Perdita di equilibrio

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La perdita di equilibrio tende a verificarsi nel momento in cui si percepisce una sensazione di movimento pur rimanendo magari fermi in un determinato punto. Si tratta di una sensazione che in quanto tale tende a influire su quello che risulta essere la stabilità effettiva del corpo, come conseguenza di questa percezione, il soggetto potrebbe cadere a terra.

Sintomi

Quali possono essere in tal senso gli altri sintomi che in quanto tali si possono associare a questa problematica ? Vediamoli insieme:

  • Tra i sintomi lamentati abbiamo per esempio il giramento di testa;
  • Tra i sintomi lamentati abbiamo per esempio il vomito;
  • Tra i sintomi lamentati abbiamo la depressione;
  • Tra i sintomi lamentati abbiamo l’appannamento della vista;
  • Tra i sintomi lamentati abbiamo la diarrea;
  • Tra i sintomi lamentati abbiamo un senso di affaticamento;
  • Tra i sintomi lamentati potremmo avere delle variazioni legate alla frequenza cardiaca;
  • Tra i sintomi lamentati potremmo avere delle variazioni nella pressione sanguigna.

Parliamo di cause

Quali potrebbero essere in tal senso le cause che sono legate a questa problematica ? Vediamole insieme:

  • Tra le possibili cause potremmo avere le vertigini;
  • Tra le possibili cause potremmo avere dei processi infettivi;
  • Tra le possibili cause potremmo avere dei processi di natura infiammatoria alla zona dell’orecchio;
  • Tra le possibili cause potremmo avere un mutamento della pressione atmosferica;
  • Tra le possibili cause potremmo avere la sindrome influenzale;
  • Tra le possibili cause potremmo avere il trauma cranico;
  • Tra le possibili cause potremmo avere una pressione sanguigna che risulta essere troppo bassa o troppo alta.

Se parliamo di perdita dell’equilibrio, questa potrebbe anche essere causata dal fatto che il paziente magari assume alcuni farmaci o potrebbe magari essere la conseguenza di uno sforzo di natura fisica molto intenso. Questa sensazione lamentata dal paziente potrebbe anche essere causata da alcune patologie quali:

  • Una delle patologie che in tal senso andranno considerate è l’artrite;
  • Un’altra patologia che in tal senso andrà considerata è la labirintite;
  • Un’altra problematica che in tal senso va considerata è l’otite;
  • Un’altra problematica che in tal senso va considerata è l’ictus;
  • Un’altra problematica che in tal senso va considerata è una possibile intossicazione da monossido di carbonio.

Affaticamento

Il senso di affaticamento o l’astenia si verifica quando una persona percepisce la necessità di riposare e sente da questo punto di vista di avere a propria disposizione poca energia, motivo per il quale gli risulta difficile proseguire qualsiasi tipologia di attività. Si tratta di una condizione normale da questo punto di vista dopo uno sforzo di natura fisica, successivamente a uno stress prolungato, nel caso in cui si producesse una condizione che è quella della privazione del sonno.

Un dettaglio molto importante del quale serve tenere conto è il fatto che se l’astenia tende ad aumentare o a svilupparsi dopo aver svolto un’attività che in precedenza non l’aveva causata, potrebbe essere un sintomo o in alcuni casi uno dei sintomi legati ad una malattia.

Cause legate all’astenia

Quali sono le cause che scatenano l’astenia? Da questo punto di vista è bene dire che la maggior parte delle malattie di una certa gravità o anche malattie minori potrebbero innescare da questo punto di vista una problematica come l’astenia. In ogni caso è anche bene dire che una buona parte di questi disturbi tendono a presentare sintomi maggiormente marcati e importanti quali:

  • Uno dei sintomi potrebbe essere il dolore;
  • Un altro sintomo potrebbe essere la tosse;
  • Un altro sintomo potrebbe essere la febbre;
  • Un altro sintomo potrebbe essere l’ittero.

