Arterite a cellule giganti

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Quando parliamo di Arterite a cellule giganti a cosa ci stiamo riferendo? Si tratta di un processo di natura infiammatoria che risulta essere cronico che interessa le grandi e le medie arterie, relative a zona come la testa, il collo e il tronco. Quali sono le zone che vengono colpite in maniera comune? La risposta corretta è che si parla di quelle che vengono definite arterie temporali, queste e loro volta scorrono lungo le tempie, portando il sangue ad una porzione relativa al cuoio capelluto, alle fasce muscolari delle guance, ai nervi ottici.

La medicina moderna è riuscita a determinare le cause relative a questa problematica? Ad oggi le cause purtroppo sono del tutto sconosciute, in linea generale come sintomi è bene sapere che i pazienti potrebbero avere una cefalea molto marcata, in alcuni casi pulsante, una sindrome dolorosa che interessa il cuoio capelluto quando si spazzolano i capelli, un dolore che interessa i muscoli facciali durante la fase di masticazione.

Senza ricevere alcuna tipologia di trattamento per una casistica del genere, col tempo il paziente arriva a perdere la vista. Come si procede per effettuare la diagnosi? Da questo punto di vista ci si baserà sulla sintomatologia, sui risultati relativi ad un esame in tal senso obiettivo. In ogni caso potrebbe rendersi necessario effettuare una biopsia relativa all’arteria temporale per consentire una conferma.

Quali sono le zone del mondo nelle quali può manifestarsi una problematica del genere? La risposta corretta è per questa forma di vasculite gli Stati Uniti e anche l’Europa. Tende a colpire maggiormente il sesso femminile o quello maschile? In linea generale si manifesta maggiormente nel sesso femminile. La fascia di età che risulta maggiormente interessata ad una problematica del genere riguarda soggetti che hanno un’età superiore ai 55 anni. In alcuni casi si parla di persone che potrebbero avere un’età sui 70 anni.

Un’altra informazione da questo punto di vista molto interessante, riguarda le persone che sono interessate a questa problematica, all’incirca nel 40 per cento dei casi, con punte che arrivano al 60 per cento dei casi, le persone che soffrono di un’arterite del genere, possono anche avere i sintomi di una polimialgia reumatica.

Sintomi

Quali sono i sintomi relativi a questa patologia? Per prima cosa è bene dire che la sintomatologia potrebbe insorgere in forma del tutto graduale, in un arco temporale pari a diverse settimane, oppure in maniera del tutto improvvisa. Da questo punto di vista è bene dire che i pazienti che dovessero avere questa patologia, potrebbero avere sintomi quali:

  • Uno dei sintomi ai quali potrebbe andare incontro il soggetto è la febbre;
  • Un altro sintomo al quale il soggetto potrebbe andare incontro è una sensazione di affaticamento;
  • Un altro sintomo al quale il soggetto potrebbe andare incontro è uno stato di malessere diffuso e generalizzato.

Da questo punto di vista è bene dire che le persone interessate potrebbero andare incontro a una perdita di peso, del tutto involontaria, oltre a sudare in maniera più marcata del normale. In linea generale tendono a essere colpite le arterie di dimensioni molto grandi che irrorano in tal senso la testa. Questa condizione causa a sua volta la prima volta, una forma di cefalea piuttosto marcata, in alcuni casi potrebbe essere pulsante. Come zone sono interessate le tempie oppure la parte retro della testa.

Le arterie che interessano la zona delle tempie, risultano essere doloranti (non sempre) al tatto, oppure potrebbero dare la sensazione di essere gonfie. Il cuoio capelluto potrebbe risultare doloroso al tatto o quando il soggetto si deve pettinare. Per quanto riguarda i possibili disturbi che potrebbe avere il soggetto alla vista, potrebbe svilupparsi una visione in tal senso doppia o offuscata. Potrebbe manifestarsi una cecità del tutto improvvisa ad un occhio. Ci sono in tal senso pericoli più grandi ai quali il soggetto potrebbe andare incontro? La risposta è si, il rischio maggiore che corre il paziente è quello di arrivare a una cecità in forma del tutto permanente. Potrebbe manifestarsi in maniera del tutto improvvisa nel momento in cui avviene un blocco a livello di apporto sanguigno al nervo ottico.

Il paziente potrebbe perdere la vista a entrambi gli occhi? Si tratta in realtà di una condizione rara, un dato positivo in tal senso è legato al fatto che la diagnosi avviene in maniera più tempestiva rispetto ad una volta, consentendo in tal modo un trattamento che avviene prima che si possano manifestare dei disturbi di natura oculare.

Tra le problematiche che il paziente potrebbe avere, troviamo sicuramente un dolore che interessa la muscolatura relativa alla mandibola, oltre al fatto che tendono a stancarsi molto velocemente dopo aver iniziato a masticare. La stessa lingua potrebbe fare male quando si mangia o si parla.

Problematiche neurologiche

In termini di problematiche neurologiche è bene dire che in forma del tutto occasionale, il flusso di sangue che arriva nella zona del cervello, potrebbe essere bloccata e in tal senso si potrebbe verificare nel corso del tempo un ictus. In alcuni casi il processo di natura infiammatoria potrebbe danneggiare l’aorta, questo a sua volta potrebbe causare un danno che si manifesta nella lacerazione del rivestimento aortico o nella formazione di un aneurisma nella parete.

Parliamo di polimialgia reumatica

Nel caso in cui il paziente dovesse anche avere una polimialgia di natura reumatica, potrebbero manifestarsi altre tipologie di sintomi quali:

  • Un dolore molto marcato;
  • Una rigidità relativa al collo;
  • Una rigidità relativa alle spalle.

Diagnosi

Qual’è il corretto iter diagnostico? In termini di diagnosi il sospetto dell’arterite a cellule giganti è legato ai sintomi presenti. In tal senso il medico controllerà le tempie, per effettuare una verifica e capire se sono dure, magari rigonfe e causano una sindrome dolorosa. Verranno effettuati degli esami del sangue, molto spesso viene effettuata una biopsia legata all’arteria temporale presente nella tempia. Un altro esame che aiuta a supportare nel processo diagnostico è l’ecografia relativa alle arterie temporali.

Nel caso in cui ci dovesse essere il sospetto che l’arterite a cellule giganti sia inerente a arterie di una certa grandezza, per esempio l’aorta e le principali diramazioni, la conferma della diagnosi verrà fatta attraverso un’angiografia con relativa risonanza magnetica.

Approcci terapeutici

Nella maggior parte dei casi nei quali il paziente viene sottoposto al trattamento per questa problematica, la guarigione avviene in forma completa. Tuttavia questo non esclude che il disturbo possa ripresentarsi in seguito. Tenendo ben presente che il trattamento dovrà essere fatto in maniera tempestiva, altrimenti il rischio è che il paziente possa diventare cieco.

Si utilizza il prednisone, si tratta di un corticosteroide molto efficace, nella fase iniziale il dosaggio è da questo punto di vista molto elevato, in un secondo momento invece potrà essere ridotto nel caso in cui i pazienti inizino a migliorare.

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Alessandro Baldini
Web content writer senior, specializzato nella redazione di contenuti nel settore medico, laureato in filosofia a Bologna, corso di specializzazione conseguito allo Ial Web di Udine nel content management, corso conseguito al Cfa di Milano nel 2020, sul web marketing.