Solitudine e social network

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La solitudine e i social network. quale legame esiste tra queste due mondi così diversi tra di loro? Può il mondo dei contatti virtuali, aiutarci ad uscire da una condizione del genere? La risposta è articolata e dobbiamo in tal senso fare una serie di riflessioni e approfondimmenti in tal senso. Da una parte è vero che i social danno la possibilità alle persone di poter entrare in contatto con molte persone, probabilmente molte di più di quelle che potremmo magari avere nella vita reale. Tuttavia è anche pur vero che si tratta di contatti in tal senso del tutto virtuali, quando si parla di relazione, di avere un rapporto con una persona, questa condizione può nascere solo ed esclusivamente da un contatto vero con una persona.

Non ci sono relazioni che nascono da contatti di natura virtuale, Infatti per avere un rapporto del genere, serve vengano coinvolti tutti i sensi che fanno parte del nostro organismo, dev’essere coinvolta la nostra sfera emotiva, serve sia coinvolto il nostro corpo. Un altro fattore importante che serve conoscere da questo punto di vista è legato al fatto che una relazione di natura virtuale che utilizza il canale come internet, se la persona si trova in una condizione emotiva che come tale è delicata, potrebbe anche far ottenere il risultato contrario, con un peggioramento di un quadro psicologico ed emotivo che risulta essere già complesso e problematico.

Approfondiamo un paradosso moderno

Se riflettiamo al mondo di oggi, ci renderemo conto che i social hanno dato la possibilità ad un numero crescente di persone, di entrare in contatto con altre persone. Questo rende più facile, almeno in apparenza avere delle relazioni sociali virtuali. In realtà la condizione della solitudine tende a colpire un numero crescente di persone nel mondo di oggi.

Poi è chiaro che da questo punto di vista è bene sapere che la solitudine è una condizione come tale che potremmo definire di due tipologie differenti, vediamo quali sono:

  • La solitudine potrebbe essere una condizione che viene subita dal soggetto;
  • La solitudine potrebbe essere una condizione che la persone non cerca.

Motivo per il quale diventa molto importante, se non necessario capire quale tipologia di solitudine stiamo vivendo. Infatti se si tratta di una forma che viene cercata, prodotta dal desiderio di stare con sè stessi, si produce una condizione del tutto positiva, una sensazione di appagamento che risulta essere prodotta da tutte quelle persone che hanno la capacità di entrare in contatto in maniera molto intima con quello che risulta essere il proprio mondo di natura interiore.

Ben differente è la solitudine che si produce quando una persona, non per sua scelta tende a subire una condizione del genere. Cosa accade alle persone che vivono questa tipologia di condizione? La risposta corretta è che ci si potrebbe trovare in uno stato emotivo nel quale si percepisce una sorta di sofferenza di natura interiore, si può percepire un fastidio, si potrebbe percepire una sorta di insicurezza che come tale si proietta nel momento in cui si vogliono stringere legami che sono nuovi.

Se una persona vive una condizione di isolamento dal mondo che si fatto è del tutto innaturale, artificiosa, parliamo di una cosa ben diversa. In questo caso si vive una realtà che a tutti gli effetti è non reale, illusoria, potrebbe anche essere lineare e prevedibile da questo punto di vista e magari priva di qualsiasi tipo di conflitto.

Cercare la solutudine : effetti prodotti

Se la nostra condizione dovesse essere quella di cercare la solitudine, partendo dal presupposto che stiamo parlando in tal senso di una libera scelta, questa condizione potrebbe portare una persona a sviluppare:

  1. La persona potrebbe sviluppare dei pensieri;
  2. La persona potrebbe sviluppare delle emozioni;
  3. La persona potrebbe sviluppare una forma di creatività;
  4. La persona potrebbe sviluppare una forma di immaginazione.

Questa scelta consente ad ognuno di noi di imparare a conoscerci meglio, di poterci mettere maggiormente in gioco negli eventi della vita. Si tratta di una consapevolezza che come tale aiuta sicuramente a creare dei rapporti migliorativi con le altre persone. Riuscire ad imparare a stare da soli, potrebbe anche essere un’esigenza che una persona scopre di avere per consentirgli di dedicare maggior tempo a fare cose che piacciono e gratificano.

Per questo motivo, vedendo in questo un fattore molto positivo è importante riuscire a stare da soli, si tratta di una condizione che ci permette in questo senso di fare delle cose che amiamo, quali ad esempio riuscire a dedicarsi ad uno sport, magari all’arte, magari coltivare un hobby.

Effetti negativi

Quali possono essere invece gli effetti negativi che si potrebbero produrre nel caso in cui si viva una sorta di solitudine forzata? La risposta in tal senso corretta è se si tratta di esperienze personali negative, di vissuti che hanno in tal senso una valenza negativa, potrebbero indurre nella persona delle patologie di natura cronica.

Cosa accade esattamente? Si tratta di una condizione che come tale tende ad avere un influsso che è legato alla produzione del cortisolo, si tratta di un ormone definito come tale dello “stress“, in grado di compromettere il corretto funzionamento di quello che risulta essere il sistema immunitario.

Quali altri effetti negativi potrebbe avere la persona i social network? La risposta corretta è che potrebbero sorgere collegati a patologie di natura cardiaca, potrebbero essere collegati a stati di natura infiammatoria, potrebbero essere collegati a problematiche di natura vascolare. Una condizione come quella della solitudine “forzata”, potrebbe chiaramente far insorgere patologie di natura mentale quali:

  • Si parla in tal senso di ansia;
  • Si parla in tal senso di depressione.

Definiamo l’ansia

Quando parliamo di ansia a cosa ci stiamo riferendo? Per prima cosa è bene sapere che quando si parla di ansia, ci si riferisce ad una condizione che come tale in sè e per sè non ha una condizione anormale. Infatti parliamo di uno stato emotivo di base che come tale innesca un’attivazione dell’organismo nel momento in cui una situazione come tale viene percepita pericolosa in maniera soggettiva.

Quali possono essere invece i sintomi che potremmo definire tipici da questo punto di vista? Vediamoli insieme:

  • Uno dei sintomi tipici che potremmo avere è un senso di vuoto mentale;
  • Un altro sintomo tipico che potremmo avere è una percezione di allarme e di pericolo che tendono a crescere nel corso del tempo;
  • Un altro sintomo tipico è legato ai pensieri negativi;
  • Un altro sintomo tipico è il mettere in atto comportamenti protettivi a livello cognitivo;
  • Un altro sintomo tipico è la sensazione di essere osservati.

Per curare questa problematica, si può ricorrere alla terapia cognitivo-comportamentale, mentre l’utilizzo di farmaci quali le benzodiazepine possono creare nel corso del tempo problemi di assuefazione e astinenza.

Considerazioni finali

La solitudine e i social network, sono due realtà che si possono incrociare ma è bene sapere che non si combatte una problematica del genere rifugiandosi in un mondo virtuale. Perchè non si tratta di rapporti veri e autentici.

Sindrome vertiginosa da stress