Workaholism sintomi

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Quali sono i sintomi del Workaholism? La risposta corretta, se volessimo tradurlo in un termine comprensibile in italiano, dovremmo a tutti gli effetti parlare di una sorta di dipendenza da lavoro. Nonostante quello che si potrebbe pensare, la terminologia non è recente, infatti si deve ad un medico psicologo di nome Wayne Oates che nel lontano 1971 utilizzò questo termine che di fatto è l’unione di due parole in lingua inglese, da una parte lavoro e dall’altra dipendenza dall’alcool (alcolismo). Questo termine di fatto venne coniato per riuscire a indicare quella incontrollabile voglia e desiderio di lavorare a tutti i costi. Possiamo a tutti gli effetti parlare di una dipendenza di natura comportamentale dove di fatto la dipendenza che abbiamo è legata ad un comportamento che si mette in pratica da parte di una persona in forma del tutto compulsiva e incontrollata.

Questo al punto tale da arrivare a interferire con altri aspetti della vita di una persona, nel caso di questa terminologia sta ad indicare una persona che adotta un comportamento di natura problematica nei riguardi del lavoro. Si tratta da questo punto di vista di una delle condizioni da un punto di vista sociale maggiormente accettate e interiorizzate, senza questo infatti una persona non sarebbe in grado di poter condurre una vita dignitosa.

Nel corso degli anni questa tipologia di dipendenza ha avuto differenti definizioni, tuttavia ad oggi nell’ambito di questo comportamento problematico gli studiosi sono arrivati a definire due aspetti molto importanti, vediamo quali sono:

  1. Per prima cosa va valutato sicuramente una problematica a livello cognitivo nella quale il soggetto manifesta un’eccessiva preoccupazione per la dimensione del lavoro.
  2. Poi è bene anche evidenziare una problematica di natura comportamentale nella quale il soggetto investe molte energie, forze oltre al tempo nella dimensione lavorativa.

Ad oggi la scienza moderna non è ancora arrivata a definire questa problematica all’interno di manuali diagnostici, tuttavia è stato possibile rilevare una serie di sintomi che definiscono una persona che risulta essere dipendente dal lavoro.

Sintomi

  • Per prima cosa nei sintomi che possiamo rilevare in una persona del genere, c’è sicuramente le ore che spende al lavoro, si parla di più di 12 ore al giorno compresi da questo punto di vista i fine settimana nel quale ci si dedica in maniera volontaria al lavoro.
  • Un altro sintomo da questo punto di vista molto importante è la presenza di pensieri fissi e costanti, di natura ossessiva nei quali si pensa al lavoro e ci si preoccupa del lavoro, per esempio scadenze, appuntamenti, il timore concreto di poter perdere il proprio lavoro.
  • Un altro sintomo classico di una persona che soffre di questa problematica è la presenza di un umore fluttuante, il soggetto tende ad avere sbalzi in termini di umore, potrebbe essere irritabile.
  • Un altro sintomo che il soggetto potrebbe avere è una sorta di astinenza dal lavoro, con sintomi quali una forma d’ansia, una sorta di irrequietezza, se non dovesse esserci lavoro.
  • Un altro sintomo che riguarda persone che sono affette da questa problematica riguarda la tolleranza, in pratica si avverte la necessità di lavorare sempre di più per essere da un punto di vista sociale accettati.
  • Un’altra caratteristica di un soggetto del genere è che di solito tende ad abusare nell’utilizzo di sostanze di natura eccitante quali ad esempio la caffeina.

Perdita di controllo

Una persona che sta vivendo una situazione del genere a tutti gli effetti ha perso il controllo sul proprio lavoro, non riesce infatti in maniera razionale a porre un limite all’attività lavorativa.

Parliamo di fattori di rischio

Quali possono essere i fattori di rischio in una problematica del genere? La risposta corretta è che numerosi studi hanno suggerito come potrebbe essere collegato a problemi quali:

  • Una delle problematiche alle quali potrebbe essere collegato è il nevroticismo.
  • Un’altra delle problematiche alle quali potrebbe essere collegato è il perfezionismo.
  • Un’altra delle problematiche alle quali potrebbe essere collegato è il fatto di avere dei tratti ossessivo-compulsivi.
  • Essere una persona che sul lavoro manifesta un livello di coscienziosità molto marcata.
  • Il sesso femminile.
  • Si tratta di una persona che tende ad avere un livello di efficacia molto elevato nel campo dell’attività lavorativa, al contrario in altri ambiti è proprio l’esatto opposto, tende ad avere livello di efficacia che sono bassi.

 Rischi sociali e comportamentali

Quali possono essere invece i rischi di natura sociale e comportamentale? Vediamone alcuni:

  1. Per prima cosa essere cresciuti in un contesto familiare di genitori molto esigenti, dagli elevati standard.
  2. Un altro rischio è sicuramente l’innovazione di natura tecnologica nella quale l’utilizzo di smartphone e tablet, di fatto tende a rendere maggiormente sfumato il confine tra la propria vita privata e quella lavorativa.
  3. Tra i fattori di rischio abbiamo riferimento ad una componente di natura ereditaria nella produzione di neurotrasmettitori di natura endogena.
  4. Fattori di rischio di natura psicologica quali l’ansia e la depressione.
  5. Fattori di rischio di natura ambientale nei quali risulta esserci un’esposizione a eventi traumatici.

Possibili conseguenze

Quali sono invece le conseguenze di natura individuale che si possono produrre su un soggetto? Vediamole insieme:

  1. Tra queste abbiamo sicuramente uno stress di natura psicologica che risulta avere un livello maggiormente elevato.
  2. Il soggetto tende ad avere uno stato umorale che risulta essere maggiormente depresso.
  3. Una delle caratteristiche del soggetto è l’avere un livello di ansia elevato.
  4. Potrebbe avere delle problematiche legate al sonno.
  5. Potrebbe essere con un livello di irritabilità decisamente maggiore.
  6. Potrebbe avere dei dolori che riguardano le articolazioni.
  7. Potrebbe avere delle manifestazioni di natura psicosomatica.

Una problematica del genere può avere un’influenza decisamente negativa nell’ambito lavorativo, portando il soggetto ad avere:

  • Tenderà a fare una richiesta maggiore in termini di malattia.
  • Non sarà certo soddisfatto sul posto di lavoro.
  • Tenderà ad avere una percezione più bassa in termini di equità presente tra colleghi.
  • Potrebbe andare incontro ad un numero maggiore di infortuni sul posto di lavoro.

Per iniziare un trattamento per una problematica del genere è bene tenere conto del fatto che nell’odierna società, una persona molto produttiva tende ad essere percepita in modo positivo. La terapia cognitivo-comportamentale risulta essere una delle più efficaci, infatti sfrutta tecniche cognitive che aiuteranno quella persona ad acquisire una certa consapevolezza sugli automatismi presenti di cui magari non si rende conto.

Nel trattare i sintomi del Workaholism è importante sfruttare tecniche di natura comportamentale per consentire alla persona di mettere in campo comportamenti differenti e maggiormente funzionali.

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