Cheratoacantoma

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Oggi parliamo di cheratoacantoma, si tratta di una patologia tumorale di origine benigna che si forma in due zone specifiche della nostra pelle. Può nascere da un follicolo di natura pilifera o da una ghiandola sebacea. Quali sono i fattori che vanno tenuti in considerazione nello sviluppo di una patologia tumorale del genere? Sono state indentificate nel corso del tempo delle cause specifiche che determinano l’insorgenza di questo tumore anche se in forma benigna? Quali sono i possibili fattori di prevenzione che possono aiutare una persona sia essa di sesso maschile o femminile a ridurre i possibili rischi di sviluppo di questa neoplasia? Quali sono gli specifici approcci di natura curativa che si possono mettere in atto per eradicare questo tumore?

Prima di approfondire questa forma tumorale è bene parlare del follicolo pilifero, di cosa si tratta e qual’è la sua funzione specifica. Potremmo deifinirlo come una specifica struttura legata alla pelle che consente di produrre tutte le cellule che andranno a formare il pelo nell’uomo.

Una cosa molto importante è la sua struttura. Ha una diffusione capillare lungo tutta la superficie corporea ed è correlato alla presenza del pelo sul nostro corpo. Per questo motivo in linea generale lo possiamo trovare in qualsiasi zona a parte aree specifiche che andiamo a vedere nel dettaglio:

  1. La zona definita pianta dei piedi è priva del follicolo pilifero
  2. Le labbra sono una zona specifica che non ha il follicolo pilifero
  3. La zona del prepuzio è priva di follicolo pilifero
  4. La zona del glande è priva di follicolo pilifero
  5. La zona clitoridea è priva di follicolo pilifero

Volendo invece definire la forma del follicolo pilifero potremmo dire che ha una forma specifica similare a un sacco.

Approfondimenti sulla patologia tumorale

Questo tumore di natura benigna ha una manifestazione molto precisa. La sua comparsa e la sua forma possono essere equiparate a un nodulo. Si tratta di una lesione localizzata in un’area specifica e non estesa di forma rotondeggiante. Il suo grado di consistenza al tatto risulta essere duro. ll colore è simile a quello della pelle, nella parte centrale è presente una buona quantità di cheratina. Si tratta di una proteina formata da vitamine, aminoacidi ed è presente sia nell’uomo che negli animali. Si tratta di una sostanza essenziale della quale sono costituiti i capelli, i peli e le unghie.

Si tratta di un tumore che ha un grado di sviluppo molto rapido, in un arco temporale pari a circa 2 mesi arriva ad avere una grandezza pari a tre centimetri. In alcuni casi può anche essere più grande, fino ad arrivare a una dimensione massima di cinque centrimetri ma si tratta di casistiche piuttosto rare.

Quali sono i rischi a cui va incontro un soggetto se non si rivolge a un medico per curare questa lesione? In realtà non ci sono rischi per la salute del paziente che presenta questa patologia. Si tratta di una forma tumorale benigna e proprio per questo motivo nell’arco di una periodo limitato nel tempo, la patologia tende a risolversi in maniera spontanea. Il danno è a livello estetico, infatti la sua progressiva remissione lascia in ogno caso una cicatrice evidente.

Ci sono delle aree nelle quali il tumore ha maggiori probabilità di manifestarsi rispetto ad altre? Si, se dobbiamo parlare di sedi è bene dire che nella maggior parte dei casi e parliamo di una percentuale che sfiora il settanta per cento, le zone in cui si può manifestare sono quelle localizzate sulle braccia e il dorso delle mani.

Si tratta quindi di zone che sono più esposte rispetto ad altre alla luce del sole e ai raggi ultravioletti. Si tratta di una forma tumorale che si manifesta con maggiore frequenza nella popolazione maschile piuttosto che in quella femminile. La patologia colpisce in maniera prevalente soggetti che hanno un’età intorno ai 60 anni.

