vitamina d benefici : quali e quanti sono

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Se parliamo di vitamina D e i suoi benefici, dobbiamo per prima cosa fare un giusto approfondimento sul suo funzionamento, su come viene assunta, su quali cibi dobbiamo prediligere rispetto ad altri nella nostra quotidiana alimentazione. Insomma è bene fare un approfondimento puntuale che ci consenta di avere una base conoscitiva.

La vitamina D ha benefici evidenti, la prima caratteristica che possiamo evidenziare che è anche una delle più importanti, è quella di riuscire a fissare il calcio nelle ossa, una funzione essenziale al nostro organismo. Meno evidente quando si è giovani, perché il processo di calcificazione delle ossa, avviene in maniera più naturale, senza avere grandi problemi.

Diverso invece è il discorso delle persone che arrivano a una certa età, su queste sono ancora più evidenti i benefici della vitamina D. Infatti che è anziano, spesso può soffrire di osteoporosi, una  malattia che è caratterizzata dalla bassa densità di minerali come il calcio.

La conseguenza in termini di apparato scheletrico è molto facile da intuire, abbiamo un aumento considerevole della fragilità delle ossa, un meccanismo che è legato in maniera prevalente al processo di invecchiamento

Questo si traduce in un rischio più evidente di essere soggetti a fratture. Per evitare questo tipo di problematiche, che in termini percentuali colpisce in modo particolare le donne con un’incidenza che può arrivare al 40%, serve correre ai ripari quando si è ancora giovani.

Vitamina D benefici: sviluppo apparato scheletrico e sua assunzione

La prima cosa che è importante sapere sull’apparato scheletrico, è che il suo sviluppo è molto rapido nelle fasi legate all’infanzia, alla pubertà e all’adolescenza. Possiamo anche dire che arrivati a 25 anni, siamo all’apice nello sviluppo dell’apparto scheletrico, sia in termini di dimensioni che per il fattore legato alla densità dei minerali. 

La prevenzione dell’osteoporosi, deve avvenire molto presto, già in fase adolescenziale, infatti è in età adulta che inizia quel processo di perdita di massa ossea che può sfociare poi in una forma di osteoporosi.

Quali comportamenti dobbiamo quindi adottare, per prevenire questa decalcificazione progressiva delle ossa? Al di là dei soliti consigli che riguardano il mantenimento di uno stile di vita sano, evitando sovrappeso e obesità, riducendo il consumo di sale, è molto importante assumere adeguate quantità di calcio insieme alla vitamina D.

La vitamina D agisce come un ormone?

Quando la vitamina D è attiva nel nostro organismo, la sua funzione è simile a quella di un ormone in grado di svolgere un compito molto importante: la regolazione di una serie di organi presenti nel nostro corpo, oltre ad avere la capacità di mitigare gli effetti di un eventuale processo infiammatorio presente nel nostro organismo.

Secondo alcuni studi eseguiti in laboratorio, la vitamina D svolge una funzione di carattere preventivo, nei riguardi dei tumori, rallentandone il loro decorso. Cerchiamo ora di capire in quale modo avviene.

Le forme tumorali e il loro sviluppo, dipendono essenzialmente da quanto è veloce la diffusione delle cellule tumorali che progressivamente, vanno a sostituire quelle sane. Sembra che la vitamina D, sia in grado di frenare la loro crescita.

Uno studio portato avanti da Epic, ha evidenziato come le persone che hanno nel loro sangue, una percentuale di vitamina D superiore, sono meno esposti in termini percentuali di un buon 40%, al rischio di sviluppare il tumore del colon. Tuttavia altre ricerche, non hanno riscontrato evidenti vantaggi nell’assunzione di sostanze a base di vitamina D in termini di effetti protettivi.

Per questo motivo, si può anche formulare un’ipotesi ben precisa. L’elevato livello di vitamina D nel sangue di determinati soggetti, non è direttamente responsabile di un effettivo rischio minore nello sviluppo del cancro. Possiamo invece affermare che sia il risultato di uno stile di vita fondato su abitudini più sane, che rendono il soggetto meno esposto al rischio di sviluppare patologie di natura tumorale.

Studio condotto in Italia e pubblicato su Medicine

Secondo uno studio che è stato condotto in Italia e pubblicato successivamente sulla rivista Medicine, le persone che presentano un livello di vitamina D nella norma, hanno molti meno rischi di avere un infarto, al contrario i pazienti colpiti da patologie di natura cardiovascolare, nell’80 % dei casi, presentano carenze di vitamina D.

Questa vitamina ha una funzione molto importante. E’ efficace nel prevenire il diabete, perché svolte una funzione regolativa sui livelli d’insulina, un ormone che controlla e mantiene stabile, il livello di zuccheri che sono presenti nel nostro sangue.

Uno studio molto autorevole, portato avanti da un’università di Atlanta, ipotizza che la vitamina D, sia in grado di proteggere il nostro cervello, dall’insorgenza di patologie di natura neurodegenerativa come il morbo di Parkinson, oltre ad avere un’azione importante nella cura e nella fase di prevenzione di alcune forme tumorali, perché stimola la morte delle cellule malate. 

