Ritardo del linguaggio

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Quando parliamo di una problematica come quella del ritardo del linguaggio, ci riferiamo essenzialmente a una condizione che risulta essere piuttosto diffusa nell’età prescolare del bambino. In linea generale, si tende a considerare questa problematica come la diretta conseguenza di un disturbo che possiamo identificare nella sfera del linguaggio.

Per essere ancora più precisi, potremmo dire che questo disturbo fa parte di:

  • Una problematica che è legata al processo di sviluppo e livello neurologico;
  • Possiamo identificarla come un ritardo che può essere presente in vari ambiti;
  • Gli ambiti ovviamente sono quelli relativi al linguaggio.

Queste problematiche non è detto che si presentino quando:

  • Il bambino ha delle problematiche che possono essere legate alla propria sfera cognitiva;
  • Il bambino ha delle problematiche che possono essere legate alla propria sfera di natura sensoriale;
  • Il bambino ha delle problematiche che possono essere legate alla sfera motoria;
  • Il bambino ha delle problematiche che possono essere legate alla sfera di natura affettiva.

Sviluppo legato alla lingua

Per quanto concerne lo sviluppo legato alla lingua, è bene sapere che entro i primi trentasei mesi di vita del bambino, presenta un livello di variabilità piuttosto marcato. Solitamente in condizioni normali, il bambino presenta nei primi 12 mesi di vita un minimo sviluppo del vocabolario linguistico futuro, in termini di prime parole che inizia a pronunciare.

Se prendiamo come riferimento un arco temporale che è pari a 24 mesi, il bambino inizia ad acquisire un vocabolario di natura linguistica che è pari a circa 100 parole. In questa prima fase inizia anche a comporre le prime frasi. Superato questo primo periodo, intorno ai 30 mesi, il bambino inizia ad avere una vivacità linguistica che risulta essere incrementata. 

Il vocabolario linguistico è in fase di arricchimento, in questo periodo si assiste a un deciso incremento del numero di parole che il bambino è in grado di pronunciare. Proprio in questa fase specifica il bambino è in grado di:

  • Inizia a comporre frasi che sono composte da più parole fino al punto di aumentare il livello di complessità.

Bambini di tre anni

Consideriamo ora un importante fase quella che vede i bambini arrivare all’età dei tre anni. Infatti in questa fase si crea una netta spaccatura tra quei bambini che hanno un ritardo nello sviluppo e quelli che invece parlano in maniera tardiva. Volendo utilizzare delle percentuali in tal senso, possiamo dire che nel cinque per cento dei casi si tratta di problematiche che tendono a mantenersi costanti nel tempo anche successivamente al periodo dei tre anni.

In tal senso è bene porre in essere una diagnosi che sia il più possibile tempestiva e tenga conto del fatto che si sono presentate delle problematiche legate al livello di comunicazione e problematiche legate al livello di comprensione. Tuttavia questa fase di diagnosi non potrà esimersi dal passare dalla valutazione di un medico specialista.

Segnali da prendere in considerazione

Quali sono i segnali che in tal senso vanno presi in considerazione? Vediamoli insieme:

  • Per prima cosa andranno valutati segnali relativi ai primi dodici mesi di vita nei quali il bambino non pronuncia alcun tipo di parola;
  • Un altro segnale molto importante è legato ad un’età intorno ai 18 mesi di vita nei quali il vocabolario linguistico del genitore risulta essere inferiore alle venti parole;
  • Un altro segnale molto importante è legato ad un’età del bambino intorno ai ventiquattro mesi, periodo nel quale il vocabolario del bambino non dovrebbe essere inferiore alle cinquanta parole;
  • Un altro segnale molto importante è legato ad un’età del bambino che si attesta tra i ventiquattro mesi e i trenta mesi, nella quale si può notare nel bambino una completa assenza di produzione di gioco di natura simbolica;
  • Un altro segnale molto importante è legato ad un’età del bambino che si attesta intorno al periodo successivo ai trenta mesi, nel quale ci si accorge che il bambino non produce frasi anche semplici da un punto di vista della struttura lessicale.

Processo diagnostico

Qual’ è l’iter corretto a livello diagnostico? Per prima cosa ci si dovrà rivolgere a un centro che sia in tal senso focalizzato a altamente specializzato a risolvere problematiche del genere. Come si effettua una diagnosi del genere? Vediamolo insieme:

  • Per prima cosa servirà che si approccino vari specialisti;
  • Servirà l’intervento di un neuropsichiatra;
  • Servirà l’intervento di uno psicologo;
  • Servirà anche l’intervento di un logopedista.

Per prima cosa questo team di specialisti si occuperà di reperire informazioni attendibili che siano legate alla fase relativa allo sviluppo del bambino in termini di:

  • Sviluppo psichico;
  • Sviluppo motorio;
  • Sviluppo di natura linguistica;
  • Sviluppo in termini di comunicazione del bambino.

In una prima fase, sarà necessario valutare quale sia il livello attuale di sviluppo del bambino per fare in maniera tale che si accerti se il ritardo manifestato non sia imputabile a un ritardo che coinvolge complessivamente tutto lo sviluppo del bambino.

In una fase successiva, si dovrà necessariamente valutare le varie parti della lingua quali le parole effettive che il bambino conosce e la parte grammaticale. Senza dimenticare in tal senso quella che risulta essere l’effettiva capacità di produrre suoni e di raccontare e di saper descrivere.

Approccio terapeutico

Come si svolge il processo riabilitativo? Se si tratta di una problematica legata a disturbi che riguardano il linguaggio, lo specialista più indicato è il logopedista. La terapia praticata sul bambino potrebbe prevedere:

  • La terapia insieme al logopedista potrebbe essere svolta in maniera del tutto individuale;
  • La terapia insieme al logopedista potrebbe essere svolta in maniera del tutto in un piccolo gruppo.

Parent coaching

Tuttavia non si può escludere che la terapia si basi su un modello differente nel quale attivamente si mettono in gioco i genitori. In tal senso potrebbero essere direttamente coinvolti nell’attuazione di strategie di natura riabilitativa sul proprio bambino. Questo avviene tramite strategie di natura psicoeducative che verranno trasmesse ai genitori dallo specialista di riferimento.

Ulteriori considerazioni

Quando si tratta di ritardo del linguaggio, i genitori possono applicare delle strategie di natura educativa che possono aiutare e supportare il bambino nello sviluppo del linguaggio e della produzione di natura verbale. Da questo punto di vista è molto importante fare in maniera tale che il bambino possa relazionarsi nell’ambito sociale tenendo sempre conto di quali sono le sue effettive competenze nell’ambito della comunicazione.

Quali possono essere da questo punto di vista delle attività che aiutano il bambino nello sviluppo delle proprie capacità linguistiche e comunicative? Vediamole insieme:

  • Risulta molto utile leggere in maniera condivisa;
  • Risulta essere molto utile il gioco di natura simbolica;
  • Risultano essere molto utili le filastrocche.

Microcefalia neonati