Crampi allo stomaco sintomi

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Quali sono i sintomi dei crampi allo stomaco? La risposta corretta è dipende dalla zona in cui si manifestano, per esempio se fosse un dolore che riguarda la parte destra dell’addome potrebbero essere causati un processo di natura infiammatoria che interessa la cistifellea. Potrebbero essere collegati a un processo infettivo che interessa le vie biliari dovuti alla presenza di calcoli o a causa di una patologia come l’epatite.

Se invece la sindrome dolorosa fosse localizzata nella parte sinistra dell’addome potrebbero invece essere collegati a una gastrite o potrebbero essere legati alla presenza di una patologia come l’ulcera gastrica o alla zona del duodeno.

Dolori nella zona dello stomaco

Quando si parla di dolori nella zona dello stomaco è bene dire che si tratta di una condizione piuttosto comune, sia che si tratti di una sindrome dolorosa, sia che si tratti di semplici crampi. Da questo punto di vista è bene dire che questo tipo di fastidio tende a colpire la zona dell’epigastrio che di fatto corrisponde alla parte superiore dell’addome. Viene spesso anche definita in maniera comune “bocca dello stomaco”. Si tratta poi di un’area da questo punto di vista molto specifica nella quale si trova lo stomaco un organo molto importante per la digestione dei cibi introdotti che tende a produrre succhi gastrici.

Un soggetto che dovesse soffrire di una condizione del genere molto spesso potrebbe esserlo in conseguenza di un processo di cattiva digestione. Possiamo parlare in tal senso di una problematica che tende a coinvolgere almeno il 20 per cento della popolazione mondiale. Quando parliamo di disturbi di stomaco ci riferiamo a una problematica che in tal senso potrebbe avere una forma lieve, tuttavia non si può escludere che i disturbi assumano un carattere cronico e possono seriamente incidere sul livello di benessere e sulla qualità di vita del soggetto che ne soffre. In tal senso potrebbero anche causare nel caso di quelli cronici disturbi quali:

  • Il soggetto potrebbe iniziare a soffrire di ansia;
  • Il soggetto potrebbe iniziare a soffrire di depressione.

Possiamo anche dire sempre fornendo statistiche in tal senso che almeno un 35 per cento della popolazione possono avere dei periodi nei quali i disturbi sono del tutto assenti e altri periodi nei quali tendono a perdurare nel tempo e in tal senso potrebbero creare disagi che si manifestano in maniera del tutto costante.

Per riuscire a gestire in maniera efficace questi disturbi in alcuni casi potrebbe essere sufficiente ricorrere a dei semplici farmaci da banco. Tuttavia in alcuni casi i disturbi necessitano l’intervento di un medico che prescriva al paziente dei trattamenti più mirati e con un livello di efficacia maggiore.

Possibili cause

Tra le possibile cause che innescano crampi e sintomi in tal senso annoveriamo una patologia come la pancreatite che di fatto è un processo infiammatorio molto marcato della zona del pancreas. Se invece si parla di un dolore allo stomaco che è causato da una forma di dispepsia funzionale, il paziente potrebbe avere un dolore che può durare dai tre ai sei mesi.

I crampi allo stomaco in tal senso producono delle fitte di dolore che sono localizzabili nella parte alta dell’addome. In linea generale unitamente a queste fitte il soggetto potrebbe percepire un senso di pienezza e di sazietà di natura precoce che potrebbero essere accompagnati a:

  • Il soggetto potrebbe avere un bruciore allo stomaco;
  • Il soggetto potrebbe percepire un gonfiore alla zona addominale;
  • Il soggetto potrebbe avere delle eruttazioni;
  • Il soggetto potrebbe avere la nausea.

Quali sono le dinamiche specifiche che possiamo identificare per un problema come quello della dispepsia funzionale? In tal senso è bene dire che non è per nulla semplice identificare i fattori specifici che sono all’origine di questa problematica, possiamo parlare in tal senso di una serie di fattori tra cui:

  • Potrebbe essere legato a un fattore di sensibilità della zona delle visceri quando avviene la distensione dello stomaco;
  • Potrebbe essere collegato a alterazioni legate alla flora batterica intestinale;
  • Potrebbe essere collegato a disturbi legati al sistema nervoso;
  • Potrebbe essere collegato a un processo di natura infettiva causato dall’Helicobapter pylori.

Parlando invece di una problematica come l’indigestione è bene dire che in circa due terzi di queste forme la causa è collegata a:

  • Problemi di motilità;
  • Problemi di eccessiva sensibilità alla distensione dello stomaco.

Approccio diagnostico

Qual’è il corretto iter diagnostico al quale si dovrà sottoporre un soggetto che soffre di mal di stomaco? Per prima cosa è bene dire che non è necessariamente detto che il soggetto debba sottoporsi a un’endoscopia. Se il paziente non dovesse avere sintomi preoccupanti verrà prescritto un esame che servirà a verificare se è presente l’Helicobapter pylori.

Un fattore molto importante è la corretta discriminazione tra una digestione non ottimale e altre tipologie di patologie che potrebbero interessare l’apparato digerente. Da questo punto di vista possiamo citare:

  • Sindrome dell’intestino irritabile;
  • Il reflusso gastroesofageo;

Da questo punto di vista e aggiungiamo per fortuna ci sono casi in cui per effettuare una diagnosi corretta in tal senso basta porre attenzione ai disturbi lamentati dal paziente quali la dirrea o la stitichezza.

Se si tratta in tal senso di calcoli alla cistifellea la sindrome dolorosa potrebbe colpire la zona dell’epigastrio e il paziente potrebbe avere:

  • Il paziente potrebbe avere vomito;
  • Il paziente potrebbe avere mal di testa.

Approcci terapeutici

Quali sono in tal senso gli approcci di natura terapeutica che si potrebbero mettere in campo? Se si tratta di ulcera gastrica, esofagite, processi infettivi legati all’Helicobacter pylori la terapia potrà essere a base antibiotica. Se si tratta invece di una dispepsia di natura funzionale i rimedi potrebbero vertere su:

  • Principi attivi ad azione antiacida quali potassio citrato e acido citrico;
  • Antagonisti del recettore H2 dell’istamina;
  • Principi definiti attivi che stimolano la motilità gastrica;
  • Principi attivi che aiutano a eliminare le bolle d’aria presenti nello stomaco;
  • Antidepressivi triciclici per ridurre i fastidi legati ai crampi allo stomaco.

Parliamo di alimentazione

Ci sono una serie di alimenti che in quanto tali possono essere annoverati tra quelli che causano disturbi allo stomaco, vediamo quali:

  • Alimenti ricchi al loro interno di grasso;
  • Bevande gassate;
  • Spezie;
  • Maionese;
  • Il cioccolato.

In ogni caso quello che può fare una persona che soffre di digestione è:

  • Aumentare il numero dei pasti;
  • Mangiare in maniera più lenta;
  • Ridurre la quantità.

Quando consultare il medico

Quando diventa necessario consultare il medico quando si hanno sintomi legati a crampi allo stomaco ? In presenza di disturbi quali:

  1. Un dolore nella zona dell’addome forte;
  2. Bruciore di stomaco che non migliora assumendo antiacidi;
  3. Una perdita di peso anomala;
  4. Se si trova sangue nelle feci;
  5. Se si ha vomito;
  6. Se si ha diarrea che perdura nel tempo.

Dolore addominale acuto