Mastectomia

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La mastectomia è sostanzialmente un intervento di natura chirurgica che viene eseguito per rimuovere una porzione di mammella o la mammella in maniera intera. Perchè si interviene in tal senso? Nella maggior parte dei casi questo approccio chirurgico si rende necessario in donne che hanno un tumore al seno. In alcuni casi viene fatto per ridurre i rischi che la donna possa sviluppare un tumore nella zona del seno. Si tratta di una forma neoplastica piuttosto diffusa e pertanto intervenire in maniera chirurgica là dove necessario è molto importante per garantire alla paziente un buon livello di vita e aumentare le sue percentuali di sopravvivenza. Tuttavia non parliamo di una procedura univoca e standard, l’approccio che verrà utilizzato potrebbe essere differente e in tal senso la decisione verrà presa dal chirurgo che valuterà quale sia la strada più idonea al caso specifico della paziente.

L’intervento può avere dei buoni risultati tuttavia in tal senso si devono tenere in considerazione alcune variabili molto importanti, vediamo quali:

  • Per prima cosa il processo di diagnosi relativo alla forma tumorale deve essere precoce
  • Un’altra variabile da considerare è l’eventuale insorgenza di complicazioni

L’intervento ha chiaramente degli impatti in termini psicologici piuttosto marcati. Per una donna sapere di non avere un seno o magari di averli perduti entrambi non è certo una condizione piacevole, motivo per cui dopo aver subito una eradicazione completa di un seno o di entrambi, la donna potrà sempre valutare un intervento di ricostruzione al seno.

Rimozione di entrambi i seni

Da questp punto di vista la donna potrebbe essere anche sottoposta a un intervento di asportazione del seno duplice che interessa entrambe le mammelle. In tal senso abbiamo dei dati di natura statistica che mettono in rilievo quanti interventi del genere sono stati effettuati su un arco temporale specifico?

Fornendo dati relativi a una statistica di derivazione italiana che copre un arco temporale che va dal 2001 al 2008, si parla di un totale di interventi di asportazione del seno pari a 100.000.

Come abbiamo detto tutte le donne che vengono sottoposte ad un intervento che prevede la rimozione di un seno o di entrambi ha poi la possibilità di ricorrere a una chirurgia di natura ricostruttiva che prevede un successivo intervento. In tal senso verrà utilizzata una protesi fatta di solicone o di materiale di natura organica.

Perchè sottoporsi a un intervento chirurgico che prevede di ricostruire il seno? Perchè per una donna è molto importante da un punto di vista estetitico e di conseguenza psicologico ridurre i disagi che sono conseguenti a un intervento di asportazione della mammella.

Quando viene effettuato

Generalmente l’intervento si rende necessario in tutti quei casi in cui la donna ha un tumore al seno o che magari hanno elevate percentuali di rischio di poterlo nel corso della loro vita sviluppare. In linea generale sono più le donne a sottoporsi a questo tipo di intervento, questo non esclude possa comunque riguardare anche gli uomini. Il tumore al seno non è una patologia che è prerogativa solo della donna ma può anche interessare gli uomini.

Tumore al seno

Il tumore al seno è una delle forme neoplastiche maggiormente diffuse. Si calcola che utilizzando come parametro di riferimento tutte le possibili forme tumorali che possono colpire una donna, questo in termini percentuali arrivi fino al 30 per cento. In tal senso circa una donna su otto può sviluppare una patologia tumorale del genere e nel circa il quindici per cento dei casi l’iter del tumore causa il decesso della paziente.

Quando è bene ricorrere a una procedura chirurgica del genere? Quando si rende necessario intervenire magari con la rimozione di un seno o di entrambi? Vediamo insieme le varie casistiche:

  • Uno dei casi nei quali è necessario intervenire è quando la massa del tumore è estesa e le sue dimensioni tali da occupare una porzione consistente del seno
  • Un altro caso nel quale si renderà necessario intervenire è quando il tumore si è formato in più zone del seno
  • Bisogna sicuramente intervenire se si trova una lesione al seno piuttosto diffusa che è in uno stadio precedente al tumore

Nel momento in cui avviene la diagnosi di un tumore del genere è molto importante intervenire il prima possibile per fare in maniera tale che si possa evitare che si producano metastasi.

