Nevo di Spitz

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Se non avete mai sentito parlare del nevo di Spitz a cosa ci stiamo riferendo? Sostanzialmente si tratta di una proliferazione della pelle che può colpire in prevalenza soggetti che hanno un’età inferiore ai 35 anni. Si tratta di una formazione che ha un carattere benigno e non è in alcun modo cancerosa e non è una patologia. Dietro a questi specifici tipi di nei c’è anche una storia, in tempi passati la dermatologia e la medicina tendeva a inquadrarli come una forma neolplastica relativa alla zona della pelle. Solo in un secondo momento, conducendo gli opportuni approfondimenti la medicina è arrivata a dimostrare che si tratta di formazioni relative alla pelle completamente benigne, non hanno in alcun modo caratteristiche di natura cancerogena e in linea generale possono essere considerati privi di rischi.

Storia del nevo

In una fase iniziale, era prassi comune considerare questo tipo di nevo una caratteristica che si poteva sviluppare solo nei bambini. In linea generale, citando alcune statistiche è vero che nel settanta per cento dei casi si tratta di persone che hanno un’età inferiore ai 20 anni, questo tuttavia non esclude che questo tipo di nevo possa svilupparsi anche in un’età diversa da quella indicata.

Sintomatologia

Molto spesso vengono chiamati nei o escrescenze. Non si tratta di una forma standard di sviluppo di un nevo, in realtà potremmo trovarci in presenza di forme differenti tra di loro. Tra le loro caratteristiche annoveriamo quella interessante di non rimanere costante nel tempo come forma e dimensione ma di avere un determinato grado di sviluppo. Possono insomma cambiare durante il loro processo di crescita. Tendono a svilupparsi in una zona specifica del corpo? In linea generali sono nevi che nella maggior parte dei casi si possono trovare sul viso, nella zona della testa e nella zona delle gambe.

Questo ovviamente non esclude che il loro sviluppo e la loro comparsa possa avvenire in maniera indistinta in qualsiasi parte del corpo. Rispetto agli altri tipi di nevi hanno una caratteristica che li differenzia e li contraddistingue: crescono in maniera più rapida.

Si tratta di nei che hanno delle dimensioni specifiche? In realtà potremmo rispondere dicendo che si tratta di formazioni dalla dimensione piuttosto variabile. Possono avere una larghezza che è pari a pochi millimetri o possono arrivare ad avere una larghezza che è pari ad alcuni centimetri.

Si tratta di nevi che hanno una forma particolare? Si, in molti casi possono avere una forma che ricorda quella di una cupola, con variazioni di colore che possono andare dal marrone con sfumatura rossastra ad assenza completa di colorazione.

Posso avere anche colorazioni di natura differente? Si, in alcuni casi si tratta di nevi che possono avere colorazioni che variano dal nero, al blu e non è detto abbiano una forma lineare, potrebbero anche avere dei bordi irregolari. In questo caso si parlerà di nevi pigmentati. Possiamo fornire in tal senso delle percentuali relative a questi particolari nevi con una certa pigmentazione? Si, nella maggior parte dei casi la loro percentuale di insorgenza rispetto a un nevo classico è pari al 10 per cento del totale.

Evoluzione del nevo

Si tratta di un nevo che nel corso del tempo ha un processo di evoluzione. All’inizio ha una forma lineare e rotondeggiante, in un secondo momento evolve e tende a diventare un nevo pigmentato. Quando ha mutato la sua struttura iniziale ed è magari diventato pigmentato, può assumere colorazioni che sono anche differenti da quelle precedentemente citate, possono quindi assumere colorazioni che vanno dal rosso, al rosa, al colore stesso della pelle.