Questa patologia tumorale benigna viene diagnosticata spesso in correlazione al carcinoma squamoso. Tuttavia tra le due patologie ci sono delle differenze specifiche. In maniera differente dal carcinoma squamoso, la progressione di questa forma tumorale benigna è molto rapida. Nello stesso modo c’è una fase regressiva come detto in precedenza e non dà origine a processi di metastatizzazione.

Significato di diagnosi differenziale

Quando si parla di carcinoma squamoso e di questa patologia invece benigna si utilizza il termine diagnosi differenziale. Si tratta di una procedura utilizzata nell’ambito medico-sanitario che analizza a fondo le sintomatologie simili lamentate da un paziente, fino ad arrivare a un processo di esclusione che riguarda quelle che non sono comprese negli esami di approfondimento che si potranno fare sul soggetto per arrivare a una diagnosi corretta.

Possibili cause nello sviluppo della forma tumorale

Ad oggi, la scienza non è ancora riuscita a determinare quali sono le cause specifiche che contribuiscono all’insorgenza in un soggetto di questa patologia. Tuttavia si possono identificare una serie di potenziali fattori di rischio che possono contribuire alla sua insorgenza, vediamo quali:

 

  1. Un fattore di rischio può essere correlato a un soggetto che si espone a raggi solari, quindi a raggi ultravioletti senza magari utilizzare creme protettive adeguate
  2. Un soggetto che per una serie di motivazioni può avere un sistema immunitario indebolito, meno reattivo nella produzione di specifici anticorpi che difendano l’organismo dall’azione dannosa di agenti patogeni, può essere un fattore di rischio
  3. Un soggetto che per avere un colorito piacevole è solito esporsi a lampade abbronzanti può correre questo rischio
  4. Si ipotizza che una persona che ha il papilloma virus, possa avere maggiori probabilità nello sviluppo di questa patologia. Tuttavia non ci sono studi scientifici in tal senso in grado di confermare questa ipotesi

Processo diagnostico

L’unico modo per avere una diagnosi certa di questa patologia è attraverso una biopsia che consente di prelevare un campione di tessuto che verrà poi esaminato al microscopio.

Cure per il cheratoacantoma

Come abbiamo visto, si tratta di una patologia tumorale che presenta un iter specifico nel quale nel corso del tempo tende a regredire in maniera del tutto spontanea. Tuttavia pur non essendo pericoloso per la salute del paziente, lascia in ogni caso una cicatrice evidente.

In termini estetici ci può quindi essere un impatto. Per questo motivo si può ricorrere ad un intervento di natura chirurgica che consente di asportare in maniera definitiva la lesione tumorale benigna. Si può anche ricorrere ad un approccio alternativo a quello chirurgico che si basa sulla inoculazione nella zona della cute interessata alla lesione di metotrexato.

Approcci di natura preventiva

Non esiste una prova evidente della correlazione tra l’esposizione ai raggi solari nello sviluppo del cheratoacantoma. Proprio per questo motivo non è possibile dare delle indicazioni precise in termini di fattori di prevenzione. Tuttavia è possibile suggerire una serie di atteggimenti prudenti che un soggetto può adottare che sono sempre utili, vediamo quali:

  1. Vale sempre la regola che dice che è bene non esporsi nelle ore centrali al sole
  2. Per proteggere zone delicate come quelle degli occhi è sempre bene indossare occhiali da sole
  3. Se ci si espone al sole è molto importante utilizzare una crema con un fattore protettivo che arrivi almeno a trenta

Un altro fattore molto importante è quello di sottoporsi a visite dermatologiche con cadenza periodica soprattutto se in passato si ha avuto questa lesione di natura tumorale. Può infatti capitare che il tumore possa ricomparire nella zona in cui è stato eradicato.

 

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Alessandro Baldini
Web content writer senior, specializzato nella redazione di contenuti nel settore medico, laureato in filosofia a Bologna, corso di specializzazione conseguito allo Ial Web di Udine nel content management, corso conseguito al Cfa di Milano nel 2020, sul web marketing.