Se il paziente dovesse presentare sintomi del genere è molto probabile si debba poi ricorrere a un medico. Ad oggi la medicina moderna non è ancora riuscita a stabilire una linea di demarcazione che sia in tal senso netta tra le cause e la durata stessa dell’astenia. Se parliamo di una casistica come l’astenia recente che risulta essere da questo punto di vista di durata inferiore a un mese, potrebbero esserci molte cause tra le più comuni abbiamo:

  • Potrebbe essere un effetto avverso del farmaco;
  • Potrebbe essere una problematica di anemia;
  • Potrebbe essere una problematica di stress;
  • Potrebbe essere una problematica di depressione.

Se si tratta di una forma di astenia maggiormente prolungata, con una durata che sia compresa tra un mese e sei mesi, tra le cause più comuni potremmo avere:

  • Una delle cause in tal senso potrebbe essere il diabete;
  • Un’altra causa in tal senso potrebbe essere una tiroide poco attiva;
  • Potrebbe essere legata a disturbi del sonno si parla in tal senso di apnea notturna;
  • Potrebbe essere legata a una forma di cancro.

Se si tratta invece di una forma di astenia definita cronica ( si tratta di una problematica in quanto tale con una durata superiore ai sei mesi) tra le cause più comuni potremmo avere:

  • Una delle cause maggiormente comuni è sicuramente una forma definita sindrome da stanchezza cronica;
  • Un’altra causa comune in tal senso è una sindrome definita da stanchezza post virale;
  • Un’altra causa comune in tal senso è un disturbo definito della salute mentale ( per esempio la depressione);
  • Un’altra causa comune in tal senso è legata a effetti avversi dei farmaci.

Quando si parla di astenia ci si riferisce ad una forma che come tale può essere del tutto soggettiva, infatti la modalità in cui viene considerata e in tal senso descritta potrebbe variare da persona e persona. Proprio per questo motivo i medici dovranno fare una valutazione in grado di distinguere l’astenia da altri sintomi di affaticamento da questo punto di vista.

Parlando in tal senso di debolezza è bene dire che si intende una mancanza di forza muscolare che da questo punto di vista rende molto difficile riuscire a muovere la muscolatura che ne è stata colpita. Parlando invece di un sintomo come il respiro affannoso è bene dire alcune persone come quelli che soffrono di disturbi di natura cardiaca o polmonare, potrebbero avere il respiro affannoso mentre si esegue l’attività fisica.

Se il paziente dovesse avere una sonnolenza in tal senso eccessiva, potremmo essere in presenza di un sintomo che come tale è collegato magari a uno stile di vita non idoneo, potrebbe essere legato a patologie come la rinite allergica, potrebbe essere collegato a  un disturbo come il reflusso gastroesofageo. Da questo punto di vista potrebbe anche essere la conseguenza di disturbi di natura muscoloscheletrica piuttosto dolorosi. Potrebbero anche essere legati a problematiche quali l’apnea notturna o gravi disturbi in generale.

Quali potrebbero essere in tal senso i segnali invece d’allarme? Vediamoli insieme:

  • Uno dei segnali potrebbe essere una perdita di peso marcata;
  • Un altro dei segnali potrebbe essere la febbre cronica;
  • Un altro problema potrebbe essere collegato all’ingrossamento dei linfonodi;
  • Potrebbe essere legato a debolezza o un dolore ai muscoli;
  • Potrebbe essere legato a sintomi molto gravi quali ad esempio le feci nere;
  • Potrebbe esserci il coinvolgimento di organi differenti con manifestazioni quali eruzioni cutanee, rigidità muscolare.

Se il paziente dovesse manifestare astenia, sarà bene si rivolga a un medico che condurrà un esame obiettivo e un’anamnesi, da questo punto di vista potrebbe rendersi necessario effettuare degli esami di approfondimento quali l’Hiv, la tubercolosi.

Per i trattamenti è bene dire che è legato alla causa medesima dell’affaticamento. Se si tratta per esempio della sindrome da stanchezza cronica, il paziente potrà essere aiutato con la fisioterapia, tramite supporto di natura psicologica.

Considerazioni finali

Le cause legate alla perdita di equilibrio potrebbero essere legate a vertigini, processi infettivi, processi infiammatori all’orecchio, mutamento della pressione atmosferica, trauma cranico. Potrebbero anche essere collegati a patologie quali l’artrite, la labirintite, l’otite, l’ictus.

Intervenire su una problematica del genere richiede necessariamente un consulto medico volto a individuare quale sia la causa.

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