Ipertermia maligna

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Ipertermia maligna ovvero una condizione che si produce in un organismo umano a seguito di un innalzamento della temperatura corporea che è di fatto eccessivo. Questa condizione dunque può essere estremamente pericolosa anche se si parla di evento raro. Per quale motivo può capitare a una persona di avere un brusco innalzamento della propria temperatura corporea? In linea generale si parla di soggetti che hanno in tal senso un grado di predisposizione a una condizione del genere. Potrebbe anche essere la conseguenza di una somministrazione legati a farmaci miorilassanti. In generale si tratta di una classe di farmaci specifica che possono essere somministrati a seguito di contratture di natura muscolare che causano una sindrome dolorosa nel paziente. Tuttavia potrebbero anche essere utilizzati in aggiunta a un gas con caratteristiche anestetiche per sottoporre il paziente a un intervento di natura chirurgica.

Quando si verifica

Quindi in quali occasioni specifiche potrebbe prodursi una condizione del genere? Il soggetto potrebbe avere una reazione del genere quando vengono somministrati farmaci anestetici. In alternativa si parla di una condizione che si potrebbe manifestare prima di un intervento chirurgico o subito dopo.

Potrebbe essere una condizione che si produce in seguito a una forma di iperativittà delle cellule muscolari. Questo scatena una condizione nella quale il soggetto inizia ad avere delle contrazioni di natura muscolare piuttosto accentuate. Queste a loro volta tendono a produrre del calore e fanno in maniera tale che la temperatura del corpo nel soggetto, abbia un innalzamento a valori che diventano di fatto pericolosi.

Dovendo invece parlare di una sintomatologia associata a questa condizione potremmo avere a che fare con:

  • Il soggetto potrebbe sviluppare un grado di rigidità di natura muscolare
  • Il soggetto potrebbe avere un battito cardiaco piuttosto accellerato e rapido
  • Il soggetto potrebbe iniziare a respirare in maniera più veloce e rapida del normale

Come si effettua un processo di diagnosi in un soggetto che presenta questa problematica? In linea generale questa sintomatologia associata a questa condizione viene diagnosticata in un soggetto in occasione di un intervento chirurgico al quale viene sottoposto il paziente.

Come si interviene su un paziente che improvvisamente manifesta una condizione del genere? Solitamente il trattamento che si mette in pratica si basa sul raffreddamento veloce dell’organismo del paziente per riportare la temperatura corporea su valori che non costituiscano per lui un serio pericolo di vita.

Farmaco miorilassante e gas anestetico

Qual’è il farmaco miorilassante che viene somministrato al paziente che causa questa condizione? Qual’è invece il gas anestetico specifico che viene utilizzato che causa questa problematica? Nella maggioranza dei casi il farmaco miorilassante che viene somministrato al paziente si chiama succinilcolina. Per quanto invece riguarda il gas anestetico si chiama alotano.

Una caratteristica interessante di questa forma di ipertermia è che a seguito dalla somministrazione di farmaci potrebbe manifestarsi già la prima volta. Tuttavia è più probabile che una condizione del genere possa manifestarsi in un paziente dopo essere stato esposto a questi farmaci per tre volte.

Esiste in un soggetto una predisposizione genetica a questa condizione? Possiamo dire che questa predisposizione si può ereditare. Quali sono le conseguenze alle quali va incontro un soggetto che manifesta una problematica di ipertermia? Vediamo insieme le possibili conseguenze:

  • Il soggetto potrebbe andare incontro a uno squilibrio di natura idrosalina
  • Il soggetto potrebbe andare incontro a un processo di coagulazione del sangue troppo accentuato

Chiaramente è bene dire che in un soggetto dove il sangue subisce un processo di coagulazione troppo accentuato, si potrebbero produrre dei danni di natura organica. In seguito alla cessazione di questa condizione, il soggetto potrebbe avere delle perdite emorragiche piuttosto importanti.

Tuttavia i danni che potrebbero prodursi in un soggetto che improvvisamente soffre di una condizione di ipertermia a livello corporeo, potrebbero anche coinvolgere la muscolatura. Se si produce un danno di natura muscolare, i muscoli che hanno subito questo danno liberano una proteina chiamata mioglobina.

