Ematemesi

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Se non avete mai sentito parlare di una condizione come quella dell’ematemesi, si tratta sostanzialmente di un soggetto che inizia a vomitare sangue. Se dovessimo invece descrivere la colorazione potremmo dire che si tratta di un sangue di un color rosso scuro. Non sempre ma in alcune circostante il sangue può anche contenere tracce di cibo. Quale può essere la patologia correlata a questa condizione? Ce ne sono di differenti tipologie, andiamo a vedere quali sono le principali:

Angiodiplasia

Potrebbe trattarsi di una manifestazione correlata a una condizione detta angiodisplasia. Sostanzialmente si tratta di una malformazione che è localizzata nei vasi sanguigni localizzati nell’intestino. Cosa può causare in un soggetto? Uno dei primi sintomi è un sanguinamento di natura occulta. Si tratta di lesioni che interessano la zona dell’intestino o la zona del colon a destra. Si tratta di una patologia maggiormente diffusa in pazienti giovani o in pazienti di una certa età? In linea generale si tratta di una patologia che si manifesta a una certa età in soggetti che hanno più di 40 anni.

Si tratta di un’emoraggia che può avere un certo grado di importanza. Si tratta di perdite di sangue che possono interessare il soggetto nella fase di defecazione. Nell’espulsione delle feci ci può essere una consistente quantità di sangue vivo. Come si diagnostica una patologia di genere?

Tramite una colonscopia nel momento in cui le lesioni sono evidenti. Non sempre risulta così semplice individuare queste lesioni perchè possono essere anche di dimensioni estremamente piccole. Se il sanguinamento è associato a una forma di anemia è molto importante procedere con una trasfusione prima di adottare qualsiasi tipo di intervento di natura curativa.

Dopo aver effettuato la trasfusione si potrà proseguire attraverso un percorso di natura endoscopica nel quale si provvederanno a chiudere i vasi che tendono a sanguinare. Tuttavia molto dipende dal grado di gravità delle lesioni. Se c’è una certa diffusione si provvederà allora con un’altro tipo di procedura che è l’embolizzazione.

Dengue

Di quale patologia specifica stiamo parlando? Per prima cosa è bene dire che si tratta di una malattia che viene trasmessa dalle zanzare. Qual’è la sintomatologia associata alla comparsa di questa malattia? Vediamo insieme i principali sintomi:

  •   Il soggetto potrebbe avere uno stato febbrile improvviso piuttosto elevato
  • Il soggetto potrebbe soffrire di cefalea
  • Il soggetto potrebbe essere colpito da una forma di tosse

Il canale di trasmissione di questa patologia è attraverso una puntura di zanzare chiamate Aedes. Qual’è il periodo di incubazione dopo il quale la malattia tende a manifestarsi? In linea generale l’incubazione dura dai 3 ai 15 giorni. Successivamente iniziano a manifestarsi i sintomi.

Il periodo successivo all’incubazione è caratterizzato da:

  • Si manifesta in maniera improvvisa la febbre
  • Il soggetto potrebbe soffrire di brividi
  • Il soggetto potrebbe avere una sindrome dolorosa che si manifesta nella zona delle gambe
  • Il soggetto potrebbe avere una sindrome dolorosa che si manifesta nella zona delle articolazioni

Ci sono altre sintomatologie che il soggetto potrebbe lamentare? Si potrebbero esserci sintomi che si manifestano nella zona gastrointestinale.

  • Tra questi il soggetto potrebbe avere la nausea
  • Tra questi il soggetto potrebbe avere il vomito
  • Il soggetto potrebbe andare incontro a un’emoraggia

Processo diagnostico

Come si effettua correttamente la diagnosi di una patologia del genere? Si effettueranno sul paziente dei test di natura sierologica. Qual’è il tipo di terapia che si può utilizzare in una malattia del genere? In linea generale la terapia è strettamente collegata ai sintomi che il soggetto tende a manifestare.