Vediamo insieme adesso alcune caratteristiche specifiche di questi nevi:

  • Subiscono un processo di crescita alquanto accellarata
  • Presentano una colorazione sufficientemente uniforme
  • Solitamente compaiono sulla pelle del soggetto in maniera singola
  • Possono causare sensazioni di prurito soprattutto nelle zone intorno al nevo

Nevo e forma tumorale

Si parla di forme rare ma possono capitare, questi nevi possono assomigliare a neoplasie della pelle cancerogene, in questo caso si tende a parlare di tumori atipici. Ci sono delle caratteristiche specifiche relative a questi tumori atipici? Si, andiamo a vedere insieme quali sono:

  • Si parla di nevi che hanno una larghezza che è maggiore di un centimetro
  • Non hanno margini ben delineati
  • Il colore non è ben definito
  • Hanno un aspetto tendente al ruvido
  • In linea generale questo tipo di nevi sono presenti sulla zona della schiena

In linea generale possiamo dire che quando si tratta dei classici nevi, possiamo parlare di forme del tutto innocue. In alcuni casi tendono a regredire e scomparire in maniera del tutto spontanea. Solo in alcuni casi si è notata una correlazione tra quelli in forma atipica e i melanomi della pelle.

Ad oggi la scienza e gli stessi ricercatori non sono ancora arrivati a determinare quali siano le condizioni che creano una correlazione tra questi nevi e i melanomi. Vale sempre la regola che se curati e trattati in maniera tempestiva, non mettono in pericolo il paziente danneggiando la sua salute.

La prassi prevede che questa tipologia di nevo, soprattutto quando è in forma classica, benigna e del tutto innocua, venga rimosso da un medico specialista.

Cause della loro proliferazione e sviluppo

Possiamo individuare delle cause legate alla loro proliferazione e sviluppo? In linea generale si può parlare di una fase espansiva eccessiva di cellule che tendono a concentrarsi e ad accumularsi. Esistono dei potenziali fattori di rischio che incidono proliferazione di questi nevi che in alcuni casi possono diventare anche melanomi Spitzoidi? Si, vediamo insieme quali sono i principali fattori di rischio che possiamo individuare:

  • Sicuramente sono maggiormente soggetti persone che hanno un incarnato piuttosto chiaro e che rischiano di scottarsi
  • Un soggetto che in passato ha avuto scottature
  • Il periodo delle pubertà se si parla di donne è sicuramente un fattore
  • L’età del soggetto, pazienti più predisposti sono quelli con un’età inferiore ai 10 anni
  • Avere le lentiggini
  • Avere una pelle sulla quale ci sono tanti nevi

Ci sono altri fattori di rischio che possiamo mettere in evidenza? Si, vediamo insieme quali:

  • Nel caso di donne o ragazze i fattori di mutamento ormonale
  • Un’età compresa tra i 10 anni e i 20 anni
  • Avere in famiglia persone che hanno avuto melanomi della pelle

 Processo diagnostico

Per diagnosticare in maniera corretta un nevo del genere ci si dovrà sottoporre a una visita dermatologica. In sede di visita il medico farà un’analisi dettagliata e approfondita della storia clinica del paziente e anche familiare. Si aiuterà in tal senso con l’utilizzo di strumenti specifici quali il dermatoscopio, una fotocamera. Se il medico dovesse avere il dubbio di trovarsi in presenza di un nevo di Spitz potenzialmente canceroso, ne asporterà una parte per esaminarlo poi in un laboratorio (esame istologico). In alcuni casi sarà necessaria anche una biopsia del linfonodo sentinella per verificare se è in corso una metastasi con relativa diffusione ai linfonodi.

Come si interviene

Nella maggior parte dei casi i nevi vengono asportati tramite relativo intervento chirurgico, tuttavia è anche bene dire che se si tratta di nevi classici, non più larghi di un centimetro e di forma regolare e coinvolgono soggetti con un’età inferiore ai 12 anni, potranno anche essere monitorati da un medico almeno con cadenza semestrale per controllare eventuali variazioni senza dover intervenire chirurgicamente.

La rimozione dei nevi verrà quindi fatta in presenza di determinate caratteristiche, andiamo a vedere quali:

  • Se presentano pigmentazione
  • Se compaiono in soggetti di età oltre i 12 anni
  • Se hanno forma irregolare e colore non standard

In linea generale questi nevi hanno caratteristiche benigne, questo non toglie che se un soggetto ha una pelle con molti nevi, la debba far esaminare almeno con cadenza annuale da un dermatologo.