Sclerosi ossea

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Se non avete mai sentito parlare di una patologia dell’osso chiamata sclerosi ossea, sappiate per prima cosa che si tratta di una problematica completamente inversa all’osteoporosi. Nel primo caso infatti parliamo di una malattia che colpisce l’apparato scheletrico in maniera tale che l’ossatura presenta una bassa densità a livello minerale. Si tratta di un processo che tende a innescarsi con l’invecchiamento della persona. Cosa accade in una condizione del genere? Indubbiamente il soggetto ha un maggior rischio di avere delle fratture in zone specifiche del corpo, vediamo quali:

  • L’osteoporosi può portare a fratture in zone come le le vertebre
  • L’osteoporosi può portare a fratture in zone come il femore
  • Si possono originare delle fratture in zone come il polso
  • Ci possono essere fratture in zone come l’omero
  • Si possono produrre fratture in zone come la caviglia

Fratture e fattore età

Il rischio oggettivo che nel corso della vita di una persona, una malattia come l’osteoporosi possa produrre delle fratture è direttamente esponziale all’età della persona. Maggiore è l’età e maggiori saranno i rischi collegati a questa problematica. Serve anche premettere che le fratture che si possono produrre in un soggetto che soffre di osteoporosi, possono causare nel corso del tempo delle problematiche come ad esempio una progressiva disabilità di natura motoria, in alcuni casi possono anche causare il decesso del paziente. Al di là di quelle che possono essere la caratteristiche di natura genetica di un paziente è molto importante adottare delle abitudini di vita sane e idonee a mantenere intatta la struttura ossea del paziente.

Quindi sarà molto importante adottare degli accorgimenti in base ai quali si possa mantenere sana la struttura dell’osso in generale. Vediamo quali sono questi accorgimenti:

  • Un soggetto affetto da osteoporosi ha la necessità di avere un modello di vita basato sul dinanismo e il movimento
  • Un soggetto affetto da osteoporosi ha la necessità di avere uno stile di vita sano e equilibrato, con un’alimentazione basata sul consumo di frutta fresca e verdura, in modo da mantenere il peso forma e contrastare in questo modo stati di sovrappeso o obesità
  • In una dieta sana e bilanciata, il soggetto oltre ad avere un’alimentazione bilanciata, deve assumere delle quantità di calcio e di vitamina D adeguate
  • Un fattore molto importante è quello di ridurre l’apporto di sale
  • Un’altra attenzione molto importante da avere è quella di non fumare e di ridurre il più possibile se non eliminare il consumo di sostanze alcoliche 

Fino a questo momento abbiamo parlato di una condizione nella quale assistiamo alla perdita progressiva di calcio nelle ossa, di conseguenza l’apparato scheletrico tende a indebolirsi al punto tale che si possono produrre delle fratture che riguardano varie ossa presenti nel corpo. Tuttavia c’è anche la condizione contraria che andiamo ad approfondire. In questo caso non c’è un progressivo assottigliamento dell’osso ma un progressivo inspessimento, un processo che comporta per il paziente anche una sindrome dolorosa associata.

Quindi in linea generale le ossa diventano più dure, tuttavia questo progressivo inspessimento porta anche ad una perdita di elasticità e riducono quindi il livello di resistenza stesso che le ossa hanno. Quindi la malattia rende con il progressivo trascorrere del tempo le ossa più compatte. Quello che accade è un aumento nella presenza di sali di natura calcarea che con il tempo vanno a coprire i fori. 

Un osso simile all’avorio

Il progressivo inspessimento dell’osso e la sua maggior compattezza, lo portano a un livello di durezza tale per cui a tutti gli effetti sembra molto simile all’avorio. Questa particolarità dell’osso viene anche definita con un nome preciso:

  • Il processo di inspessimento dell’osso, della sua progressiva compattazione fino ad assumere una durezza simile all’avorio viene anche definita eburneizzazione

Processo diagnostico

Come si effettua la diagnosi relativa a una patologia del genere? Per riuscire ad avere un quandro chiaro della situazione del paziente, si farà una radiografia, in grado di mostrare in maniera chiara quale sia il livello di densificazione ossea.