Questa proteina potrebbe modificare la colorazione naturale dell’urina dando un colore sul marrone o sul rossastro. Quali sono le conseguenze alle quali va incontro un soggetto che sviluppa una condizione del genere? Questa potrebbe causare un danno ai reni piuttosto grave o portare un soggetto a sviluppare un’insufficienza di natura renale. Questa condizione potrebbe causare il decesso del paziente.

Quando di manifesta la sintomatologia

Quando si manifesta una sintomatologia del genere? Solitamente la condizione di ipertermia tende a evidenziarsi quando al soggetto è stata somministrato l’anestetico o dopo l’intervento chirurgico. Quali sono i sintomi che manifesta il paziente? Vediamoli insieme:

  1. Uno dei sintomi che può evidenziare una condizione del genere è caratterizzato da una respirazione che tende ad aumentare in velocità
  2. Un altro sintomo che può denotare una condizione di ipertermia è l’aumento della frequenza cardiaca
  3. Un altro sintomo è legato alla muscolatura che tende a diventare rigida
  4. La sintomatologia legata alla rigidità della muscolatura tende a manifestarsi in maniera particolare nella mascella
  5. La temperatura corporea del paziente tende a raggiungere valori piuttosto elevati oltre i 40 gradi. In alcuni casi la temperatura corporea può raggiungere i 43 gradi

La temperatura piuttosto elevata in un soggetto può provocare altre problematiche. Si potrebbero manifestare nell’ordine:

  1. Il soggetto potrebbe avere un ritmo cardiaco non regolare ma del tutto anomalo
  2. Il soggetto potrebbe sviluppare una forma di nausea
  3. Il soggetto potrebbe avere vomito
  4. La colorazione dell’urina potrebbe cambiare e diventare di un colore marrone o rosso

Processo diagnostico

Come si diagnostica in maniera corretta una problematica del genere? Per prima cosa è bene dire che la sintomatologia si manifesta in seguito alla somministrazione dell’anestetico. I medici specialisti quando possono ipotizzare una forma di ipertermia del genere? Di fatto la sintomatologie e le problematiche connesse, tendono a manifestarsi in un range di tempo varabile che è compreso tra alcuni minuti e qualche ora dopo che al paziente è stata somministrata l’anestesia.

In tal senso i medici sottoporranno il paziente ad analisi del sangue che serviranno a verificare la possibile presenza di danni a livello organico. Questo aiuterà anche ad escludere altre ipotetiche cause. Verrà fatta anche un’analisi urina per poter stabilire se è presente mioglobinuria.

Se si tratta di soggetti che hanno una componente familiare positiva a questo disturbo o magari in passato hanno già manifestato effetti collaterali accentuati durante l’anestesia, potranno essere sottoposte a un esame specifico in grado di rilevare la predisposizione all’ipertermia maligna.

Un’altra strada percorribile è quella dei test genetici che di fatto hanno dei limiti, vediamo quali:

  • Potrebbero non riuscire a identificare le persone che hanno questa predisposizione
  • Sono test che non sono sempre disponibili

Si può anche cercare di prevenire questa condizione in soggetti che hanno avuto già in passato ipertemia, se ci si trova in presenza di soggetti che hanno familiari che in passato hanno avuto problematiche legate all’anestesia. Come si procede in questi casi? Si usa anestetico locale o regionale là dove possibile. Se non fosse possibile si somministra anestesia generale con farmaci che riducono di molto il rischio che il soggetto possa avere reazioni del genere.

Approcci curativi

Se il paziente va in ipertermia bisogna intervenire raffreddando in maniera più veloce possibile il corpo del paziente. Per raffreddare rapidamente la temperatura corporea si potranno usare il ghiaccio e un ventilatore. Al paziente potrà essere somministrato il dantrolene per rilassare i muscoli, riducendo in tal modo la febbre e eventuali danni ai muscoli.

Per cercare di impedire che si produca un danno renale i medici potrebbero somministrare grandi quantità di liquidi con bicarbonato di sodio. Purtroppo anche se i medici intervengono in maniera tempestiva e precoce, non è detto che il paziente non possa morire.