Vitamina D e sviluppo dei muscoli

Se dobbiamo parlare di vitamina D e i suoi benefici, possiamo basarci su un dato oggettivo. La sua presenza nel nostro organismo è molto importante per garantire un adeguato sviluppo della massa muscolare. Contrasta efficacemente la riduzione di massa muscolare nei soggetti che sono entrati nella terza età.

Il nostro microbiota intestinale che è l’insieme dei dei microrganismi che sono presenti nel nostro tratto gastrointestinale, ha dei benefici legati alla presenza di vitamina D. In pratica impedisce la crescita incontrollata di batteri accumulatori che causano l’aumento di peso.

Vitamina D e cura dell’infertilità

Secondo uno studio condotto in Australia, una parte degli uomini che presentava problemi di infertilità, soffriva di una carenza di vitamina d. In che modo questa sostanza influisce sugli spermatozoi che produce un uomo?

Sembra che sia in grado di migliorarne la qualità, la quantità, ne accresce il numero, ovviamente questi effetti benefici, non sono presenti se il soggetto soffre di una patologia che ostacola il grado di fecondazione come il varicocele.

Se l’infertilità è legata a un fattore di stress, sembra che la vitamina di sia in grado di stimolare la presenza di serotonina, un neurotrasmettitore che influenza direttamente la nostra sfera del buonumore. Unitamente a questo effetto, riduce la produzione di cortisolo, un ormone che tende ad aumentare il livello di stress al quale siamo soggetti. Questa proprietà benefica della vitamina D, è stata studiata dall’università di Edimburgo.

Approfondimenti da conoscere

Anche se non lo sappiamo, quando parliamo di vitamina D, stiamo utilizzando un termine non corretto, ci dovremmo infatti riferire a un gruppo di cinque componenti ben distinte che sono la vitamina D1, D2, D3, D4, D5 le quali riescono ad essere assorbite dal nostro organismo, tramite la presenza di grassi.

Quali sono quelle importanti per il nostro organismo?

Quelle realmente importanti per il nostro organismo sono la vitamina D2 e la D3. L’introduzione di vitamina D nel nostro corpo, avviene tramite l’ingestione di cibi, o tramite l’esposizione ai raggi ultravioletti. 

Quanta vitamina D dobbiamo assumere?

Esiste una quantità predefinita di vitamina D che dobbiamo assumere durante il giorno per poter giovare dei suoi effetti benefici? Secondo l’autorità europea per la sicurezza alimentare, serve un’assunzione quotidiana di almeno 10 microgrammi di vitamina D. Tuttavia le dosi possono variare in funzione dell’età del soggetto.

Nelle persone di una certa età, il fabbisogno giornaliero aumenta, quindi per evitare che l’apparato scheletrico tenda a impoverirsi di calcio, essenziale per il mantenimento di una buona solidità delle ossa, è bene aumentarne il consumo.

Il sole è la principale fonte di vitamina D

Il paradosso della vitamina D è proprio questo, una percentuale molto alta viene sintetizzata dalla pelle grazie all’esposizione ai raggi solari. Di fatto oggi viviamo principalmente in uffici, condomini e non stiamo molto all’aria aperta. Un ulteriore scarso stimolo in tal senso, è imputabile alle numerose seppur giuste campagne di sensibilizzazione fatte per i danni prodotti sulla pelle dall’esposizione ai raggi solari.

Quindi si tendono a utilizzare creme con un fattore protettivo elevato, che impediscono alla pelle di sintetizzare la vitamina D necessaria. In ogni caso, basterebbe esporsi al sole circa 15 minuti al giorno, per avere la quantità di vitamina D necessaria al corretto funzionamento del nostro organismo.

L’alimentazione è meno importante dell’esposizione al sole

Seguire un’alimentazione sana e bilanciata è molto importante per la nostra salute. Tuttavia i cibi che contendono la vitamina D, non sono molti e tra le altre cose coprono in termini di fabbisogno giornaliero solo il 20% di quello che ci serve. 

Gli alimenti più ricchi di vitamina D, sono quelli di origine animale come come pesce e carne. L’utilizzo di olio extra vergine di oliva, migliora il processo di assorbimento della vitamina D.

Considerazioni finali

Come vedete, dietro alla nostra conoscenza piuttosto sommaria degli effetti benefici della vitamina D, ci sono molte cose che non sapevamo, molti studi effettuati e ricerche di vario tipo. La cosa più importante che abbiamo saputo è che è importante esporre il proprio corpo almeno a 15 minuti di solte al giorno, per riuscire a stimolare il giusto processo di sintesi di vitamina D che ci serve. Per i soggetti con pelle scura, serve un tempo di esposizione leggermente più lungo. Questo non vuol dire abbandonare le precauzioni per proteggere la nostra pelle dai danni dei raggi Uv.

Tuttavia tutto deve essere fatto con il giusto grado di consapevolezza e intelligenza. Essere informati in tal senso è fondamentale.