Intelligenza artificiale e lavoro

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Qual’è il legame tra l’intelligenza artificiale e il lavoro? Si tratta di una domanda complessa alla quale non si può fornire una risposta univoca ma dobbiamo partire necessariamente dal fare un’ampia analisi per poi arrivare a capire meglio quello che sta capitando. Per prima cosa è bene ricordare a tutti che negli ultimi mesi, stiamo assistendo ad una vera e propria corsa e crescita del tutto esponenziale a sistemi basati su intelligenza artificiale, ricordiamo in tal senso i più conosciuti che non sono gli unici presenti tra i quali ChatGpt, Bard, stanno sicuramente aprendo degli scenari del tutto nuovi con i quali avremo degli effetti molto importanti.

Ad oggi non siamo ancora in una situazione nella quale persone che dirigono aziende, manager, rettori scolastici, amministratori che si trovano nel pubblico o nel privato, dovranno necessariamente prendere una posizione ufficiale e netta su una questione così importante, per il semplice motivo che trovandosi di fronte ad un fenomeno in rapida evoluzione, spesso non ci sono scenari definiti e chiari, motivo per il quale poi diventa complesso e difficile potersi fare un’idea che sia più chiara e più netta.

Il mutamento rapido e veloce, porta in maniera frequente tutte le persone e mettersi su una sorta di posizione prudente che potremmo definire con una metafora ” del mettersi alla finestra a guardare” per capire cosa potrebbe accadere in seguito. Si sceglie quindi in maniera consapevole di non fare una scelta specifica, perchè i mutamenti sono troppo rapidi e lo scenario per quanto in evoluzione, non fornisce elementi che consentono di avere una visione chiara.

Presa di posizione difficile

Per tutti quelli che in azienda occupano un posto importante, magari si tratta di figure dirigenziali chiamate poi a prendere delle decisioni in tal senso, diventa molto complesso poter agire, perchè lo scenario generato dall’Intelligenza Artificiale è talmente nuovo da questo punto di vista, da non consentire di avere informazioni che siano attenbili e oggettive al punto tale da poter essere utilizzare per poter prendere delle decisioni.

Il punto è proprio questo, probabilmente si rende necessario fare una valutazione non tanto legata al fatto che stiamo assistendo a dei cambiamenti legati a questa tecnologia nuova e raffinata, probabilmente il punto di vista più corretto è legato al fatto che serve fare una riflessione che sia focalizzata sul come le cose stanno cambiando.

Probabilmente da questo punto di vista è importante fare una serie di riflessioni focalizzate a:

  1. Per prima cosa cercare di capire come le persone in questo preciso momento storico, stanno affrontando questa grande novità di natura tecnologica e non solo, senza sottovalutare il fatto che molti sono spaventati da questo tipo di cambiamento. Infatti è bene non dimenticare quanto possa essere forte l’impatto psicologico da un punto di vista lavorativo che la stessa Ia può dare alle persone, tutte legate ad una dimensione di natura psicologica.
  2. Cosa le persone stesse vedono per il loro futuro, considerando che la novità è molto recente, al punto tale che ad oggi non è possibile avere informazioni attendibili al cento per cento, questo crea di fatto una barriera per avere un quadro chiaro del futuro medesimo.

Un quadro in mutamento

Proprio per la natura stessa del mutamento che stiamo attraversando è bene sapere che non si può fare una riflessione troppo approfondita su quello che sta accadendo, ma probabilmente è bene partire da uno scenario meno ampio, basato su alcuni punti importanti che possiamo poi sviluppare, vediamo quale:

  • Per prima cosa è bene cercare di capire come tendono a cambiare gli strumenti.
  • Un secondo spunto di riflessione che potremo fare è quello legato al come cambia l’utilizzo di questi strumenti.
  • Un altro punto importante sul quale va fatta una riflessione è legata al fatto che si dovrà fare una valutazione sul come le persone cambiano e su come mutano anche le loro competenze.
  • Un altro punto sul quale dovrà essere fatta una riflessione riguarda il mutamento che si produrrà nell’organizzazione, su come cambieranno i ruoli, sul come muteranno le responsabilità.

Mutamenti nella struttura del software

Per prima cosa si dovrà fare una riflessione sul fatto la struttura stessa del software subisce da questo punto di vista dei cambiamenti, da molto tempo la mente di ognuno di noi è pensata a concepire il software alla stregua di un programma, infatti spesso utilizziamo entrambi i termini per indicare la stessa cosa.

Per tutte quelle persone che sono impegnate nello sviluppo di un software, si è trattato sempre di avere delle competenze che andassero nella direzione del linguaggio di programmazione e negli algoritmi. La logica che ha dominato fino a questo momento l’approccio al software si è basata sul capire per prima cosa un problema per poi organizzare in una fase successiva delle soluzioni che fossero scomposte in problematiche con un livello di complessità minore.

Tuttavia se questo appriccio ha dominato per molti anni la scena, poi sono arrivati i sistemi basati sull’Ita, dove di fatto la loro progettazione è del tutto diversa da questo tipo di approccio. Infatti l’Intelligenza Artificiale a differenza dei software del passato rappresenta un sistema maggiormente evoluto, si tratta di avere a che fare con una sorta di sparring partner, in grado di svolgere dei compiti con un livello di complessità maggiore.

Per la tipologia specifica di tecnologia di cui stiamo parlando, non è possibile concepire il lavoro del programmatore come in passato, votato semplicemente all’esecuzione di algoritmi in forma scritta dalla struttura molto semplice. Perchè l’Ia si basa molto sul concetto di reti neurali di natura artificiale sulle quali sono basati.

Quindi il futuro della programmazione potrebbe essere decisamente legato ad un mutamento di paradigma quale non un semplice lavoro di programmazione ma più un lavoro di addestramento. Lo scenario plausibile da questo punto di vista è che questi nuovi sistemi, non più il frutto di una semplice programmazione, potrebbero invece costituire un valido affiancamento ai sistemi tradizionali basati sulla pure e semplice programmazione.

Una nuova dimensione nella programmazione

Proprio per questi cambiamenti che possiamo capire saranno molto complessi, le persone che si occupano di sviluppo, potrebbero decisamente essere utilizzati per progettare, realizzare applicazioni, in precedenza abilitati dai sistemi basati sull’intelligenza artificiale, per questo motivo le professioni che oggi si occupano di programmazione, potrebbero essere chiamate in futuro a occuparsi maggiormente di istruzione di reti definite neurali.

In futuro i sistemi basati su intelligenza artificiale, potrebbero essere in grado di modificare il procedimento medesimo di sviluppo basato sul software. Un altro scenario probabile è quello legato alla modifica nel livello di interazione tra l’uomo e la macchina, avvalendosi di intefacce che saranno sicuramente maggiormente dinamiche e perderanno la caratteristica di essere statiche.

Considerazioni finali

Lo scenario futuro legato all’utilizzo dell’intelligenza artificiale e gli impatti sul lavoro, non è ancora chiaro, tuttavia è bene sempre tenere in considerazione il fatto che è destinato a mutare il mondo del lavoro in maniera radicale anche alla luce del fatto che si tratta di un sistema che evolve ed è in costante perfezionamento.

Intelligenza artificiale senziente