Intervento con fini preventivi

Decidere di sottoporsi a un intervento nel quale verrà rimosso un seno o entrambi è una scelta che potrebbe essere fatta da una donna nel momento in cui c’è un rischio elevato di poter sviluppare una patologia del genere. Tuttavia per poter stabilire con certezza se una donna corre un rischio del genere, si dovrà ricorrere a un test di natura genetica che riguarderà dei geni specifici, tra questi abbiamo:

  • Il test genetico verrà eseguito valutando un gene chiamato Brca1
  • Il test genetico verrà eseguito valutando un gene chiamato Brca2
  • Il test genetico verrà eseguito valutando un gene chiamato p53

Quanto è efficace sottoporsi ad un intervento del genere se la donna corre effettivamente il rishio di sviluppare un tumore del genere? Se si tratta di soggetti femminili che in seguito a test genetico sono considerato a rischio elevato, il sottoporsi a questo tipo di intervento potrebbe ridurre il rischio di un buon ottanta per cento.

Come intervenire per tumori estesi

Qual’è la procedura corretta di intervento per tumori che hanno un grado di estensione elevato? La paziente potrà essere sottoposta a due modalità differenti, vediamo quali:

  • La paziente potrà essere sottoposta a chemioterapia che si pone come obiettivo quello di eliminare le cellule tumorali che stanno crescendo a ritmi piuttosto veloci
  • Invece un approccio basato sull’ormonoterapia ha come finalità principale quella di arrestare l’attività degli estrogeni che sono stati individuati come principali artefici della crescita del tumore

Questi approcci terapeutici eseguiti in forma propedeutica all’intervento di rimozione del seno o di entrambi i seni, dovrebbero aiutare a rendere maggiormente efficace l’intervento stesso.

Tuttavia per motivare una paziente in tal senso sull’importanza dell’eseguire in intervento del genere se presente un tumore al seno o a fini propedeutici è molto importante fare un’informazione seria e dettagliata. In tal senso le spiegazioni fornite da un membro dello staff medico che illustrano alla paziente quanto sia importante sottoporsi a questo intervento e a un’eventuale ricostruzione del seno non è un dettaglio da trascurare.

Inoltre è molto importante che la paziente si attenga ad alcune procedure da eseguire prima dell’operazione, vediamo quali sono:

  • La paziente dovrà essere a digiuno prima che venga eseguito l’intervento perchè l’operazione viene fatta praticando l’anestesia generale
  • Se si tratta di una paziente che fuma, sarà bene eliminare questa abitudine dannosa perchè influenza direttamente il flusso del sangue

Ci sono dei controlli che vanno fatti prima di sottoporre la paziente all’intervento? Si occorrerà valutare in maniera attenta e meticolosa quali siano le attuali condizioni di salute della paziente. Se prima dell’intervento si è sottoposta a cicli di chemioterapia o ormonoterapia sarà importante stabilire quanto queste procedure siano state efficaci.

Procedure che verranno applicate

Partendo dal presupposto che non esiste una metodologia univoca relativa a questa tipologia di intervento ma il tipo di intervento stesso dipenderà da una serie di variabili da considerare in maniera attenta, vediamo insieme quali sono:

  1. Un fattore che dovrà essere preso in considerazione riguarda la zona specifica della mammella dove si trova la massa tumorale
  2. Un altro fattore che dovrà essere preso in considerazione è quanto è grave il tumore

Se si tratta di un tumore grave, magari più esteso, in fase di intervento il chirurgo non si limiterà ad asportare il seno, si renderà necessario anche asportare i linfonodi nella zona della ascelle e magari muscoli pettorali. Al contrario se il tumore è più contenuto e meno esteso, si potrà procedere con un intervento meno radicale.

Intervento e anestesia

La tipologia di intervento richiede necessariamente che il paziente venga sottoposto a anestesia generale. In tal senso verranno somministrati classi di farmaci specifi quali:

  1. Alla paziente verranno somministrati anestetici
  2. Alla paziente verranno somministrati antidolorifici

Quando l’intervento sarà terminato, si procederà a un graduale risveglio del paziente cessando la somministrazione dei relativi farmaci.

Specifiche sul tipo di intervento

Partendo dal presupposto che la paziente potrà essere sottoposta a tipologie di interventi differenti, andiamo a vedere nel dettaglio quali sono:

  •   Potrebbe trattarsi di un intervento di rimozione della mammella definito standard. In questa procedura si prevede la rimozione del seno, del capezzolo e dell’areola. Si tratta di una tipologia di intervento che ha un buon livello di efficacia anche se non è quello più indicato nel caso in cui la donna valutasse successivamente un intervento ricostruttivo del seno
  • Potrebbe trattarsi di un intervento nel quale si decide di preservare la zona della cute. Quindi verrà asportato il seno, l’areola e il capezzolo ma si preserverà la cute intorno al seno per un futuro intervento di ricostruzione del seno
  • L’intervento chirurgico potrebbe essere di tipo radicale. Si tratta della procedura maggiormente invasiva e prevede la rimozione di:
  1. Alla paziente verrà asportato completamente il seno
  2. Verrà asportata l’areola
  3. Verrà asportato il capezzolo
  4. Verrà rimossa la cuta nella zona adiacente al tumore
  5. Verranno rimossi i linfonodi ascellari

Si tratta di una procedura che viene eseguita quando la donna presenta un tumore in forma avanzata e purtroppo non consente l’eventuale e successiva ricostruzione del seno. C’è poi un’ultima procedura che è utile conoscere, si tratta di una forma definita modificata nella quale si rimuovono il seno, i capezzoli, l’areola, i linfonodi ascellari ma si risparmia il tessuto cutaneo adiacente. Questo per consentire successivamente un intervento di ricostruzione del seno.

