Anosmia sintomi

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Quali sono i sintomi principali dell’anosmia? Quello principale riguarda la sostanziale incapacità da parte del soggetto nel riuscire a percepire gli odori. Non si tratta solo di quelli legati all’odore che abitualmente percepiamo dai cibi ma si parla anche di quelli riguardanti l’ambiente che ci circonda. Questa problematica potrebbe anche comportare dei rischi per il soggetto che riguardano per esempio il sentire l’odore di bruciato che può provenire da una pentola che sta bollendo sul fuoco. Un altro esempio riguarda il tipico odore di gas che potrebbe fuoriscire da un tubo presente nell’abitazione della persona.

Il fatto che il soggetto non riesca più a percepire certi odori quali per esempio quelli legati al cibo influenza a tutti gli effetti la capacità di percepire il gusto di un determinato cibo che potrebbe risultare con un sapore del tutto differente rispetto a quello solito. Questo potrebbe portare il soggetto a perdere il gusto per il cibo, al punto tale da scatenare un dimagrimento legato al rifiuto del cibo stesso e portare il paziente ad avere una forma di depressione.

Comunque volendo ora approfondire quali sono i disturbi legati a questa problematica potremmo avere:

  1. Una perdita sostanziale della capacità di percepire gli odori;
  2. Una percezione di odori che a tutti gli effetti non esistono ( viene anche definita fantosmia);
  3. Una netta dimunuzione del senso legato agli odori ( detta anche iposmia);
  4. Una percezione distorta degli odori denominata anche parosmia.

Si tratta di distubi di carattere transitorio o cronico? La risposta corretta è dipende, potrebbero essere sia del tutto transitori che invece avere un carattere cronico nonostante il soggetto magari si sia sottoposto a cure specifiche in tal senso. Tuttavia questa problematica non deve essere confusa in alcun modo con la perdita di capacità di sentire gli odori ai quali una persona di una certa età potrebbe andare incontro.

Parliamo del naso

Parlando del naso e della sua funzione possiamo dire che si tratta di un organo atto alla ricezione degli odori che verranno poi successivamente trasmessi alla zona del cervello. Questo avviene tramite un nervo chiamato olfattivo. Nel naso tuttavia possono anche passare dei microrganismi che con la loro azione potrebbero provocare:

  1. Processi di natura infettiva;
  2. Non solo alla zona del naso;
  3. Potrebbero provocarli alla gola;
  4. Potrebbero provocarli ai polmoni.

Quali sono le problematiche alle quali il soggetto potrebbe andare incontro? Vediamole insieme:

In tal senso si parla di riniti, faringiti, laringiti, polmoniti e broncopolmoniti. Proprio per questo motivo è bene tenere il naso sempre pulito e libero. In tal senso un’altra problematica che potrebbe interessare il naso è la presenza di polipi nasali. In forma più rara questa problematica potrebbe essere legata ad altre cause quali:

  1. Patologia di Alzheimer;
  2. Morbo di Parkinson;
  3. Malattie genetiche;
  4. Sindrome di Kallmann;
  5. Potrebbe essere legata all’utilizzo di alcuni farmaci;
  6. Esposizione a vapori quali il cadmio;
  7. Il processo di invecchiamento soprattutto dopo i 60 anni;
  8. Una malattia psichiatrica quale la schizofrenia.

Processo diagnostico

Qual’è il corretto iter diagnostico per una problematica del genere? Per prima cosa il medico dovrà interrogare il paziente chiedendo in maniera molto dettagliata quali sono i disturbi specifici che lamenta. Poi si dovrà accertare se per caso nel soggetto sono presenti disturbi di derivazione neurologica.

Visto e considerato che si è appurato che la problematica potrebbe anche dipendere dal processo di natura infettiva chiamato Covid 19, il medico dovrà fare una valutazione anche riferendosi a questa possibile causa. Si potranno in tal senso utilizzare dei prodotti presenti in commercio quali:

  1. Test relativi all’olfatto con strisce di carta nelle quali sono stati inseriti specifiche sostante con odori;
  2. Cartoncini con all’interno odori specifici.

