Autopalpazione del testicolo

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In quali occasioni è bene che un soggetto impari a fare l’autopalpazione del testicolo? Per quale ragione è consigliato imparare ad eseguire una procedura del genere? Sicuramente il primo motivo e quello più importante è attuare una forma attiva ed efficace di prevenzione nei riguardi di possibili patologie che lo possono interessare. Parliamo anche di patologie serie come il cancro ai genitali. Tuttavia al di là dello scopo preventivo, mettere in atto questa tecnica insegna ad una persona a conoscere meglio le dimensioni e la forma del proprio genitale. Da questo punto di vista il soggetto sarà in grado di acquisire una maggiore sensibilità che gli consentirà di conoscere a fondo i propri genitali quando la loro forma e le loro dimensioni sono del tutto normali e non presentano alcun tipo di anomalia visibile.

L’approfondita conoscenza della forma e della dimensione dei propri genitali in condizioni di assoluta normalità, aiuta anche a comprendere meglio quelle che potrebbero essere eventuali variazioni che potrebbero prodursi nel corso del tempo. Tutavia è bene conoscere alcuni dettagli molto importanti prima di mettere in pratica una tecnica del genere. Un dettaglio molto importante al quale il soggetto dovrà prestare attenzione è l’eventuale presenza di gonfiori che possono interessare la sacca scrotale.

Questa operazione deve essere fatta in linea di massima, dopo che un uomo ha fatto una doccia o un bagno. Perchè eseguire la manovra dopo una doccia? La risposta è che il calore tende a creare un meccanismo di rilassatezza nella cute. Questo consentirà di esaminare la parte interessata in maniera più idonea e opportuna.

Come si procede dunque in tal senso? Per prima cosa è bene sapere che l’esame alla zona dei genitali deve partire dal presupposto di verificare con attenzione un testicolo per volta. Nella pratica come deve comportarsi il soggetto che vuole esaminare i propri testicoli? Per prima cosa si esaminerà il proprio testicolo utilizzando entrambe le mani, in maniera particolare l’indice e il dito medio. La cosa importante sarà quella di esaminare con attenzione tutta la zona del testicolo, aiutandosi con movimenti rotatori.

Questo approccio consente di valutare se la zona dei genitali risulta essere uniforme quando la si palpa oppure al contrario il movimento rotatorio che viene messo in atto, potrebbe far notare al soggetto l’eventuale presenza di noduli. L’esecuzione del movimento risulta anche essere molto utile per capire bene quali siano le dimensioni effettive del testicolo e la sua forma. Eseguendo con costanza la palpazione, ci potrà sicuramente acquisire una buona sensibilità e capire se sono intevenute eventuali variazioni che ne hanno mutato forma e dimensioni.

Tuttavia nell’eseguire questa procedura è bene tenere conto di un dettaglio importante. La forma dei testicoli può essere differente, in pratica non è detto che entrambi abbiano le stesse dimensioni o siano posizionati nella stessa posizione. Uno potrebbe essere leggermente più in alto rispetto all’altro. Questa discrepanza che si potrebbe notare non deve allarmare in alcun modo il soggetto, infatti può esserci una variabile legata al singolo soggetto a livello fisiologico.

Parliamo del tumore al testicolo

Quanto è diffuso il tumore al testicolo? Si tratta a tutti gli effetti di una delle patologie tumorali che sono maggiormente diffuse nel nostro paese. Volendo fornire in tal senso dei dati statistici, si può affermare che si tratta di una neoplasia che si manifesta in circa duemila pazienti all’anno. In termini invece puramente percentuali, si può affermare che in tutte le forme neoplastiche che vengono diagnosticate, questa patologia rappresenta circa l’uno per cento.

C’è un’età specifica nella quale il tumore si può manifestare? La risposta è che è più corretto parlare di un intervallo temporale specifico compreso tra i quindici anni e i 40 anni. Al contrario questa forma neoplastica tumorale tende a manifestarsi in forma più rara in soggetti maschili che hanno superato i 50 anni di età.

