Trisma cura

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Qual’è la cura per il trisma? La risposta corretta è che il trattamento dipende da quella che risulta essere la causa che va in tal senso individuata. Per prima cosa quando si parla di questa problematica è bene dire che si sta citando una condizione medica che in tal senso si caratterizza per una contrattura che provoca nel soggetto una sindrome dolorosa, relativa ai muscoli della mascella. C’è in tal senso una patologia che rispetto ad altre, potrebbe essere maggiormente collegata a una problematica del genere? La risposta è si, vediamo quale:

  1. La patologia medica che maggiormente risulta essere collegata a una condizione del genere è il tetano.

Da questo punto di vista è bene dire che questo potrebbe essere in tal senso il primo segno, tuttavia la sua insorgenza potrebbe anche essere collegata a disturbi che sono collegati a quello che viene definito nervo trigemino. Tuttavia non si può neanche escludere che questa condizione possa essere collegata a patologie a carico del cavo orale, si parla in tal senso di affezioni dentarie e ascessi peritonsillari.

Potrebbe anche essere collegato a disturbi di natura psichiatrica? La risposta è si, in tal senso potrebbe essere collegata a disturbi di natura psichica come ad esempio l’isterismo.

Patologie collegate

Quali potrebbero essere in tal senso le patologie che sono collegate a questa problematica? Vediamole insieme:

  • Potrebbe trattarsi di ascessi peritonsillari;
  • Potrebbe trattarsi di una problematica di gentivite;
  • Potrebbe trattarsi di una problematica di isteria;
  • Potrebbe trattarsi di malaria;
  • Potrebbe trattarsi di meningite;
  • Potrebbe trattarsi di parodontite;
  • Potrebbe trattarsi di rabbia;
  • Potrebbe trattarsi di tetano;
  • Potrebbe trattarsi di tonsillite.

Parliamo di isteria

Quando parliamo di isteria a cosa ci stiamo riferendo? Si tratta di una problematica di natura mentale, quali sono in tal senso i sintomi? Si parla di problematiche che come tali possono interessare la funzione definita sensitiva e motoria. Parlando di disturbi specifici, i pazienti potrebbero avere:

  • Una paralisi che interessa un braccio o una gamba;
  • Una perdita in termini di sensibilità che interessa una parte del corpo;
  • Potrebbero avere una problematica come l’astenia;
  • Potrebbero essere interessati da convulsioni;
  • Potrebbero avere la cecità;
  • Potrebbero soffrire di visione doppia;
  • Potrebbero soffrire di sordità;
  • Potrebbero soffrire di afonia;
  • Potrebbero avere delle problematiche legate alla deglutizione;
  • Potrebbero avere una sensazione di nodo in gola;
  • Potrebbero avere una forma di ritenzione di natura urinaria.

Manifestazioni

Quali sono le manifestazioni legate all’isteria? La risposta corretta da questo punto di vista è che il quadro clinico del paziente, presenta un livello di complessità elevato. Tende a manifestarsi in maniera graduale o del tutto improvvisa? La risposta corretta è che nella maggior parte dei casi la sua manifestazione è del tutto improvvisa.

In ogni caso è anche bene specificare che la sua manifestazione è caratterizzata da un episodio, una problematica piuttosto stressante nella vita di una persona. Potrebbe esserci anche una problematica come la depressione alla base dell’isteria. In ogni caso i sintomi in tal senso potrebbero essere:

  • Il paziente potrebbe avere una problematica come la perdita di sensibilità che coinvolge una parte del corpo;
  • Il paziente potrebbe lamentare una debolezza;
  • Il paziente potrebbe lamentare una forma di sordità;
  • Il paziente potrebbe  manifestare disturbi che sono collegati alla capacità di coordinazione;
  • Il paziente potrebbe manifestare disturbi che sono collegati all’equilibrio;
  • Il paziente potrebbe avere problemi di afonia;
  • Il paziente potrebbe avere difficoltà a livello di deglutizione;
  • Il paziente potrebbe avere una sensazione di nodo in gola;
  • Il paziente potrebbe avere una forma di rintezione urinaria;

Potrebbero manifestarsi ulteriori sintomi? La risposta è si, il paziente potrebbe andare incontro a spasmi di natura muscolare, tremori, tic, convulsioni, sintomi di natura epilettica.

Approccio diagnostico

Qual’è il corretto approccio diagnostico per l’isteria? La diagnosi in tal senso potrà essere fatta solo dopo aver escluso che ci possano essere dei disturbi di natura organica. Questo viene stabilito sottoponendo il paziente a un esame di natura fisica e ad analisi di laboratorio.

La procedura diagnostica risulta essere chiara e semplice oppure al contrario è complessa? Purtroppo, quando si tratta di isteria è bene sapere che ci sono delle difficoltà oggettive a escludere del tutto che possa essere collegata a una malattia di natura organica. Motivo per il quale quando si deve effettuare una diagnosi in tal senso, sarà bene valutare se siano presenti possibili disturbi di natura neurologica quali:

  • Una delle problematiche che andrà esclusa è la demenza;
  • In tal senso si dovranno escludere malattia di natura neurodegenerativa;
  • Si dovrà escludere la presenza di tumori di natura cerebrale;
  • Si dovrà escludere possa trattarsi di una problematica come la miastenia gravis;
  • Si dovrà escludere possa trattarsi di una problematica come la polimiosite;
  • Si dovrà escludere possa trattarsi di una problematica come la sclerosi multipla.

Approcci terapeutici

Se si deve trattare una problematica come l’isteria, per prima cosa sarà importante che tra il medico e il paziente, si costruisca un rapporto che si dovrà basare sulla fiducia. Per prima cosa si renderà necessario stabilire con certezza tramite gli opportuni approfondimenti che non sia magari collegata a cause di natura organica.

Avvalendosi di un terapeuta adatto, il paziente potrà essere supportato nel riuscire a risalire a quale sia l’origine del disturbo del quale soffre, cercando di comprendere quali siano le motivazioni che lo portano a comportarsi in questa maniera. Quali possono essere in tal senso le tecniche alle quali potrebbe ricorrere un terapeuta per aiutare il paziente? Vediamole insieme:

  1. Il paziente potrebbe essere sottoposto a una tecnica come l’ipnosi;
  2. Il paziente potrebbe essere sottoposto a una tecnica definita narcoanalisi, nella quale gli verrà dato un sedativo per indurlo in uno stato di dormiveglia;
  3. Un altro approccio che potrebbe risultare valido è la psicoterapia;
  4. Un altro approccio che potrebbe risultare valido è la terapia cognitivo comportamentale.

Un altro approccio che può essere utilizzato sul paziente ma non è in alcun modo risolutivo ed è efficace solo per consentire un’attenuazione dei sintomi dell’isteria è l’utilizzo di farmaci. In tal senso potrebbe risultare efficace somministrare:

  • Al paziente potrebbero essere somministrati degli ansiolitici;
  • Al paziente potrebbero essere somministrati degli antidepressivi;
  • Al paziente potrebbero essere somministrati dei neurolettici.

 Considerazioni finali

Quando si parla della cura per il trisma è bene sapere che il passaggio più importante sarà quello legato al determinare quale possa essere l’origine della problematica.

Dolore alla mascella

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Alessandro Baldini
Web content writer senior, specializzato nella redazione di contenuti nel settore medico, laureato in filosofia a Bologna, corso di specializzazione conseguito allo Ial Web di Udine nel content management, corso conseguito al Cfa di Milano nel 2020, sul web marketing.