Perdita di coordinazione dei movimenti

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Quando parliamo di perdita di coordinazione dei movimenti a cosa ci stiamo riferendo? Si tratta di un sintomo che come tale porta un soggetto ad avere una sostanziale incapacità che riguarda il mantenimento dell’equilibrio quando ci si trova in una posizione statica, nel riuscire a eseguire dei movimenti di natura armonica, nel riuscire ad avere una deambulazione che sia il più corretta possibile. Quali possono essere in tal senso le possibili cause? Da questo punto di vista è bene dire che le cause potrebbero essere numerose, in tal senso comprendono patologie definite autoimmuni, di natura infettiva, di natura metabolica, di natura tossica, di natura genetica, di natura neurologica.

Quando si produce un’alterazione nell’andatura e nell’area del movimento, questa potrebbe riscontrarsi nel caso di:

  • Si parla di lesioni;
  • Si parla di neoplasie;
  • Si parla di processi infettivi;
  • Si parla di processi infiammatori;
  • Si parla di affezioni di natura muscolare che colpiscono il sistema nervoso centrale;
  • Si parla del midollo spinale.

Da questo punto di vista è bene dire che un’eventuale intossicazione da sostanze come per esempio il monossido di carbonio, i metalli pesanti, il litio, la fenitonina oltre all’utilizzo di alcuni solventi. Da questo punto di vista altre cause che potrebbero essere collegate sono l’abuso di sostanze di natura alcolica, l’esposizione a radiazioni potrebbero provocare un’alterazione nella fase di deambulazione.

Possiamo parlare in tal senso di cause definite comuni? La risposta è si, vediamole insieme:

  • Una delle cause comuni che potremmo avere in tal senso è l’acolismo;
  • Un’altra causa comune potrebbe essere un aneurisma cerebrale;
  • Un’altra causa comune potrebbe essere il Binge driking;
  • Un’altra causa identificabile in tal senso potrebbe essere la demenza vascolare;
  • Un’altra causa comune potrebbe essere la diprassia;
  • Un’altra causa comune potrebbe essere l’encefalite giapponese;
  • Un’altra causa comune potrebbe essere l’encefalopatia di werniche;
  • Un’altra causa comune potrebbe essere la malattia di Creutzfeldt – Jacob;
  • Un’altra causa comune potrebbe essere la malattia di Huntington;
  • Un’altra causa comune potrebbe essere la paralisi cerebrale infantile;
  • Un’altra causa comune potrebbe essere la paraparesi spastica;
  • Un’altra causa comune potrebbe essere la sclerosi laterale amiotrofica;
  • Un’altra causa comune potrebbe essere la sindrome serotoninergica.

Potrebbero esserci in tal senso anche delle cause definite rare? La risposta è si, vediamo quali:

  • Tra le cause rare potremmo avere un attacco ischemico di natura transitoria;
  • Tra le cause rare potremmo avere l’autismo;
  • Tra le cause rare potremmo avere l’emorragia cerebrale;
  • Tra le cause rare potremmo avere sull’encefalite da zecche;
  • Tra le cause rare potremmo avere l’ictus;
  • Tra le cause rare potrebbe anche esserci l’infezione da cytomegalovirus;
  • Tra le cause rare potrebbe anche esserci l’infezione da virus west nile;
  • Tra le cause rare potrebbe anche esserci l’intossicazione da monossido di carbonio;
  • Tra le cause rare potrebbe anche esserci l’ischemia cerebrale;
  • Tra le cause rare potrebbe anche esserci la malattia di gaucher;
  • Tra le cause rare potrebbe anche esserci il meningioma;
  • Tra le cause rare potrebbe anche esserci la mielopatia;
  • Tra le cause rare potrebbe anche esserci il neuroblastoma;
  • Tra le cause rare potrebbe anche esserci la neurofibromatosi;
  • Tra le cause rare potrebbe anche esserci la toxoplasmosi;
  • Tra le cause rare potrebbe anche esserci la tripanosomiasi africana;
  • Tra le cause rare potrebbero anche esserci i tumori legati al midollo spinale.

Sindrome fibromialgica

La sindrome fibromialgica è una sindrome dolorosa piuttosto comune che interessa l’apparato muscoloscheletrico, un senso di affaticamento che tende a colpire in maniera del tutto approssimativa circa due milioni di italiani. La terminologia significa nello specifico dolore nella zona dei muscoli e in quelle che sono le strutture connettive fibrose (definite anche legamenti e tendini). Per quale motivo questa condizione viene anche definita sindrome? La risposta è che esistono in tal senso sia segni che sintomi di natura clinica che tendono ad essere presenti in maniera contemporanea.

La fibromialgia confonde in tal senso, il motivo è legato al fatto che alcuni sintomi potrebbero essere riscontrati in altre condizioni di natura clinica. Cosa significa esattamente il termine? In tal senso si parla di un processo che potrebbe determinare una sindrome dolorosa, calore, tumefazione e rigidità.

Qual’è il sintomo specifico di questa patologia definita fibromialgia? In linea generale si tratta di una problematica che come tale tende a manifestarsi in tutto il corpo, tuttavia da questo punto di vista è bene dire che potrebbe anche manifestarsi in una sede localizzata, in tal senso abbiamo:

  • Si parla di rachide cervicale;
  • Le spalle;
  • Potrebbe anche avere un livello di diffusione che riguarda sedi differenti.

Quando si parla di dolore fibromialgico, potrebbe essere legato a una varietà che comprendono in tal senso:

  • Potrebbero essere legati a una sensazione di bruciore;
  • Potrebbero essere legati a una sensazione di rigidità;
  • Potrebbero essere legati a una sensazione di contrattura;
  • Potrebbero essere legati a una sensazione di tensione.

Nel momento in cui le persone vengono sottoposte a un esame definito obiettivo, questo potrebbe rivelare di primo acchito tutto nella norma e le persone del tutto sane, nel momento in cui si esamineranno in maniera molto attenta i muscoli, emergeranno delle aree dolenti in tal senso in sedi specifiche.

Volendo in tal senso fornire delle percentuali, possiamo dire che almeno un buon novanta per cento dei pazienti che sono affetti da sindrome fibromialgica, riferisce di avere in tal senso astenia ( si tratta di un senso di affaticamento) che in tal senso potrebbe essere moderato e severo.

In tal senso il paziente riferisce di avere una ridotta resistenza alla fatica, una sorta di stanchezza che in tal senso ricorda molto quella che normalmente si genera nel momento in cui c’è un’influenza o il soggetto presenta una mancanza di sonno. Qual’è il corretto iter in termini di diagnosi? Il processo diagnostico si basa sulla presenza di un dolore che risulta essere diffuso combinato con la presenza di quelli che vengono definiti tender points che si manifestano quando avviene quella che viene definita digitopressione.

Terapie

Quali sono gli approcci di natura terapeutica che si possono mettere in campo in tal senso? Vediamole insieme:

  • Al paziente potrebbero essere prescritti farmaci che consentono di diminuire il livello di dolore percepito dal paziente;
  • Al paziente potrebbe essere prescritto un programma di esercizi definiti di stiramento muscolare;
  • Al paziente potrebbero essere prescritte delle tecniche che consentano di rilassare o ridurre la tensione di natura muscolare che si va a produrre;
  • Al paziente potrebbe essere prescritti dei programmi di natura educativa che consentano al paziente di essere aiutato e supportato.

Considerazioni finali

La perdita di coordinazione dei movimenti necessita per prima cosa che possano essere individuate quelle che sono le cause specifiche sottostanti alla problematica.

Infarto del midollo spinale