Linfonodi

Le patologie tumorali che interessano la zona del seno, possono anche arrivare ai relativi linfonodi ascellari. In questa circostanza si renderà necessario procedere alla loro rimozione per evitare possibili processi di metastatizzazione. Tuttavia prima di procedere alla loro rimozione sarà necessario effettuare degli esami di natura diagnostica che verranno eseguiti prima di procedere all’esecuzione dell’intervento chirurgico.

Come si interviene per ricostruire il seno

Quali sono le metodologie specifiche che vengono messe in campo quando è possibile sottoporre la paziente a un intervento di ricostruzione del seno? Vediamole insieme:

  • Si interverrà sulla paziente avvalendosi di una protesi fatta di silicone
  • Si interverrà sulla paziente con un innesto di tessuto prelevato da un’altra zona del corpo ( addome)
  • Potrebbe essere utilizzata una protesi contenente silicone mista a materiale di natura organica

Si tratta di un approccio di natura chirurgica che può essere effettuato sulla paziente sia durante l’intervento di asportazione del seno, sia in una fase successiva.

Quali sono i tempi di recupero di una paziente sottoposta a un intervento del genere? Generalmente per avere un livello di guarigione soddisfacente e un buon recupero della paziente si stimano circa tra le tre e le sei settimane. Quanto tempo dovrà rimanere ricoverata all’ospedale? Generalmente per i casi meno gravi si parla di un giorno. Per evitare possibili complicazioni la paziente potrebbe passare la notte, questo per consentire un intervento tempestivo se ce ne dovesse essere la necessità.

Se si tratta invece di un intervento maggiormente invasivo causato da un tumore in stadio più avanzato, la paziente potrebbe rimanere ricoverata per un periodo di tre o quattro giorni.

Postumi dell’intervento

Quali sono i possibili postumi relativi all’intervento che potrebbe avere la paziente? Sicuramente in fase di risveglio dall’anestesia potrebbe percepire una sensazione di confusione. Potrebbe presentarsi il dolore e in questo caso il personale medico potrà intervenire somministrando alla paziente antidolorifici.

Intervento e ferita

Successivamente alla fase di intervento per mastectomia si procerà a fare in maniera tale che la ferita si rimargini attraverso una serie di procedure, andiamo a vedere quali sono:

  1. Prima di effettuare un bendaggio sulla ferita, si procede all’inserimento di tubicini relativi alla zona operata per aspirare tutto il liquido che potrebbe formarsi in seguito all’intervento. Se non viene fatto il drenaggio il liquido potrebbe innescare processi infettivi, dei gonfiori e potrebbe causare dolori.
  2. Successivamente ci si occupa di bendare la ferita nella maniera più opportuna per evitare che si possa infettare
  3. I punti di sutura applicati potrebbero essere fatti in due modalità differenti:
  • Potrebbe trattarsi di punti riassorbibili e quindi con il tempo scompariranno in maniera del tutto autonoma e naturale
  • Potrebbero essere punti di sutura metallici, in questo caso servirà una settimana per rimuoverli

Una volta dimessa la paziente dovrà stare a riposo. Successivamente sarà consigliabile eseguire una serie di esercizi collegati al braccio dov’è avvenuta la mastectomia. Questo consentirà di stimolare la circolazione sanguigna. In ogni caso per circa tre settimane successive all’intervento la paziente è bene che non:

  1. Dovrà evitare di guidare la macchina
  2. Dovrà evitare di alzare pesi
  3. Dovrà evitare di praticare sport come ad esempio il nuoto

L’intervento non comporta dei rischi al massimo la paziente potrebbe avvertire dolore, potrebbe formarsi del liquido nella zona operata che causa del gonfiore. Si tratta di uno stato temporaneo che tende a risolversi da solo, in caso contrario potrà essere aspirato dal medico. Se la ferita dovesse infettarsi con segni quali rossore, gonfiore o l’intervento di ricostruzione del seno dovesse dare segni di infezione, ci si dovrà rivolgere al medico il prima possibile.

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