Ebola

Di quale patologia stiamo parlando? Il virus Ebola è una malattia che è stata individuata alla fine degli anni 70. Più precisamente nel 1976 ed è un virus che si trasmette da un soggetto ad un altro attraverso i liquidi corporei. Tende a manifestarsi principalmente nell’uomo e anche nei primati. Qual’è il periodo di incubazione?

Le tempistiche specifiche di incubazione possono variare e si attestano tra i due giorni e i ventuno giorni. Si tratta di una malattia che ha un livello di mortalità nei contagiati piuttosto elevato in maniera particolare se non viene curata già dai primi periodi di manifestazione.

Il contagio può anche avvenire attraverso un contatto diretto con gli ammalati che hanno già la malattia.

Sintomatologia

Qual’è la sintomatologia specifica che riguarda il virus? Vediamola insieme:

  • Il soggetto può avere una febbre improvvisa
  • Il soggetto può lamentare un mal di testa
  • Il soggetto può avere il mal di gola
  • Il soggetto può lamentare dolori di natura muscolare o articolare
  • Il soggetto potrebbe avere un senso di spossatezza diffuso
  • Il soggetto potrebbe avere il vomito
  • Il soggetto potrebbe avere problemi di diarrea
  • Il soggetto potrebbe avere problemi nella zona del fegato o dei reni

 Sindrome di Mallory Weiss

Di quale tipo di patologia stiamo parlando? Si tratta di una lesione che interessa l’esofago o della zona dello stomaco. Da cosa è causata questa lesione? La causa può essere il vomito, dei conati o il singhiozzo. Si tratta in linea di massima di un tipo di sindrome che è possibile riscontrare in tutti quei pazienti che hanno un vomito piuttosto violento e acuto. Il sanguinamento causato dalla sindrome si verifica nel tratto gastro-intestinale. Si tratta di episodi di sanguinamento che nel corso del tempo tendono a cessare in maniera del tutto spontanea. Se invece l’emoraggia è seria si deve intervenire tramite una trasfusione e posizionando una clip.

Varici esofagee

Di cosa stiamo parlando? In pratica si tratta di dilatazioni relative a vene presenti nella zona dell’esofago. In linea generale le varici sono del tutto asintomatiche. Tuttavia può anche accadere che nel corso del tempo questi vasi possano rompersi portando a un sanguinamento. In questo caso il sangue potrebbe essere presente nel vomito oppure potrebbe esserci melena.

Si tratta di feci espulse dal paziente con un colorito nero causato dalla presenza di sangue che è stato digerito dai succhi gastrici. Come si deve intervenire per prevenire il sanguinamento? Se si tratta di varici piccole si può agire attraverso beta bloccanti non selettivi. Si utilizzerà lo stesso approccio per varici di dimensioni più grandi.

Se il paziente dovesse avere avere un’emoraggia molto importante e improvvisa, si dovranno mettere in atto alcune procedure vediamo quali sono:

  • Per prima cosa effettuare trasfusioni di sangue
  • Antibiotici a fini preventivi di possibili infezioni
  • Terapia a livello endoscopico per le varici
  • Se l’emoraggia non riesce ad essere arrestata si può utilizzare la sonda di S-Blackmore che tende a gonfiarsi nella zona dell’esofago e nella parte finale dello stomaco. In questo modo l’emoraggia viene bloccata.

Come abbiamo visto dalle descrizioni appena fatte l’ematemesi è una condizione medica che può essere associata a varie patologie. Per riuscire a trattare la problematica nel modo giusto sarà sempre necessario l’intervento di un medico con la l’eventuale somministrazione di farmaci idonei o trasfusioni.

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Alessandro Baldini
Web content writer senior, specializzato nella redazione di contenuti nel settore medico, laureato in filosofia a Bologna, corso di specializzazione conseguito allo Ial Web di Udine nel content management, corso conseguito al Cfa di Milano nel 2020, sul web marketing.