Qualora ci fossero dubbi relativi alle cause specifiche relative a questa problematica, si potrà procedere con:

  1. Una tac;
  2. Una risonanza magnetica.

Esami utili a determinare se la presenza di lesioni quali:

  1. Un tumore;
  2. Un ascesso;
  3. Una frattura.

Ci sono ulteriori indagini che possono essere utilizzate per cercare di capire se è presente una problematica del genere? Si, vediamo quali:

  1. Un’indagine in tal senso applicabile si chiama rinomanometria;
  2. Un’altra indagine si chiama elettro-olfattogramma;
  3. Un’altra indagine utilizzabile in tal senso si chiama Ero e sta per potenziali evocati olfattivi.

Parliamo di cause

Quali possono essere le cause in tal senso che possono portare a una problematica del genere? Vediamole insieme:

  1. Un raffreddore o un’influenza;
  2. Una sinusite;
  3. Un’allergia per esempio la rinite;
  4. I polipi nasali;
  5. In forma più rara potrebbe essere collegata al cervello con problemi quali un trauma cranico;
  6. In forma più rara potrebbe essere collegata al cervello come un tumore;
  7. Potrebbe essere collegata alla malattia di Alzheimer;
  8. Potrebbe essere collegata al morbo di Parkinson;
  9. Potrebbe essere collegata a una sclerosi multipla;
  10. Potrebbe essere collegata a un processo di natura infettiva cerebrali e possibili interventi di natura chirurgica.

Oltre alle forme appena citate, la perdita di olfatto potrebbe essere collegata a:

  1. Una rara patologia chiamata anosmia congenita isolata;
  2. Potrebbe essere collegata a una malattia chiamata sindrome di Kallmann;
  3. Potrebbe essere collegata al Covid 19;
  4. Potrebbe essere collegata all’esposizione per motivi di lavoro a sostanze quali il cadmio;
  5. Il fattore di invecchiamento del soggetto è una delle variabili che vanno considerate in una forma del genere, in particolare dopo i 60 anni di età;
  6. Potrebbe essere collegata all’esposizione da radiazioni in seguito a trattamenti specifici per tumori quali quello del collo e della testa;
  7. Potrebbe essere collegata a delle forme psichiatriche di patologie quali la schizofrenia.

Approcci terapeutici

Quali sono in tal senso gli approcci di natura terapeutica che si possono mettere in campo? Per prima cosa è bene dire che le terapie sono strettamente collegate alla problematica che l’ha causata. Se si tratta di una forma di sinusite o di allergia sarà utile pulire le cavità nasali con una soluzione salina.

Se si tratta di processi di natura infettiva, potrebbe essere necessario rivolgersi al medico che potrà dare al paziente una terapia farmacologica a base di:

  1. Potranno essere prescritti antibiotici;
  2. Potranno essere prescritti farmaci a base di cortisone.

Se i sintomi dell’anosmia sono ricollegabili per esempio a polipi nasali, si potrà intervenire con opportune terapie mediche o interventi chirurgici con una buona probabilità di recuperare l’olfatto. Se invece la causa è imputabile a un tumore e si procederà quindi tramite intervento chirurgico e radioterapia è altamente improbabile che l’olfatto possa essere recuperato.

Se la problematica può essere ricollegata al Covid 19, il più delle volte questo tipo di disturbo tende a risolversi successivamente al processo di guarigione anche grazie all’ausilio di spray al cortisone. Se il disturbo dovesse presentarsi in maniera improvvisa e che non sia ricollegabile a una causa specifica, si dovrà consultare un medico specialista ( otorinolaringoiatra).

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Alessandro Baldini
Web content writer senior, specializzato nella redazione di contenuti nel settore medico, laureato in filosofia a Bologna, corso di specializzazione conseguito allo Ial Web di Udine nel content management, corso conseguito al Cfa di Milano nel 2020, sul web marketing.