Sangue dall’ano senza feci

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Quando si parla di sangue dall’ano senza feci si intende in tal senso una condizione nella quale viene emesso sangue nella parte finale dell’intestino, i termini medici che indeficano questa condizione sono:

  • La proctorragia;
  • La rettorragia.

Nel caso in cui si parli di proctorragia la perdita di sangue è legata al canale anale, se parliamo invece di rettorragia la perdita di sangue è legata alla zona del sigma e alla zona del retto. In realtà è bene dire che quando si produce una emissione di sangue dalla zona anale, parliamo di un sintomo che come tale è frequente e potrebbe essere legato a condizioni molto diverse, vediamo quali sono:

  • Una delle condizioni legate a questa problematica è una patologia a livello emorroidale;
  • Una delle condizioni legate a questa problematica sono le ragadi;
  • Un’altra condizione che potrebbe essere legata a questa problematica è una colite legata a un processo di natura infettiva;
  • Un’altra condizione che in tal senso potrebbe essere legata a questa problematica sono i polipi nella zona del colon retto;
  • Una lesione nella zona del retto;

La perdita di sangue che si può avvenire in questa zona in linea generale tende ad essere di un colore rosso intenso e in tal senso non sono presenti coaguli di alcuna sorta. Se si tratta di una perdita di sangue che ha la caratteristica di essere abbondante, la condizione medica che la definisce è proctorragia, nel caso in cui invece si parli di una condizione definita ematochezia, allora il sanguinamento dalla zona dell’ano è in minor quantità.

Un fattore molto importante da mettere in rilievo è il fatto che se ci troviamo in presenza di rettorragia e proctorragia, la perdita di sangue di colore rosso vivo può manifestarsi in maniera del tutto indipendente dal processo di defecazione. Tuttavia è anche bene specificare come queste condizioni non siano facilmente distinguibili dall’ematochezia. Un elemento in tal senso distintivo è la quantità di sangue presente nel materiale fecale.

Da questo punto di vista è bene dire che risulta essere maggiore in termini di quantità sia nella rettorragia che nella proctorraggia.

Parliamo di cause

Quali possono essere le cause che innescano un sanguinamento del genere? La risposta corretta è che potrebbero essere legate a differenti patologie legate all’apparato digerente. Nella maggioranza dei casi il sanguinamento è collegato a problematiche del tratto digestivo situato nella zona inferiore tra il colon, il retto e l’ano.

Quando parliamo di una perdita di natura ematica ci riferiamo a una condizione standard? In realtà no, potrebbe avere uno sviluppo differente, vediamo quali potrebbero essere:

  • Potrebbe essere una forma acuta;
  • Potrebbe essere una forma evidente;
  • Potrebbe essere una forma definita occulta.

Quando parliamo di proctorragia e rettorragia è bene dire che potrebbero essere legate a patologie di natura infiammatoria o magari collegate a fenomeni di natura meccanica quali:

  1. Lesioni di natura rettale;
  2. Collegate a traumi da corpi estranei.

Se si tratta di un sanguinamento misto a materiale fecale, potrebbe essere un sintomo collegato a patologie del colon sinistro o nel sigma. Da questo punto di vista potrebbe essere legato alla presenza di diverticoli, di processi infiammatori cronici a livello intestinale quali:

  • Si parla in tal senso di rettocolite ulcerosa;
  • Si parla in tal senso di morbo di Crohn.

Invece se la perdita di sangue interessa la superficie del materiale fecale, potrebbe essere legata a :

  • Potrebbe essere collegata a ragadi anali;
  • Potrebbe essere legata a colite ischemica;
  • Potrebbe essere legata a patologie di natura neoplastica;
  • Potrebbe essere legata a processi di natura infettiva quali l’amebiasi, la salmonellosi, la shigellosi.

Se si tratta di un sanguinamento nella zona anale con perdita di quantità minime legata magari a pratiche di natura igienica, potrebbe essere collegato a:

  • Potrebbe essere collegata a emorroidi;
  • Potrebbe essere collegata a ragadi;
  • Potrebbe essere collegata a fistole anali;
  • Potrebbe essere collegata a anngiodisplasie del colon;
  • Potrebbe essere legata a neoplasie legate al canale anale.

Tuttavia è bene dire che la rettorragia potrebbe anche essere legata a:

  • Potrebbe essere collegata a malformazoni di natura vascolare legate al tratto gastrointestinale;
  • Potrebbe essere collegata a una colite ischemica;
  • Potrebbe essere collegata a un infarto intestinale;
  • Potrebbe essere collegata a traumi nella zona dell’addome;
  • Potrebbe essere collegata all’assunzione di farmaci di natura anticoagulante;
  • Potrebbe essere collegata a possibili complicazioni in seguito a interventi di natura endoscopica.

Approfondimenti

Quando c’è una perdita di sangue dalla zona anale è bene sapere che potrebbe essere l’unico sintomo, oppure potrebbe essere accompagnato da ulteriori manifestazioni quali il prurito o il dolore nella zona anale. Il sangue poi potrebbe presentarsi con un gocciolamento del tutto isolato legato a un lavaggio. Un sintomo che potrebbe verificarsi con un amento nel processo di espulsione del materiale fecale e potrebbe essere associato a:

  • Si parla di stipsi;
  • Si parla di diarrea;
  • Si parla di emissione di muco;
  • Si parla di emissione di pus.

 Approccio diagnostico

Qual’è il corretto iter diagnostico da questo punto di vista? Quando si parla di proctorragia e rettorragia è bene specificare come si tratti in tal senso di un evento di natura patologica che causa un sanguinamento a livello gastrointestinale. Per questo motivo, si dovrà consultare un medico il prima possibile.

Il processo diagnostico in tal senso verrà fatto tramite visita proctologica, un esame endoscopico o una colonscopia. In termini di valutazione del paziente si dovrà:

  • Avere una conferma del sanguinamento a livello rettale o anale;
  • Fare una stima della quantità di sangue che il paziente perde oltre alla rapidità con il quale il sangue fuoriesce;
  • Riuscire a identificare quale sia la fonte legata alla perdita ematica;
  • Verificare se ci sia anche la presenza di patologie gravi.

Per verificare l’eventuale presenza di sangue occulto, il paziente dovrà essere sottoposto a un’indagine che avviene tramite un campione di feci che viene analizzato in un laboratorio. Gli esami del sangue consentiranno invece di determinare se il paziente sia anemico e se l’anemia sia da questo punto di vista progressiva o acuta.

Il paziente potrebbe essere sottoposto a ulteriori indagini? La risposta è si, in tal senso si potrebbe procedere con un emogasanalisi e l’elettrocardiogramma. Se la presenza di sangue dall’ano senza feci è correlato a una proctorragia, si dovrà determinare da questo punto di vista quale sia la causa specifica che ha innescato il problema.

Da questo punto di vista potrebbe essere utile:

  • Il riposo;
  • Una borsa di ghiaccio sulla zona dell’addome;
  • Se serve e si parla di casi gravi, sarà importante effettuare delle trasfusioni o utilizzare approcci di natura chirurgica.

Polipi intestinali