Intelligenza artificiale e Oversonic Robotics

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Il connubio di intelligenza artificiale e di un’aziente chiamata Oversonic Robotics, hanno dato vita ad un robot umanoide, dotato anche della capacità di relazionarsi che dovrebbe sostituire l’uomo in lavori che attualmente sono considerati faticosi e ripetitivi nell’industria. La notizia è molto interessante e ci fa capire che la corsa per l’intelligenza artificiale, prevede l’ingresso anche di aziente italiane, convinte allo stesso modo che i robot umanoidi, presto sostituiranno l’uomo in determinati lavori. Tuttavia è anche bene fare un approfondimento sul significato della parola intelligenza.

Parliamo di intelligenza

Se ad oggi dovessimo cercare di dare una definzione alla parola intelligenza precisa, specifica, univoca, probabilmente non saremmo in grado di farlo, questo perchè non ci si è ancora trovati su un significato unico e univoco per tutti, motivo per il quale i ricercatori tendono a darne una loro interpretazione.

Volendo invece essere generici, nell’approfondimento che stiamo facendo, potremmo sicuramente dire che un essere definito intelligente è di fatto un organismo che di fronte a dei problemi, riesce a trovare delle soluzioni che siano in grado di garantirgli la sua sopravvivenza. Se dobbiamo pensare all’intelligenza in questo senso è importante sapere che ogni organismo vivente ne ha una sua forma, infatti tutti gli organismi viventi, piante, insetti, animali con un maggior grado di evoluzione, utilizzano in tal senso approcci differenti ai problemi che potranno incontrare nel corso della loro vita.

Quindi cosa distingue l’uomo dagli altri esseri viventi in tema di intelligenza? In tal senso la risposta più corretta che potremmo dare è che nell’uomo è presente la capacità di creare mappe sulle quali poter agire in maniera attiva; viene anche definito ragionamento. Da questo punto di vista è anche bene sapere che il linguaggio è uno degli strumenti più importanti che l’uomo ha a disposizione. Pur non manifestando sempre la sensibilità di improntare la vita alla collaborazione, l’uomo è comunque in grado di convivere in una modalità funzionale insieme ad altri simili. Proprio in questi ultimi anni, si parla sempre più insistentemente di quella che viene definita intelligenza sociale robotica.

Concetto di relazione

L’uomo, pur non esercitando sempre al meglio questa capacità è in grado creare una relazione con i suoi simili, quindi il concetto di relazione è molto importante anche nell’ambito degli sviluppi futuri che l’intelligenza artificiale sarà in grado di avere. Se pensiamo per un attimo ad una struttura complessa come quella aziendale, lasciando perdere per un attimo i “favoritismi”, ci saremo sicuramente accorti del fatto che le persone che hanno una relazione sociale migliore, tutti quelli che hanno relazioni migliori con colleghi, superiori, spesso hanno anche un posto di lavoro che rispetto agli altri è migliore.

Potrebbe sembrare un principio negativo e per certi versi non corretto, tuttavia è pur vero che una persona spesso viene scelta sulla base della fiducia che posso avere nei suoi riguardi. Non è necessariamente un principio corretto e giusto, tuttavia è pur vero che nella selezione e nella scelta di una serie di collaboratori, se prevalesse il principio della pura competenza, probabilmente si potrebbe creare una squadra di persone con molto talento e capacità, tuttavia non necessariamente in grado di perseguire uno scopo comune ( chiaramente non è un dogma quanto affermato, potrebbe anche essere vero il contrario).

Parliamo di intelligenza relazionale

Dobbiamo a questo punto parlare di intelligenza relazionale, la cui caratteristica principale è quella di riuscire a entrare in contatto con un altro uomo. Questa capacità consente ad alcune persone, in base a quello che sentono, in base a quello che ascoltano, in base a quello che viene comunicato, tendiamo a costruire/creare una teoria sulla mente delle altre persone. Potremmo in tal senso immaginare:

  1. Quelli che potrebbero essere i desideri delle altre persone;
  2. Quelle che potrebbero essere le passioni;
  3. Quelli che potrebbero essere i valori;
  4. Quelle che potrebbero essere le intenzioni delle persone che ci circondano.

La capacità di costruire una sorta di immagine mentale della persona che abbiamo di fronte, sulla base di pochi elementi che emergono, tuttavia presenta un limite non indifferente. Perchè si tratta appunto di una prima impressione, utile nel caso in cui ci dovessimo trovare in situazioni di pericolo, pensiamo ad esempio ad un venditore che a tutti i costi vuole persuaderci a fare un acquisto.

In altri casi invece, potrebbe essere un limite, perchè potremmo rimanere fermi al pre-giudizio che ci siamo fatti di quella persona, senza di fatto creare un’immagine corretta e veritiera di quella persona. Tuttavia è bene sapere che l’intelligenza relazionale non è la capacità di creare nepotismo o favoritismi ma che hanno la capacità di relazionarsi nel modo giusto con le altre persone.

Potremmo quindi trovare persone che sono professionalmente molto preparate che non hanno grandi doti di natura relazionale, oppure al contrario persone dalle abilità relazionali molto spiccate ma che hanno magari un minor grado di competenza nelle professionalità da volgere. La condizione ideale, sarebbe quella di avere entrambi gli aspetti, essere quindi dotato di intelligenza di natura relazionale e allo stesso tempo di avere una solida professionalità.

Intelligenza artificiale e relazione

Il motivo di questo approfondimento nasce proprio perchè ci sono grandi evoluzioni nell’ambito dell’Ia, al punto tale che questi robot con sembianze umane, potranno avere per certi versi caratteristiche simili all’uomo anche nell’ambito della relazione e della socialità. Tuttavia per poter dare la giusta impronta in ambito di intelligenza artificiale è importante da questo punto di vista conoscere a fondo cosa vuol dire essere uomini, capire in che modo ci relazionamo, come gestiamo una relazione, il modo in cui interagiamo tra di noi.

Con una profonda comprensione di questi meccanismi, saremo in grado di lavorare sull’intelligenza artificiale per dare una struttura e degli input che vadano nella direzione giusta e siano in grado di rendere sociali questi robot, garantendo a loro una relazione positiva con l’uomo.

L’intelligenza artificiale e la Oversonic Robotics, creando in Italia un robot umanoide cognitivo, vanno proprio nella direzione di dare a questa macchina, strumenti che gli consentano di potersi relazionare in senso positivo verso l’uomo, con il quale si troveranno a collaborare nell’ambito delle mansioni che richiederanno un rapporto con gli uomini.

Il robot è alto un metro e settanta circa, possiede giunti mobili e una serie di sensori che gli permettono di relazionarsi con la realtà attorno a lui.

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