Sintomatologia

In presenza della patologia, quali sono i sintomi avvertiti dal paziente? Vediamoli insieme:

  • Il paziente lamenterà dei forti dolori nella zona delle articolazioni
  • Il paziente che presenta questa problematica, avrà un rischio maggiore per quanto riguarda possibili fratture determinate dal minor grado di elasticità che hanno le sue ossa

Possibili cause

Quali possono essere le cause che producono in un soggetto sano una patologia del genere? Vediamole insieme:

  • Il soggetto potrebbe avere l’artrosi. Si tratta di una malattia legata al processo di invecchiamento e di usura nella zona delle articolazioni, ovviamente tende a manifestarsi nelle zone che sono più soggette a sopportare il peso del corpo quali la zona della anche, la zona delle ginocchia, e la zona della colonna vertebrale. Cosa accade esattamente? La cartilagine che è una sostanza che consente di ridurre l’attrito presente tra le varie strutture ossee tende ad assottigliarsi, la conseguenza è un progressivo processo infiammatorio che riguarda i tendini e la zona dei legamenti. Questa infiammazione causerà al paziente una sindrome dolorosa. Ci sono delle cause specifiche che possono far sviluppare una problematica come quella dell’artrosi? Si, andiamo a vedere quali sono:
  1. Un soggetto che presenta un peso corporeo eccessivo sicuramente nel corso del tempo tende a danneggiare maggiormente le zone dove il carico si sente maggiormente, parliamo quindi di ginocchia, la zona dell’anca e i piedi
  2. Un soggetto che presenta fratture è più esposto a queste problematiche
  3. Spesso può anche essere il risultato di alcuni mestieri che il paziente può avere svolto dove magari era costretto ad assumere posture forzate
  4. Se il soggetto ha praticato nella sua vita sport come il calcio, si tratta di una disciplina sportiva che porta ad avere una progressiva usura delle cartilagini presenti nella zona del ginocchio e dei piedi
  5. Il soggetto potrebbe avere delle patologie di natura cardiocircolatoria che causano magari una perdita ematica in zone come le articolazioni 
  6. Il soggetto potrebbe avere una particolare forma di artrite che tende a danneggiare la zona delle articolazioni

Trattamento di natura terapeutica

In presenza di artrosi tramite diagnosi in seguito a visita e radiografie, il trattamento che si può applicare al paziente non è di natura risolutiva, in pratica si possono solo lenire quelli che sono alcuni dei fastidi correlati all’artrosi, non esiste ad oggi un metodo per far regredire la malattia e far guarire il paziente. La cura prevede la somministrazione di antidolorifici per ridurre e rendere sopportabile al paziente la sindrome dolorosa.

In caso di artrosi grave, si potrà intervenire con l’applicazione di protesi. 

Un’altra causa collegata alla sclerosi ossea potrebbe essere legato a una forma tumorale chiamata osteosarcoma. Si tratta di una neoplasia di natura maligna che coinvolge le cellule osee. Si tratta di una forma tumorale che può interessare qualsiasi osso anche se nella maggior parte dei casi si tratta di un tumore che colpisce zone come l’omero, l’ulna, il femore, la tibia o il perone. Il tumore non ha sintomatologia specifica, tranne quella legata a una sindrome dolorosa piuttosto acuta proprio nella zona dell’osso interessata alla forma tumorale. Per diagnosticare questa patologia tumorale si effetuano nell’ordine:

  • Risonanza magnetica
  • Tac con soluzione di contrasto
  • Esame istologico

 I possibili approcci curativi per una forma tumorale del genere prevedono l’intervento chirurgico associato alla chemioterapia se si tratta di forme tumorali piuttosto aggressive. Da un punto di vista chirurgico ci saranno due fasi ben specifiche relative all’intervento. Nella prima fase si procederà a asportare la porzione di osso collegato al tumore, in una seconda fase si procederà all’innesto di una protesi. Il trattamento può prevedere anche la radioterapia.

La patologia si può sviluppare nella zona mandibolare, nella zona dell’anca, nelle vertebre e nel ginocchio. Ad oggi non esiste una cura specifica per questa patologia, ci sono degli interventi che si possono prevedere per alleviarne i fastidi quali:

  • Perdita di peso per ridurre il carico sulle articolazioni
  • Utilizzo di agopuntura
  • Utilizzo di fitoterapia
  • Utilizzo di antinfiammatori e antidolorifici
  • Fare sport adatti al problema come ad esempio il nuoto che aiuta a rilassare la muscolatura