Polimenorrea e stress

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La polimenorrea potrebbe essere collegata allo stress? La risposta è si, tra le cause possiamo sicuramente identificare questo come uno dei fattori, tra gli altri invece abbiamo i cambi di stagione, la stanchezza. Si tratta di fattori che possono influenzare quella che risulta essere la regolarità dei flussi mestruali. Tuttavia un ritmo maggiormente frequente nei flussi mestruali non è detto sia necessariamente legato a a cause di natura patologica. Potrebbe essere legato a motivazioni di legate alla costituzione della donna.

Definiamo la problematica

Quando parliamo di questa problematica a cosa ci stiamo riferendo? Si tratta di un’alterazione nella normale durata di quello che risulta essere il ciclo mestruale, motivo per il quale tenderà a verificarsi con una frequenza maggiore. In condizioni normali è bene dire che le mestruazioni tendono a durare per un periodo compreso tra i tre giorni e i sette giorni. Questo nella pratica vuol dire che il flusso tenderà a ripresentarsi prima di un arco temporale compreso tra i 23 e i 25 giorni in termini di distanza dal precedente.

Quando effettivamente possiamo parlare di una condizione del genere? La risposta corretta è che accade quando le mestruazioni tendono a manifestarsi in un arco temporale di differenti mesi con un ritmo che è decisamente inferiore ai 24 giorni. Se il periodo è oggettivamente inferiore questo vuol dire che si è prodotta una riduzione nelle fasi legate all’ovulazione.

Invece si parla di poli-ipermenorrea nel momento in cui le mestruazioni tendono a manifestarsi in un arco temporale decisamente troppo breve e con un flusso che risulta essere maggiormente abbondante rispetto alla media e con una durata più lunga.

Parliamo di cause

Quali possono essere da questo punto di vista le cause che innescano una problematica del genere? Vediamole insieme:

  • La prima distinzione che bisognerà fare è tra cause che possiamo definire non patologiche, tra queste potremmo avere lo stress, i cambi di stagione, la stanchezza;
  • Potrebbero invece esserci delle cause di natura patologica legate a disfunzioni che interessano la zona dell’ipotalamo e dell’ipofisi, potrebbero essere legati a una sovrapproduzione di prolattina, ad alterazioni di natura endocrina;
  • Questa condizione potrebbe anche indicare la presenza di patologie che interessano l’apparato riproduttivo della donna quali:
  1. Potrebbe essere legata a una lesione che interessa l’endometrio;
  2. Potrebbe essere legata a un processo di natura infiammatoria che interessa l’utero;
  3. Potrebbe essere legata all’endometriosi;
  4. Potrebbe essere legata a cisti di natura ovarica;
  5. Potrebbe essere legata alla sindrome dell’ovaio policistico;
  6. Potrebbe essere legata a una patologia definita adenomiosi;
  7. Potrebbe essere legata alla presenza di neoplasie che interessano l’utero come ad esempio i fibromi, i polipi della cervice o legati alla zona dell’endometrio;
  8. Potrebbe essere legata alla presenza di tumori di natura ovarica;

Se questa problematica dovesse manifestarsi in donne di una certa età, si parla in tal senso di donne mature, potrebbe essere un sintomo che riguarda di una condizione definita premenopausa. Da un punto di vista statistico si è potuto stabilire che donne che hanno patologie di natura cardiaca, hanno una maggiore predisposizione ad avere una problematica del genere.

Ci potrebbero invece essere casi nei quali questa condizione potrebbe essere legata a malattia di natura generale dell’organismo quali:

  • Si parla in tal senso di anemia;
  • Si parla di processi di natura infettiva;
  • Si parla di processi di natura neoplastica.

Un fattore molto importante del quale è bene tenere conto è il fatto che le fasi definite del ciclo mestruale, sono in maniera frequente collegate alla secrezione in maniera periodica di ormoni ovarici. Ci sono dei fattori che in quanto tali contribuiscono al mantenimento della regolarità delle mestruazioni? La risposta è si, sia per quanto riguarda la fase di ovulazione, sia per quanto riguarda altri eventi, ci sono una serie di strutture che contribuiscono, vediamo quali sono:

  • Uno delle strutture che contribuiscono è il sistema nervoso centrale;
  • Un’altra delle strutture che contribuiscono è l’ipotalamo;
  • Un’altra delle strutture che contribuiscono è l’ipofisi;
  • Un’altra delle strutture che contribuiscono sono le ovaie.

Approccio diagnostico

Qual’è il corretto iter diagnostico al quale si dovrà sottoporre la paziente? La risposta corretta è che se le mestruazioni tendono a manifestarsi più volte in un arco temporale di diversi mesi, si renderà necessario per la paziente rivolgersi al proprio medico di fiducia o ad un ginecologo per fare degli accertamenti di natura diagnostica.

Se da questo punto di vista dovesse emergere un sospetto di natura clinica, da questo punto di vista potrebbe essere utile eseguire dei dosaggi ormonali, l’ecografia pelvica e se si rendesse necessario eventuali altri esami. Tra le cause che potrebbero causare un ripetersi di questa problematica abbiamo possibili alterazioni legate alla secrezione ormonale legate all’ovaio o ad altre ghiandole di natura endocrina.

Nella stessa maniera è molto importante individuare in maniera tempestiva le patologie che potrebbero interessare l’apparato genitale o quelle che sono le neoformazioni che potrebbero essere dei tumori.

Approfondiamo gli esami

Per prima cosa è bene dire che se si deve valutare con una certa sicurezza quelle che potrebbero essere le cause legate alla polimenorrea, è importante che la paziente annoti con una certa precisione su un calendario mestruale quale sia l’inizio di ogni ciclo. Da questo punto di vista potrebbe rendersi necessario ma lo deciderà il medico, sottoporre la paziente ad alcune analisi del sangue che dovrebbero prevedere la misurazione del livello degli ormoni che sono collegati al ciclo mestruale.

Sottoporre la paziente ad un’ecografia e ad un esame pelvico, aiuta a verificare quali siano le condizioni effettive dell’utero e delle ovaie. In questo modo si potrà anche stabilire se siano presenti cisti. Si potrà anche misurare quello che risulta essere lo spessore dell’endometrio o individuare altre anomalie che interessino la fase dell’ovulazione.

La paziente potrebbe essere sottoposta anche a una risonanza magnetica se si dovesse rendere necessario individare la presenza di possibili cause fisiche legate alla polimenorrea.

Approcci terapeutici

La Polimenorrea potrebbe essere legata allo stress, in ogni caso la terapia dovrà essere massimamente focalizzata alle cause. Se si tratta di una casistica di una certa gravità, il medico potrà decidere di sottoporre la paziente a un trattamento di natura farmacologica. Potrebbe essere prescritta una terapia a base ormonale facendo assumere alla paziente un contraccettivo di natura estro-progestinico da utilizzare per più cicli di natura mestruale.

In alcune casistiche, la risoluzione della problematica potrebbe essere affidata a un intervento di natura chirurgica.

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Alessandro Baldini
Web content writer senior, specializzato nella redazione di contenuti nel settore medico, laureato in filosofia a Bologna, corso di specializzazione conseguito allo Ial Web di Udine nel content management, corso conseguito al Cfa di Milano nel 2020, sul web marketing.