5. Una patologia come la sclerodermia.

Parliamo di farmaci

La problematica potrebbe essere collegata all’impiego di farmaci quali:

  1. Antagonisti dei folati;
  2. Farmaci antiblastici;
  3. Una terapia contraccettiva;
  4. Gli inibitori della pompa protonica.

Necessità incrementata

Un incremento nella necessità nell’organismo di un soggetto dovuta a :

  1. Dialisi;
  2. Emolisi cronica;
  3. Insufficienza cardiaca;
  4. Neoplasie;
  5. Ipertiroidismo.

Parliamo di complicazioni

Quali possono essere in tal senso le complicazioni? Vediamole insieme:

  1. Il paziente potrebbe lamentare un senso di stordimento;
  2. Il paziente potrebbe lamentare dolori al petto;
  3. Il paziente potrebbe avere perdite di sangue;
  4. Il paziente potrebbe essere irritabile;
  5. Il paziente potrebbe avere distensione addominale;
  6. Il paziente potrebbe avere ipossia;
  7. Il paziente potrebbe avere ipotensione;
  8. Il paziente potrebbe avere problemi di natura cardiaca;
  9. Il paziente potrebbe avere danni di natura neurologica.

 Processo diagnostico

Qual’è il corretto iter diagnostico? Per prima cosa si intervenire con gli esami del sangue. In tema di analisi del sangue si dovrà sottoporre il paziente a un esame emocromocitometrico completo che prevede:

  1. Il numero dei globuli rossi;
  2. Si dovranno valutare quelli che vengono definiti indici eritrocitari;
  3. Si dovrà fare la conta dei reticolociti;
  4. Si dovranno verificare piastrine
  5. Leucociti;
  6. Formula leucocitaria;
  7. Ematocrito;
  8. La percentuale di emoglobina nel sangue;
  9. Ricerca di anticorpi;
  10. Sideremia;
  11. Bilirubina;
  12. Indici di infiammazione;
  13. Il ph gastrico;
  14. Endoscopia relativa alla mucosa gastrica;
  15. Test chiamato di Schilling.

Da questo punto di vista è bene sottolineare come il campione di sangue potrebbe essere sottoposto a altre tipologie di analisi quali:

  1. Biopsia midollare con relativo campione di sangue.

Approcci terapeutici

Quali sono in tal senso invece gli approcci di natura terapeutica? Per prima cosa è bene dire che lo specifico trattamento varia a seconda di quale sia la causa specifica. Gestendo quelle che sono le condizioni che sono di fatto responsabili della problematica, si ha un miglioramento anche relativo alla sintomatologia.

Tuttavia non si può escludere a priori che il paziente possa soffrire di alcune forme di natura ereditaria di anemia megaloblastica e relativi sintomi, in tal senso è bene dire che si tratta di forme congenite e come tali non è possibile curarle. Come prassi medica la prima cosa che verrà detta al paziente è relativa all’assunzione di integratori di vitamina b12 e folati per via orale. Questo per cercare di aumentare la produzione di normociti. Se si tratta di una problematica nella quale è anche presente un processo infiammatorio che interessa la membrana gastrica, potrebbe essere utile l’utilizzo di:

  • Si parla di immunosoppressori;
  • Si parla della somministrazione di corticosteroidi a dosi elevate.

Parliamo di casi gravi

Qualora questa patologia si manifestasse in un paziente in una forma grave, quali sono invece gli approcci che si dovranno utilizzare in tal senso? Vediamoli insieme:

  • Per prima cosa il paziente potrebbe essere sottoposto a delle trasfusioni di sangue che potrebbero aiutare a creare una sorta di meccanismo compensativo e sopperire alla carenza di globuli rossi. Questo dovrebbe aiutare ad evitare che si possa andare incontro a complicazioni quali l’insufficienza cardiaca;
  • Il paziente in casi molto seri e gravi potrebbe essere sottoposto se gli è necessario a un trapianto di midollo osseo;
  • Il paziente in casi molto seri e gravi potrebbe essere sottoposto se gli è necessario a un trapianto di cellule staminali;
  • In entrambi i casi le procedure verranno eseguite ricorrendo a un donatore compatibile.

Ulteriori approfondimenti

Oltre a quelle che sono le terapie specifiche in tal senso, è molto importante che il paziente durante la sua vita abituale esegua un’attività fisica che sia il più regolare possibile e adotti un regime alimentare da questo punto di vista che dovrà essere improntato a:

  1. Dovrà essere un regime alimentare sano;
  2. Dovrà essere un regime alimentare equilibrato;
  3. Dovrà essere un regime alimentare il più bilanciato possibile.

Tanto più il paziente sarà attento su questi aspetti del proprio vivere, migliori saranno i vantaggi che potrà cogliere da una modifica sostanziale alle proprie abitudini alimentari e alle proprie abitudini personali di vita.

Parliamo di spure tropicale

Si tratta di una patologia piuttosto rara acquisita che si caratterizza per:

  • Malassorbimento;
  • Anemia megaloblastica.

Qual’è l’approccio di natura diagnostica? Tramite anamnesi clinica e biopsia del piccolo intestino. Per quanto riguarda l’approccio terapeutico il paziente verrà trattato con:

  1. Tetracicline;
  2. Folati.

Il trattamento dovrà durare almeno sei mesi.

Tremori interni e ansia