Cervello atrofizzato

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Cervello atrofizzato ovvero una condizione nella quale si produce una riduzione di quello che viene definito tessuto cerebrale, in maniera particolare ci si riferisce a mielina e assoni. La problematica può essere del tutto parziale o al contrario riguardare tutto il cervello. Se si manifesta in zone specifiche questa condizione può causare la perdita di funzioni legate alla zona dell’encefalo. Quanto può essere seria una condizione del genere? La risposta corretta è che molto dipende da quali sono le zone interessate. Questa condizione quali zone può colpire? Da questo punto di vista potrebbero esserci problemi che interessano quella che viene definita sostanza grigia. In tal senso ci si riferisce a quella sezione del cervello all’interno della quale si trovano i corpi cellulari e i neuroni.

La conseguenza di una condizione del genere comporta a tutti gli effetti un calo di natura numerica e funzionale inerente ai neuroni della zona encefalica e una perdita sostanziale delle connessioni che tali neuroni sono in grado di stabilire tra di loro. Tra le cause che possiamo annoverare, relative a questa problematica troviamo:

  • Uno dei fattori relativi a questo processo è legato all’invecchiamento;
  • Un altro fattore che può incidere su questa problematica potrebbe essere rappresentata da traumi a livello cerebrale;
  • Potrebbe essere la conseguenza di una problematica come l’ictus;
  • Potrebbe essere la conseguenza della malattia di Alzheimer;
  • Potrebbe essere collegata a una forma di demenza di natura senile;
  • Potrebbe trattarsi di una forma di demenza frontotemporale;
  • Potrebbe trattarsi di una problematica legata a una cattiva nutrizione o comunque non adeguata;
  • Potrebbe trattarsi di una problematica di anoressia di natura nervosa;
  • Potrebbe essere collegata a una forma di encefalite legata a un processo infettivo.

Parliamo di sintomi

Quali sono i sintomi specifici in base ai quali si può determinare che si sta presentando questo tipo di problema? Per prima cosa è bene dire che un cervello che sta andando incontro a una condizione del genere potrebbe avere delle difficoltà nella fase di elaborazione delle informazioni, questo anche in termini di velocità. Tra le altre problematiche che si potrebbero presentare abbiamo sicuramente anche una decisa flessione di quella naturale capacità che riguarda il ricordo delle cose recenti.

Tuttavia le problematiche presentate non si limitano solo a questo, si potrebbe andare incontro a una sostanziale incapacità di riuscire a dare una collocazione di natura visiva e a livello spaziale gli oggetti, le figure, i numeri. Questa condizione potrebbe anche riguardare le differenti parti del corpo. Potrebbe anche incidere sulla capacità di condurre un discorso in maniera del tutto naturale e scorrevole.

Sintomi e cervello

La sintomatologia è bene ricordare che può manifestarsi in base alla zona del cervello specifica che è stata colpita dalla problematica e dal livello di gravità. Qualora la zona colpita e interessata fosse quella del cervello definita sopratentoriale, il paziente potrebbe lamentare sintomi di stanchezza piuttosto pronunciati.

Qualora il danno dovesse interessare quella che viene definita zona limbica, le problematiche potranno interessare:

  • Le problematiche potranno interessare le emozioni;
  • Le problematiche potranno interessare il livello umorale del soggetto;
  • Il paziente potrebbe manifestare sintomi di natura depressiva.

Qualora la problematica dovesse interessare una zona come quella del lobo frontale, allora si potranno osservare problematiche che interesseranno:

  • Quella che viene definita memoria a breve termine;
  • L’area del linguaggio;
  • L’area legata alla capacità di prendere delle decisioni.

Tuttavia non è detto che le alterazioni che si sono riscontrate, possano essere legate e condizioni patologiche come la demenza e la sclerosi multipla. In tal senso quelli che vengono definiti tremori e problematiche legate a movimenti che il soggetto deve compiere, si potranno riscontrare in soggetti che hanno un’atrofia che interessa un’area del cervello riguardante il sistema nigrostriatale.

Processi di atrofia celebrale

Quali sono i motivi in base ai quali il cervello potrebbe andare in atrofia? In tal senso si parla di:

  • Problematiche di natura autoimmune;
  • Problematiche di natura genetica;
  • Processi di natura infiammatoria;
  • Problematiche di natura ambientale.

Tuttavia se si dovessero identificare le cause che e i meccanismi che possono portare un individuo a sviluppare una problematica del genere, ad oggi la medicina moderna non è ancora riuscita a definire in maniera chiara e univoca il perchè. Per prima cosa è bene dire che non si tratta di una causa univoca in tal senso è bene parlare di una sovrapposizione e una interazione di meccanismi di natura differente. In tal senso potremmo sicuramente parlare di:

  • Meccanismi che ineriscono alla genetica;
  • Meccanismi di natura ambientale;
  • Patologie;
  • Processi di natura infiammatoria;
  • Potrebbe essere legato all’esposizione a tossine.

Parliamo di genetica

Una cosa importante che è bene segnalare è che nei pazienti che hanno problemi di natura genetica, si è visto che si può andare incontro a una riduzione in termini di volume del cervello che può arrivare fino a cinque volte rispetto a pazienti che non hanno questa peculiarità di natura genetica.

Parliamo di processo infiammatorio

Quando parliamo di processo di natura infiammatoria è bene dire che si può produrre una condizione come quella del cervello che si atrofizza quando si interessa il dentrite. Cos’è esattamente il dentrite? Si tratta di un prolungamento relativo al corpo cellulare del neurone. Un fattore molto importante del quale si dovrà tenere conto è il fatto che il processo di natura infiammatoria tende a colpire maggiormente quella che viene definita sostanza bianca rispetto a quella che viene definita sostanza grigia.

Quando si parla invece di meccanismi autoimmuni si può vedere in tal senso si determina un meccanismo in base al quale il rilascio di sostanze che in circostanze del tutto normali potrebbe determinare un effetto positivo, si trasforma invece in una sorta di attacco ai neuroni.

Quindi quando parliamo di atrofia è bene dire che potrebbe essere la conseguenza di un meccanismo di alterazione relativo alla risposta immunitaria. Si parla di casi nei quali il soggetto tenderebbe a produrre anticorpi che invece di combattere in maniera efficace agenti patogeni esterni, andrebbero invece a creare un danno alle strutture del cervello.

Patologie non neurologiche

Quali sono invece le patologie di natura neurologica che possono indurre una condizione del genere? Per prima cosa una forma di stress prolungato che tende a cronicizzarsi nel tempo. Un’altra causa possibile di una problematica del genere potrebbe essere collegata a una forma di depressione.

Patologie invece come il diabete di tipo 2 potrebbero innescare una forma di atrofia che interessa la zona cerebrale. Non dimentichiamo poi che problematiche come l’ipertensione o patologie che in quanto tali tendono a colpire i vasi cerebrali, sono fattori che influiscono sul livello di progressione della malattia.

Un’altra malattia che può manifestarsi là dove un paziente è colpito da una forma di atrofia che interessa il cervello è l’Aids.

Infarto al cervello