Se a livello statistico non è certo una forma di tumore che possiamo definire rara, è anche bene sottolineare come negli ultimi anni, il trand è decisamente positivo. Infatti le percentuali di guarigione si sono notevolmente elevate. Questo trand positivo è il risultato di fattori tra di loro differenti, vediamo quali sono:

  • Le attuali metodologie di diagnosi sono migliorate
  • Gli approcci terapeutici sono diventati maggiormente efficaci
  • La prevenzione è diventato un fattore molto importante che non va sottovalutato

In tal senso diventa molto importante mettere in pratica la palpazione dei testicoli eseguita nel modo giusto. Infatti la precoce individuazione di potenziali noduli difformi rispetto alla struttura originale dell’apparato genitale è una tecnica molto efficace che può aiutare il paziente a rilevare nei tempi giusti le eventuali anomalie. Con quanta costanza deve essere praticata dal soggetto? Si tratta di un approccio che andrebbe fatto con una frequenza di almeno una volta al mese.

Colpisce un testicolo o entrambi?

Il tumore al testicolo è una forma neoplastica che può colpire un testicolo oppure può manifestarsi in entrambi? In realtà potrebbe colpire entrambi i genitali. Quali sono le cause che possiamo annoverare come fattore principale legato allo sviluppo di questa patologia tumorale?  Un fattore che potrebbe sicuramente comportare un rischio elevato di sviluppare una patologia tumorale del genere è un soggetto affetto da criptorchidismo.

Si tratta di una problematica nella quale di fatto uno dei testicoli non è sceso. Quanto è elevato il rischio per un soggetto che ha una problematica del genere? In termin numerici una persona affetta da criptorchidismo ha un rischio che è dalle quattro volte alle otto volte maggiore di sviluppare una patologia tumorale del genere.

Vediamo ora nel dettaglio tutti i possibili fattori di rischio che aumentano la probabilità di sviluppare una forma tumorale del genere:

  • I rischi di sviluppare una patologia tumorale del genere aumentano in soggetti che hanno una sindrome come quella di Down
  • Non bisogna sottovalutare il fattore familiarità. Soggetti che hanno in famiglia parenti di primo grado magari hanno avuto un tumore alla zona dei testicoli
  • Non bisogna sottovalutare il fatto che pazienti che in passato hanno magari già avuto un tumore a un testicolo, possano sviluppare una seconda patologia di natura tumorale
  • Il rischio che un soggetto possa sviluppare una patologia di natura tumorale può essere maggiormente rilevante in persone che per ragioni di vario tipo sono rimasti nel corso della loro vista esposti all’azione dei pesticidi
  • I soggetti che nel corso della loro vita hanno l’abitudine di fumare, hanno un rischio poter sviluppare un tumore alla zona dei testicoli che è doppia rispetto a soggetti che non fumano
  • I casi relativi a quei soggetti che nel corso della loro vita sono stati esposti a dei traumi che interessano direttamente la zona dei genitali al contrario di quello che si possa pensare, immaginiamo per un attimo persone che hanno utilizzato con frequenza biciclette o motorini, non hanno un rischio aumentato di sviluppare una forma tumorale del genere

Ulteriori approfondimenti

L’autopalpazione del testicolo è quindi una pratica molto utile che va praticata con una certa costanza. La frequenza ideale da tenere è quella di farlo almeno una volta al mese. Tuttavia è anche bene dire che se un soggetto palpando i propri genitali dovesse scoprire un fattore anomalo, nella maggior parte dei casi non si troverebbe di fronte a una forma tumorale. Potrebbero invece essere:

  • Potrebbe trattarsi di una forma di cistite
  • Potrebbe trattarsi di un processo di natura infiammatoria
  • Potrebbe trattarsi di una forma di varicocele

In ogni caso è bene in presenza di una forma anomala, predisporre una visita specialistica per fare ulteriori controlli e approfondimenti.

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